15 ottobre 2020

L'evoluzione della teoria atomica:

Post sulla parola "atomo" e sulle varie teorie atomiche formulate nel corso dei secoli. E', vi avviso già da ora, un post multidisciplinare, in cui c'è un po' di tutto: greco, chimica, filosofia e latino. Non preoccupatevi se trovate questo mio scritto molto impegnativo: la verità è che, da qualche anno a questa parte, con questo blog devo dimostrare soprattutto a me stessa che sono "sempre sul pezzo", che so molto bene di cosa sto parlando, che sono competente, che so pensare. E' una delle mie modalità di alimentare l'autostima. E' naturalmente un problema mio; questa è una caratteristica sulla quale dovrò lavorare nei prossimi anni.


INTRODUZIONE - ORIGINE DELLA PAROLA:

"Atomo" deriva dal greco antico ἄτομος  (àtomos= indiviso, impossibile da dividere). Proviamo a smembrare ἄτομος: è un lemma formato da ἄ +τέμνω (tèmno= tagliare, per cui è un'alfa privativo). Faccio rapidamente accenno ad un altro verbo ατομòω (atomòo), che significa "lasciare indiviso".


ANTICHITA':

DEMOCRITO:

E' il V° secolo a.C.quando Leucippo di Mileto introduce per la prima volta il termine "atomo". Il suo allievo Democrito relaziona gli atomi agli spazi vuoti. L'atomismo di Democrito è sostanzialmente una replica alle teorie di Parmenide. Quest'ultimo negava la possibilità di un approccio scientifico alla natura. Democrito afferma che accanto all'essere esiste un non-essere, ovvero, il vuoto. Nello spazio vuoto è possibile l'esistenza degli atomi, che sono una pluralità di corpuscoli piccoli e indivisibili. Gli atomi, secondo Democrito, durano per sempre e inoltre, dalle loro combinazioni scaturiscono quei fenomeni (φαινόμενα, cioè, "le cose visibili") della materia che tutti noi siamo in grado di vedere nella realtà.


ANASSAGORA:

Le sue idee assomigliano a quelle di Democrito. Però Anassagora non dice mai "atomi" ma "omeomerìe", ovvero, semi (da  ὅμοιος, "uguale"μέρος "parte").
Le omeomerìe sono infinitamente divisibili e ordinati da un Intelletto Superiore.

EPICURO:

Siamo al IV° secolo a.C. E' questa l'epoca in cui Epicuro elabora la sua teoria dell'atomismo. Egli attribuisce gravità agli atomi. Oltre a ciò, sostiene che gli atomi siano garanti anche della vita umana e che il moto degli atomi sia continuo.


LUCREZIO:

Nell'antica Roma Lucrezio, nel suo De rerum natura, importa l'atomismo di Epicuro. 
Questa per me è stata un'occasione per riscoprire questo autore antico.
E qui vi riporto la mia traduzione di due passi del primo libro (i libri totali sono 6) del Der rerum natura:

1) I, 146-158:

Hunc igitur terrorem animi tenebrasque necessest
non radii solis neque lucida tela diei
discutiant, sed naturae species ratioque.
Principium cuius hinc nobis exordia sumet,
nullam rem e nihilo gigni divinitus umquam.
       150
quippe ita formido mortalis continet omnis,
quod multa in terris fieri caeloque tuentur,
quorum operum causas nulla ratione videre
possunt ac fieri divino numine rentur.
quas ob res ubi viderimus nil posse creari
       156
de nihilo, tum quod sequimur iam rectius inde
perspiciemus, et unde queat res quaeque creari
et quo quaeque modo fiant opera sine deum.


Questo terrore dell'animo, dunque, e (queste) tenebre,
è necessario che non i raggi del sole né i dardi luminosi del giorno
disperdano, ma l'immagine della natura e la ragione.
Il suo fondamento per noi assumerà il (suo) inizio da questo,
che nulla nasce mai dal nulla per ispirazione divina.
Così il timore (intende il timore della morte) riguarda ogni mortale,
dal momento che molti (fenomeni) (gli uomini) osservano accadere sulla terra e in cielo,
dei cui effetti non possono scorgere in alcun modo le cause
e assegnano alla volontà divina il (loro) divenire.
Per questo, non appena avremo veduto che nulla può essere creato
dal nulla, allora conosceremo più agevolmente da qui
ciò che ricerchiamo, da che cosa abbia origine ogni cosa che è stata creata
e in quale modo esista ciascuna opera senza divinità.

