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20 luglio 2012

Io e te: l'avvincente romanzo di Niccolò Ammaniti


La storia è ambientata a Roma. Il protagonista è Lorenzo, un adolescente piuttosto introverso che fatica a relazionarsi con gli altri ragazzi, ma è anche molto sensibile e spesso vittima delle prese in giro.

Un giorno, all'uscita della scuola, vede che alcuni suoi compagni di classe stanno chiacchierando tra di loro per organizzare una settimana bianca a Cortina d'Ampezzo.
Una volta arrivato a casa, decide di mentire ai genitori dicendo di essere stato invitato alla settimana bianca da alcuni suoi amici.
Lorenzo non riesce mai a confessare di aver mentito. 
Al giorno della partenza, Lorenzo, vestito per andare in montagna, si fa accompagnare dalla madre a un incrocio poco distante dal luogo nel quale i suoi amici avevano l’appuntamento. Una volta sceso dall’automobile, si dirige verso il luogo dell'incontro e osserva i suoi compagni partire. Lorenzo allora cammina per un po' di tempo nelle vie della città. In seguito il ragazzo, prestando attenzione al custode del condominio in cui abita, riesce a sgattaiolare in cantina, dove pochi giorni prima aveva sistemato varie provviste di cibo, libri da leggere e la Playstation. 
Dopo poche ore di permanenza riceve una telefonata da parte della sua sorellastra, Olivia, figlia avuta dal primo matrimonio di suo padre e più grande di alcuni anni, che aveva incontrato poche volte.
I genitori  avevano parlato raramente a Lorenzo della sorellastra, mettendola per lo più in cattiva luce.
Olivia  poco dopo si dirige proprio in cantina per cercare uno scatolone in cui aveva nascosto dei soldi. Non avendoli trovati, la ragazza  inizia a star male per astinenza da eroina... 
Inizialmente il rapporto tra i due ragazzi è freddo e litigioso, soprattutto per il fatto che inizialmente Lorenzo non accetta l' inaspettata irruzione in cantina da parte di Olivia.
Ma dopo pochi giorni, si crea un legame molto forte in cui entrambi riscoprono l'importanza del rapporto umano. 

Mi sono commossa quando ho letto che, nella loro ultima sera insieme, si ritrovano a ballare al suono di un vecchio giradischi e improvvisamente Lorenzo si sente felice e in pace con se stesso.
Il romanzo è breve. Lo stile è semplice ma molto efficace.
L'ho trovato un libro molto profondo. E' il più bel romanzo di formazione che io abbia mai letto. Il protagonista, soprattutto alla fine, riesce a dare un' immagine molto positiva di sè.


Ecco una delle parti più significative che si trova verso la fine del libro.

"-Ero a scuola e ho sentito dei miei compagni di classe che andavano a sciare a Cortina. Non mi avevano invitato. E a me non me me frega niente di andare a fare le gite con gli altri, però ho detto a mamma che pure io ero stato invitato. E lei ci ha creduto e si è messa a piangere ed io non ho più avuto il coraggio di dirle la verità e quindi mi sono nascosto qui. Da quel giorno ho continuato a cercare di capire perchè le avevo detto una bugia.
- E lo hai capito?" 
"Si. Perché ci volevo andare. Perché volevo sciare con loro, io sono bravo a sciare. Perché volevo fargli vedere le piste segrete. E perché non ho amici… volevo essere uno di loro."
Ho sentivo che si alzava.  "Fammi spazio"
 Mi sono spostato e lei mi si è sdraiata accanto e mi ha abbracciato forte. Ho sentito il suo ginocchio ossuto. Le ho messo una mano su un fianco, le potevo contare le costole, poi le ho carezzato la schiena. Sotto le dita, le vertebre appuntite. - 
"Olivia, mi fai una promessa?"  "Cosa?"  " Che non ti droghi più. Mai più."
"  Te lo giuro su Dio." lei mi ha sussurrato in un orecchio. 
" E tu scemo mi prometti che ci rivedremo?"   "Te lo prometto."


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