19 marzo 2021

Tre poesie di William Butler Yeats:

Quanti di voi ricordano questo post, risalente esattamente un anno fa, su alcuni autori degli haiku giapponesi?


https://riflessionianna.blogspot.com/2020/03/gli-haiku-nella-letteratura-giapponese.html

Non c'è poi così tanta differenza fra la situazione sanitaria dello scorso anno e quella di quest'anno. Molte regioni, compresa la mia, si trovano in zona rossa. 

Devo dirvi che provo stati d'animo un po' contrastanti: a volte mi sento impotente e avvilita, visto che i sacrifici che io e pochi altri italiani abbiamo fatto in questi 12 mesi sono stati vani, perché d'altro canto c'è la massa che non rispetta le regole, la massa negazionista e complottista, la massa dei no-mask e dei no-vax. Non mi sento parte di una nazione e non credo a frasi come questa: "I sacrifici li facciamo tutti". Col cavolo! Siamo ancora nel bel mezzo di un incubo: colpa di molti miei connazionali. 

Siamo messi davvero male: c'è un governo Draghi che ha sospeso (per perdere tempo e per perdere altre centinaia di vite umane) un vaccino anglo-svedese basandosi su una minima percentuale di persone che ha avuto effetti collaterali gravi. Umanamente mi dispiace per queste persone, ma se rivogliamo una vita più normale dobbiamo fidarci della scienza e non soccombere a paure e pregiudizi. 

Oltre a ciò, purtroppo c'è anche una presidente della Commissione Europea che è più truccata che intelligente e che non ha saputo stipulare dei chiari contratti con le case farmaceutiche.

Ma dall'altra parte devo dire che sono comunque contenta: sto lavorando bene sulla tesi, leggo, studio, approfondisco, risulto tra i finalisti di un contest di poesia lanciato il mese scorso da alcuni giovani di un paese vicino al mio; e una rivista periodica ha voluto intervistarmi via mail sul mio romanzo. Gli amici che ho, almeno per questo periodo, posso vederli di là da uno schermo.

Vorrei qui proporvi, anziché gli haiku giapponesi, alcuni componimenti poetici di William Butler Yeats, poeta di origini irlandesi vissuto a cavallo tra Ottocento e Novecento. 


LA VITA DI WILLIAM BUTLER YEATS:

Questo poeta era nato a Dublino nel giugno del 1865 ed era figlio di un pittore. 
Aveva trascorso la sua infanzia a Sligo, nell'Irlanda dell'Ovest. Le campagne che circondavano Sligo erano state per lui una notevole fonte di ispirazione.
William Butler Yeats aveva compiuto i suoi studi prima alla Metropolitan School of Art di Dublino e poi a Londra.
Aveva avuto, nel 1896, una relazione con la scrittrice  londinese Olivia Shakespear e poi con la traduttrice dal gaelico e drammaturga Lady Isabella Augusta Gregory.
Nel 1907, con Lady Gregory aveva viaggiato in alcune città italiane e francesi: a Parigi aveva incontrato il poeta americano Ezra Pound. In seguito a problemi respiratori, fra il 1928 e il 1930 si era trasferito a Rapallo, in Liguria. 
Nei suoi ultimi 10 anni di vita, Yeats soffriva periodicamente di problemi di salute e, all'inizio del 1939, era morto in Francia, a Roquebrune.

Questo è un post un po' in inglese e un po' in italiano.

Di The white birds avevo riportato soltanto la prima strofa quando ho scritto, circa un mese fa, un post sul poeta Cardarelli. Ora è qui per intero, con la mia traduzione  e con un tentativo, sempre mio, di commento.


The White Birds

I would that we were, my beloved, white birds on the foam of the sea! 

We tire of the flame of the meteor, before it can fade and flee; 

And the flame of the blue star of twilight, hung low on the rim of the sky, 

Has awakened in our hearts, my beloved, a sadness that may not die.


A weariness comes from those dreamers, dew-dabbled, the lily and rose; 

Ah, dream not of them, my beloved, the flame of the meteor that goes, 

Or the flame of the blue star that lingers hung low in the fall of the dew:

For I would we were changed to white birds on the wandering foam: I and you!


