13 novembre 2017

"Un inestimabile tesoro nascosto":


In questi ultimi mesi sto seguendo nella mia parrocchia un corso sulla "Sacra Scrittura" che mi sta aiutando a maturare ulteriormente nella fede e quindi a interiorizzare i messaggi evangelici. 
Nell'ultimo incontro il relatore ci ha proposto di riflettere su due parabole tratte dal Vangelo di Matteo.

DAL VANGELO SECONDO MATTEO
CAPITOLO 13, Vv. 44-46:

"Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto in un campo; un uomo lo trova e lo nasconde di nuovo, poi va, pieno di gioia, e vende tutti i suoi averi e compra quel campo.
Il regno dei cieli è simile a un mercante che va in cerca di perle preziose; trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra."

Praticamente ci ha detto di interpretare questo brano seguendo il metodo della "Lectio", che consiste nei seguenti punti:

1) Sottolinea ciò che maggiormente ti ha colpito e che ritieni importante. Metti un punto di domanda di fianco a quello che ti è poco chiaro.
2)Dai un titolo al brano.
3)Chiediti: cosa significa questa Parola di Dio?
4)Rileggi il brano per "fissare" lo sguardo del cuore sul Signore.
5) Vivi! Vivi ciò che hai meditato.

Ora cerco di spiegarvi come ho proceduto io nella comprensione del testo: 

 Frasi sottolineate:  "Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto in un campo"/ "(...) poi va, pieno di gioia, e vende tutti i suoi averi".

Punti interrogativi: tutto il versetto 46 relativo al mercante. Va alla ricerca di perle preziose ma non appena ne trova una, vende tutto per poterla avere. Non credo sia sano di mente!

Titolo del brano: "Un inestimabile tesoro nascosto". 

LA MIA INTERPRETAZIONE:

Perdonate la mia lettura alla "Into the wild" ;-) 
Nel senso che, nella spiegazione che io ho cercato di dare alla parabola, sono contenuti tutti i valori che quel film vuole trasmettere. Me ne sono accorta soltanto alla fine dell'incontro.



Il tesoro nascosto è ciò che ha valore nella nostra quotidianità, ovvero: l'amore verso il prossimo, i nostri gesti di solidarietà, l'amore che gli altri ci riservano, l'impegno quotidiano e costante nel realizzare degli obiettivi, le nostre risorse umane e mentali, i momenti condivisi con le persone che abbiamo di più care al mondo.
"Trovare il tesoro" significa riscoprire ciò che ci dà gioia nei momenti più impegnativi e difficili, quando più che mai sentiamo il bisogno di "guardarci dentro" per poterci mettere alla ricerca di noi stessi, alla ricerca di ciò che siamo e di ciò che effettivamente desideriamo.
Però, l'uomo nasconde di nuovo il tesoro, perché siccome non vuole lasciarselo sfuggire, se lo tiene stretto. Nel momento in cui lo nasconde ha già compreso che la sua vita, senza di esso, sarebbe grigia, indegna di essere vissuta e caratterizzata soprattutto da noia, solitudine, prostrazione.
Gli atti di vendere gli averi e di acquistare il campo dimostrano un cambiamento di atteggiamento nei confronti della vita: eliminare o tralasciare ciò che è superfluo per poter aderire alla Parola.

COMMENTO DI PADRE ERMES RONCHI:

"Tesoro e perla: nomi bellissimi che Gesù sceglie per dire la rivoluzione felice portata nella vita dal Vangelo. La fede è una forza vitale che ti cambia la vita. E la fa danzare.
«Trovato il tesoro, l'uomo pieno di gioia va, vende tutti i suoi averi e compra quel campo». 

La gioia è il primo tesoro che il tesoro regala, è il movente che fa camminare, correre, volare: per cui vendere tutti gli averi non porta con sé nessun sentore di rinuncia (Gesù non chiede mai sacrifici quando parla del Regno), sembra piuttosto lo straripare di un futuro nuovo, di una gioiosa speranza.
Niente di quello di prima viene buttato via. Il contadino e il mercante vendono tutto, ma per guadagnare tutto. Lasciano molto, ma per avere di più. Non perdono niente, lo investono. 
Così sono i cristiani: scelgono e scegliendo bene guadagnano. Non sono più buoni degli altri, ma più ricchi: hanno investito in un tesoro di speranza, di luce, di cuore.
I discepoli non hanno tutte le soluzioni in tasca, ma cercano. Lo stesso credere è un verbo dinamico, bisogna sempre muoversi, sempre cercare, proiettarsi, pescare; lavorare il campo, scoprire sempre, camminare sempre, tirar fuori dal tesoro cose nuove e cose antiche.

Mi piace accostare a queste parabole un episodio accaduto a uno studente di teologia, all'esame di pastorale. L'ultima domanda del professore lo spiazza: «come spiegheresti a un bambino di sei anni perché tu vai dietro a Cristo e al Vangelo?». Lo studente cerca risposte nell'alta teologia, usa paroloni, cita documenti, ma capisce che si sta incartando. Alla fine il professore fa: «digli così: lo faccio per essere felice!». È la promessa ultima delle due parabole del tesoro e della perla, che fanno fiorire la vita.
Anche in giorni disillusi come i nostri, il Vangelo osa annunciare tesori. Osa dire che l'esito della storia sarà buono, comunque buono, nonostante tutto buono. Perché Qualcuno prepara tesori per noi, semina perle nel mare dell'esistenza.  "


Me ne rendo ben conto, questo è un altro post che mette in luce il mio sincero e forte interesse per la Fede. Ad ogni modo, volevo scriverlo per potervi proporre un metodo di lettura del Vangelo che potrebbe aiutare soprattutto i giovani vicini alla mia età a vedere la Bibbia come una fonte preziosa, non come un qualcosa di lontano e di distaccato dalla vita reale.

Per concludere la riflessione, vi metto qui sotto uno dei miei passi preferiti del Vangelo di San Marco. Quando avete tempo e se avete voglia potete seguire più o meno il metodo della Lectio concentrandovi sulla parabola che ho riportato qui sotto.
Non preoccupatevi se all'inizio vi viene difficile scrivere qualcosa o elaborare una piccola riflessione come la mia sopra: io stessa nei primi minuti dell'attività ero in difficoltà.


PARABOLA DEL GRANELLO DI SENAPA:
MARCO 4, V.v. 30- 32:

"Diceva: «A che cosa possiamo paragonare il regno di Dio o con quale parabola possiamo descriverlo? Esso è come un granellino di senapa che, quando viene seminato per terra, è il più piccolo di tutti semi che sono sulla terra; ma appena seminato cresce e diviene più grande di tutti gli ortaggi e fa rami tanto grandi che gli uccelli del cielo possono ripararsi alla sua ombra»."


Pensate, ragionate e... divertitevi!! ;-)





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