Mi soffermo abbastanza rapidamente su un'analisi soltanto lessicale, perché questo passaggio dell'opera lo ritengo interessante da questo punto di vista:

- Necessest calcolatelo come sinonimo di "opus est", quindi "è necessario, conviene, bisogna".
- La "ratio" non è soltanto la ragione ma anche il pensiero, l'argomentazione, la scienza, il modo. Da qui deriva l'aggettivo "rationalis", "dotato di ragione".
- "Gigni", da "gigno", ha più o meno gli stessi significati del greco "γίγνομαι",  "nascere, essere, diventare".
- Perspicio, più avanti, è "scorgere, conoscere, esaminare".
- Sequor, verbo deponente, porta i significati di "conseguire", "aspirare".

Comunque, quello che avrete notato qui è sicuramente l'ateismo della dottrina epicurea. Non c'è un dio che crea e che sovrintende il cosmo.

2) I, 609-614:

Sunt igitur solida primordia simplicitate,
quae minimis stipata cohaerent partibus arte
       610
non ex illorum conventu conciliata,
sed magis aeterna pollentia simplicitate,
unde neque avelli quicquam neque deminui iam
concedit natura reservans semina rebus.


Sono dunque solidi nella loro semplicità i corpuscoli primordiali,
che si uniscono in stretta coesione di minime parti,
non come unioni (derivate) dalla somma di queste 
ma piuttosto (come) potenti unità eterne nella (loro) unicità,
dalle quali la natura, riservando i semi alle cose,
non concede né che più nulla venga sottratto
né che venga tolto.
 

MEDIOEVO:

Questa è l'epoca storica in cui chimica e fisica si confondono con l'alchimia. La teologia era il sapere più apprezzato.

ETA' MODERNA:

SEICENTO:

Anno 1632. La Chiesa cattolica considerava quasi eretica la teoria degli atomi, e così l'aveva messa al bando da tutte le scuole. 

LAVOISIER:

E' questo il secolo di Lavoisier, ritenuto padre della chimica moderna. E' da Lavoisier che proviene la teoria della conservazione della materia.

Lavoisier chiamava "aria fissa" l'anidride carbonica e "aria vitale" l'ossigeno. Aveva inoltre capito la distinzione fra elementi, sostanze semplici che non possono essere scomposte in altre sostanze, e composti, ovvero, sostanze fatte da più elementi.


Comunque, la legge della conservazione della materia è così: in una reazione chimica la somma delle masse dei reagenti è uguale alla somma delle masse dei prodotti.

Mi sono divertita a svolgere alcune reazioni chimiche (=il mio incubo al liceo!) che qui riporto:

- CaO + Co2= CaCo3
- 2Mg +O2= 2MgO
-  CO2+ H2o= H2CO3
- HPO3+H2O= H3PO4
- Na2O+SO3= Na2SO4
-H2 + Br2= 2HBr

-Na+ Cl= NaCl (questa è la salgemma se non vado errata).

I fenomeni che hanno luogo durante una reazione chimica vengono rappresentati mediante equazioni.

E' a partire dal XVII° secolo che a ciascun elemento chimico viene attribuito un simbolo. Eccovi anche qui alcuni esempi:

Zn=zinco/ Au= oro (da aurum)/ Ag= argento/ H= idrogeno/ Fe= ferro/ 

Cr= cromo/ V= vanadio / Na= sodio / Cl= cloro.


OTTOCENTO:

DALTON:

Con Dalton compare anche il tema di molecola. Gli atomi sono, oltre che indivisibili, anche indistruttibili. E le molecole sono delle combinazioni di atomi. 

THOMSON:

Thomson ha soprattutto un merito: quello di aver scoperto l'elettrone, particella di carica negativa. Per Thomson dunque, l'atomo, di carica positiva, conterrebbe al suo interno degli elettroni. 

Ah, avevo dimenticato una precisazione all'inizio: i miei disegni sono stati fatti qui in maniera grossolana, non avevo il compasso, ho fatto i cerchi o a mano, come qui sotto, o con oggetti da cucina.

NOVECENTO:

BOHR:

1913. Bohr elabora un modello atomico diverso da Thomson, un modello decisamente più articolato.

Per Bohr, all'interno dell'atomo, gli elettroni assorbono energia e ruotano lungo delle orbite circolari. Possono anche transitare da un'orbita all'altra.

* In pieno Novecento, si arriva alla conclusione che all'interno dell'atomo vi sono protoni di carica positiva, neutroni ed elettroni di carica negativa.

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