I am haunted by numberless islands, and many a Danaan shore, 

Where Time would surely forget us, and Sorrow come near us no more; 

Soon far from the rose and the lily, and fret of the flames would we be, 

Were we only white birds, my beloved, buoyed out on the foam of the sea!

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Traduzione (non esattamente letterale):


Vorrei che fossimo, mia amata, bianchi uccelli sulla spuma del mare!

La fiamma della meteora ci stanca prima di potersi affievolire
e la fiamma della stella blu, bassa nel cielo del crepuscolo
risveglia nei nostri cuori, mia amata, una tristezza che non può morire.


La debolezza proviene da quei sognatori grevi di rugiade, la rosa e il giglio;
ah, non sognare di loro, mia amata, la fiamma della meteora che viaggia nel cielo
o la fiamma della stella blu che esita nella caduta della rugiada;
ma vorrei noi diventassimo bianchi uccelli sulla spuma errante: tu ed io!

Sono tormentato dalla nostalgia di innumerevoli isole e di Danae prode,
dove il Tempo sicuramente ci dimentica e il Dolore non giunga presso di noi;
lontani saremmo dal giglio e dalla rosa e dalla corrosione delle fiamme,
se solo fossimo noi bianchi uccelli, mia amata, a galla sulla spuma del mare!

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Non c'è nulla di semplice. Non soltanto in questa poesia, ma nella letteratura in generale! 
Come dicevo un mese fa, questa lirica si apre con un'immagine gioiosa: il poeta vorrebbe che lui e la sua amata fossero due bianchi uccelli (=presumibilmente, due gabbiani) che volano poco sopra la spuma delle onde del mare.
Ma la fiamma della meteora può affievolirsi: forse il poeta, nel terzo verso manifesta il suo timore che questo amore, mentre il tempo scorre, possa indebolirsi o svanire.
E quella stella blu del crepuscolo? Può essere la vecchiaia che, giorno dopo giorno, si fa sempre più vicina. D'altronde, il crepuscolo, in diversi casi nelle letterature antiche e moderne, è collegato o all'età avanzata o alla morte vicina.  Questo rende triste il poeta. 

Vv.8-9: The lily and rose: Ricordo un sonetto di Guinizzelli che iniziava così: Io voglio del ver la mia donna laudare/ed asembrarli la rosa e lo giglio, più che stella diana splende e pare/ e ciò che lassù bello a lei somiglio.

(Parafrasato: Io voglio lodare davvero la mia amata e paragonare a lei la rosa e il giglio: splende e appare come stella più bella di Venere e io paragono a lei ciò che è bello lassù in cielo).

The lily (=il giglio) is a symbol of purity, rose instead is a symbol of passionate love. 


Però, come dicevano Poliziano e Lorenzo de' Medici, la rosa e il giglio sono dei bellissimi fiori primaverili che durano poco: la rosa dura appena un giorno, la rosa è fugace come la giovinezza. 


E poi, chi sono quei sognatori di cui successivamente il poeta parla? I poeti? Uomini e donne che sognano un amore eterno e romantico? 

All'inizio della terza stanza troviamo un riferimento mitologico: Danae era principessa di Argo. Si narra che Zeus un giorno si sia unito a lei dopo essersi trasformato in pioggia dorata. E' stato così che Zeus e Danae hanno dato vita a Perseo, l'eroe che taglia la testa di Medusa.


Aggiungo un pensiero in inglese contemporaneo: 

I think that everyone sometimes would be far, in a wonderful place, with a beloved or with some friends. According to me, white birds might be symbols of freedom: they have wings so they can touch lightly the waves, they can fly in the wide sky, near to a bright sun and also near to a fool moon. 

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He tells of a Valley full of Lovers


I dreamed that I stood in a valley, and amid sighs,

For happy lovers passed two by two where I stood;
And I dreamed my lost love came stealthily out of the wood
With her cloud-pale eyelids falling on dream-dimmed eyes:
I cried in my dream, O women, bid the young men lay
Their heads on your knees, and drown their eyes with your hair,
Or remembering hers they will find no other face fair
Till all the valleys of the world have been withered away.

