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30 settembre 2011

Una sana riflessione da neo-sedicenne: Vivere per vagabondare o sperare in me stessa?

"La vita, senza una meta, è vagabondaggio"...

Questa affermazione può significare che la vita di un essere umano è preziosa e non va sprecata. Se una persona non si pone delle mete e degli obiettivi da raggiungere sfruttando i propri talenti, è come se vagabondasse da un'esperienza all'altra senza provare interesse per le opportunità che ha.
Il vagabondaggio è vivere come capita, magari sperando soltanto di ricevere qualcosa dagli altri o che siano gli altri a risolvere i nostri problemi. Credo che la vita sia poco significativa se non si prova interesse per ciò che si sta vivendo.
Ritengo sia utile porsi degli scopi di vita alti dal momento che l'autostima aiuta ad arrivare alle mete che desideriamo.
L'istruzione, le persone che ci circondano, i fatti del mondo sono tutti fattori che influenzano i nostri interessi.


Io continuo a credere sempre di più nell'importanza del futuro:vorrei essere una donna che aiuterà il mondo a migliorare, una persona che si pone continuamente traguardi e che non cercherà mai di perdere tenacia e costanza nel raggiungerli.
La vita non è sempre così appassionante ma penso che impegnarsi ad affrontarla con grinta sia un buon inizio.

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