Ho sognato che mi trovavo nel mezzo di una valle, fra sospiri,


ho sognato che coppie di amanti felici mi passavano dinanzi;

e ho sognato che il mio amore perduto veniva furtivamente dalla foresta

con le sue palpebre pallide di nuvole cadenti sugli occhi annebbiati di sogno,

e io gridavo nel mio sogno: Donne, permettete ai giovani uomini di posare il capo sulle vostre ginocchia e sommergere i loro occhi nei vostri capelli,

o, memori dei loro, non troveranno altro volto bello finché le valli del mondo tramontino.


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L'autore qui evoca alcune immagini di un sogno. 

In questo sogno egli vede una valle e una foresta ma ci sono anche delle figure umane: delle coppie che gli passano davanti e l'immagine della donna che aveva amato, quindi, del suo amore perduto.

Non ne ho parlato nel breve paragrafo dedicato alla vita di Butler Yeats, ma, quando era giovane, prima di incontrare sia Olivia sia Lady Gregory, era profondamente innamorato di una ragazza figlia di un generale britannico. Lei però lo aveva respinto più volte, non lo ricambiava affatto. 

Butler Yeats aveva pressapoco la mia età quando ha sperimentato questa delusione: si era dichiarato più volte a lei e quindi era insistente, eh, quindi, non troppo rispettoso. Credo che il suo lost love sia proprio questa giovane figlia di un generale britannico. 
Che poi, lost love di cosa, se non era mai iniziato nulla fra loro due? Non basta una persona che ama per due.

Ieri sera, durante una riunione via zoom, con i miei amici e con il loro curato dicevamo che  gli anni del primo biennio di scuole superiori sono per gli adolescenti un'età strana, di cambiamenti, di disorientamento. 
Io credo in realtà (non l'ho detto perché non era inerente e dovevamo organizzare un bel po' di attività per i prossimi periodi) che i maschi siano sempre e comunque un po' strani, anche dopo l'adolescenza, anche in età adulta. 
Certo, in quest'ultimo mese e mezzo ho detto in generale degli uomini delle cose poco lusinghiere, ma è inevitabile che ci sono al giorno d'oggi, dei modi di essere, di agire e di comportarsi dei ragazzi e degli uomini di adesso, che non condivido e che mi infastidiscono. 
Toglietevi dalla testa l'equazione uomo/maschio= razionalità! 

Eccovi un esempio: 
Alcuni fanno così: conoscono una ragazza e da lei si sentono ascoltati e sentono che con lei possono fare dei ragionamenti di buon senso, anche se la conoscono da poco tempo. 
Questo, per alcuni di loro, è più che sufficiente per considerare qualcuna "una morosa" o "una fidanzata", senza mai essere usciti una volta insieme e soprattutto, senza aver compiuto prima un percorso di conoscenza più seria, più approfondita che potesse permettere di capire bene se il sentimento era ricambiato. 

Eccovi un altro esempio:
Ce ne sono degli altri che, inizialmente attratti dalla foto di un profilo social di una ragazza, la contattano: inizialmente sembrano gentili, ma soltanto nei primi 2-3 messaggi che le inviano, perché poi inizia lo stalking vero e proprio, gli insulti, le aggressioni verbali via messaggio vocale e via messaggio scritto. Cioè, la loro irrazionalità (e prepotenza) consiste essenzialmente in questo: vedono una foto di qualcuna che a loro sembra bella e vogliono assolutamente instaurare una relazione con lei pur non avendola mai conosciuta di persona e dando per scontato il "sì " dall'altra parte.

Ovviamente: so anche che non siete tutti così, inutile che adesso ve la prendiate con me. Bisogna essere realiste. Io sono soltanto realista e voglio dire che le esperienze di rapporti con ragazzi e uomini al di fuori del contesto familiare possono essere  fatte anche di questi episodi.

Ritorno all'analisi della poesia e continuo le mie riflessioni e i miei commenti in lingua inglese: 

This young woman who was loved by the author has dream-dimmed eyes: this might mean that youth is a period of dreams kept inside hearth. Dreams shone through from wet eyes. So, when you are young you should hope that your dreams for future can become a reality. Probably only who loves you can notice when your eyes are dream-dimmed. 

I think it's beautiful that sweet invite to women to offer their knees to the heads of young men. This is tenderness! The expression drown their eyes with your hair reminds me a strong and tender embrace.



Ho riflettuto un pochino sul lessico del componimento:


Sigh (v.1): a breath sound, a heavy sigh, da cui sigh something ("sospirare")

Wood (v.3)= Significa sia "legna" che "bosco". Da wood deriva wooden (=di legno)

Dimmed (v.4)= offuscato, annebbiato. Può essere sinonimo di fog (=nebbia) e foggy (=annebbiato).

Fair (v.7)= in questo contesto il suo significato è molto vicino a beautiful e ad attractive. Però, in altri contesti, per "fair" si intende anche right o honest.
Withered (v.8)= l'ho tradotto con "tramontare". Wordreference mi dà come primo significato  "appassito".

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The Lake Isle of Innisfree

I will arise and go now, and go to Innisfree,
And a small cabin build there, of clay and wattles made;
Nine bean-rows will I have there, a hive for the honey-bee,
And live alone in the bee-loud glade.

And I shall have some peace there, for peace comes dropping slow,
Dropping from the veils of the morning to where the cricket sings;
There midnight’s all a glimmer, and noon a purple glow,
And evening full of the linnet’s wings.

I will arise and go now, for always night and day
I hear lake water lapping with low sounds by the shore;
While I stand on the roadway, or on the pavements grey,
I hear it in the deep heart’s core.

Mi alzerò e andrò, andrò a Innisfree,
costruirò una capanna fatta di canne e d'argilla;
là avrò nove filari di piante di fagioli e un alveare 
e vivrò solo nel ronzio delle api della radura.

Là avrò pace, la pace tarda che sopraggiunge lenta,
cadendo dai veli del mattino fino a dove il grillo canta;
là la notte è un debole luccichio e il pieno giorno un bagliore purpureo,
e la sera è piena di ali di fanello.

Mi alzerò e andrò ora, perché sempre giorno e notte
sento l'acqua del lago lambire la riva con flebile suono
mentre mi trovo sulla strada o su un grigio pavimento
lo sento nel profondo del cuore.

Questa è una poesia scritta in un periodo in cui Yeats si trovava a Londra. 
Nel traffico cittadino, il poeta sente la nostalgia per i paesaggi e la tranquillità della campagna, e dunque, in queste tre strofe, esprime la sua volontà di ritornare in Irlanda, a Innisfree.
Tre strofe, dunque: nella prima il poeta appare determinato a realizzare il suo sogno di poter tornare a vivere in campagna, nella seconda c'è  il desiderio di calma, di pace e di tranquillità e nella terza, sogno e realtà un po' si fondono: nel tempo presente il poeta si trova nelle strade di Londra, con i suoi monumenti, i suoi marciapiedi e i suoi negozi, ma, mentre è in città, già gli sembra di sentire l'acqua del lago che accarezza le rive. 

I tempi verbali che qui prevalgono sono il presente (present simple) e il futuro (future simple with "will").

Mi sono concentrata poi su alcune espressioni della poesia:

* veils of the morning= probably it means: a light fog in the early morning.

*midnight’s all a glimmer= Glimmer is referred  to the stars' light that is weak.

*And evening full of the linnet’s wings= The linnet is a small type of bird in Ireland.

*pavements grey= Roads and streets of London.

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NOTE DI FINE POST:

So a che cosa molti di voi pensano: quest'anno è il 700esimo anniversario della morte di Dante. E Dante? Lei che è laureata in Lettere e specializzanda in "Tradizione e interpretazione dei testi letterari" non scrive nulla a proposito? 

Il 2021 è l'anno delle ricorrenze letterarie, non solo per quel che riguarda Dante:

- Duecento anni fa Manzoni iniziava scrivere il suo Fermo e Lucia.
-Cento anni fa è nato a Pieve di Soligo il poeta Andrea Zanzotto.

Sono tre autori che adoro e che mi affascinano, non posso e non potrò certo ignorarli.
Ci sarà spazio anche per loro, prima di tutto per Dante. E' solo che devo incastrare queste ricorrenze letterarie con gli impegni della vita reale e con post su altri argomenti che ritengo interessanti.

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