20 giugno 2021

"Il Giappone visto dal cielo":

Il Giappone visto dal cielo è un documentario, caricato su RaiPlay, relativo alla geografia e alla storia di questo splendido e affascinante arcipelago dell'Estremo Oriente. 

Ecco a voi il riassunto delle puntate.

1. HOKKAIDO:

È la regione giapponese meno urbanizzata e, al suo interno, ospita circa sessanta vulcani attivi che rappresentano poco più del 10% dei vulcani di tutto il mondo. Le estati sono fresche e gli inverni sono molto rigidi: le temperature scendono di decine di gradi sotto lo zero, anche se, come affermano i cartografi, quest'isola è alla stessa latitudine dell'Italia.

Hokkaido è meta turistica degli amanti dello sci e degli appassionati di escursioni. È praticamente ricoperta di montagne, foreste e campi.

Il centro dell'isola è denominato il tetto di Hokkaido dal momento che è costituito da catene montuose molto alte e imponenti.

Tra le meraviglie naturali, troviamo qui il Lago Mashu, di origine vulcanica, nella zona orientale, circondato da imponenti scogliere. 

La penisola di Shiretoko, lunga 70 km, è invece una lingua di terra: lungo le sue costa c'è del ghiaccio marino. All'interno del Parco Nazionale di Shiretoko si trovano circa 200 esemplari di orsi. 

Il nome della penisola deriva da un'espressione della lingua Ainu: "sir etok" che significa luogo in cui la terra si protende.

Gli Ainu erano un antico popolo di Hokkaido a stretto contatto con la natura. La colonizzazione dell'isola è avvenuta circa 150 anni fa da parte dei giapponesi, per evitare che i russi la occupassero e sfruttassero le sue importanti risorse agricole: i giapponesi sanno bene che da Hokkaido infatti provengono sia l'80% di coltivazioni di patate sia il 65% di coltivazioni di grano nazionale.

Altro luogo di grande fascino a Hokkaido è sicuramente Noboribetsu, cittadina termale situata nella costa sud-occidentale dell'isola. Qui la natura vulcanica del posto, caratterizzata dalla presenza di fumarole, permette il mantenimento delle sorgenti termali.


2.LA COSTA DI SANRIKU:

Questa costa, che si estende per diverse centinaia di km, è formata da rocce molto alte (anche 200 metri) con pareti a picco sull'oceano (=quindi per questo vengono chiamate falesie). Su alcune di queste coste crescono i pini rossi del Giappone. 

Alla base delle falesie si alternano piccole baie raggiunte da una linea ferroviaria locale che costeggia il litorale. Dal momento che questo luogo ha subito i danni dello tsunami del 2011, sono state edificate delle barriere anti-tsunami alte 15 metri e lunghe ben 400 km.

3.TOKYO:

Questa della foto è Tokyo Tower, una versione giapponese della Torre Eiffel di Parigi. 

Ad ogni modo, Tokyo, situata nella regione di Kanto sull'isola di Honshu, è una megalopoli con 14 milioni di abitanti dotata di grattacieli, spesso illuminati da luci al neon, notevolmente alti. È un labirinto ultra-moderno.

I più vecchi grattacieli della megalopoli si trovano ad ovest della città, mentre ad est c'è il quartiere di Edogawa, costituito non da palazzoni e grattacieli ma da piccole case. È qui che vivono poeti e pittori, con i loro murales dedicati al monte Fuji, immagine onnipresente nella mentalità dei giapponesi.

Il Monte Fuji è alto 3776 metri ed è un vulcano in quiescenza dal 1707. Nel 2013 è stato dichiarato "patrimonio mondiale dell'umanità".


Pensate che la zona più popolata di Tokyo è la baia, dove tra l'altro sfociano i tre fiumi che percorrono quest'enorme città: il Tama, l'Edo e il Sumida.

Alcuni secoli fa, Tokyo era un semplice villaggio di pescatori di nome Edo, ma è divenuta il più rilevante centro politico del Giappone a partire dal 1868, quando l'imperatore della dinastia Meiji aveva trasferito la sede imperiale da Kyoto a Edo. Da quel momento Edo era divenuta Tokyo.

Nel quartiere di Koto si trova il più grande mercato del pesce al mondo, aperto e inaugurato nel 1935. Qui si trova non soltanto il pesce pescato nel Mar del Giappone ma anche ortaggi, frutta e verdure. L'odore di pesce non si diffonde; anzi, c'è pulizia e ordine, visto che, all'interno degli edifici, i commercianti impiegano molta acqua di mare per conservare le diverse centinaia di specie di pesce che vendono.

Il 50% dei clienti del mercato è di Tokyo, il 30% di altre province giapponesi e l'altro 20% è invece straniero, proveniente soprattutto dall'Europa e dai paesi del Golfo Persico.

4.HIROSHIMA:

Hiroshima si estende nella baia omonima. È stata fondata alla fine del Cinquecento, in epoca feudale per il Giappone. Tre secoli dopo era diventata un importante polo commerciale e navale con la costruzione sia del porto di Ujina (1880) sia della ferrovia militare (1894).

Come sapete, il 6 agosto del '45 gli Stati Uniti avevano sganciato qui la bomba ad uranio. Alla fine di quell'anno si contavano 145.000 vittime a causa delle radiazioni. Malgrado la radioattività, nel '49 questa città veniva ricostruita e, già negli anni Cinquanta, erano stati eseguiti degli studi scientifici sulle malattie da esposizione radioattiva a medio-lungo termine.

Miracolosamente, la vecchia università era rimasta in piedi. Per i giapponesi, e soprattutto, per gli abitanti di Hiroshima, la "giornata della memoria" è proprio il 6 agosto. Come fanno i cittadini a ricordare la tragedia? 

Sull'acqua del fiume Ota mettono delle lanterne di carta: al loro interno sono scritti sia il nome di una vittima del bombardamento atomico sia il nome di chi mette in acqua la lanterna.

Anche se i testimoni di quel terribile giorno d'estate sono pochi e tutti sopra gli 85 anni, i giovani di Hiroshima sono ben decisi a conservare le loro memorie. 

Bellissima e toccante risulta quella parte di documentario nella quale viene intervistata una dottoranda trentenne nativa del luogo che, con la collaborazione di altri due colleghi e coetanei, negli ultimi tre anni si è occupata di intervistare i sopravvissuti alla catastrofe in modo tale da poter conservare il tragico ricordo di storia recente in un libro che raccoglie effettivamente tutti i racconti che le sono stati riferiti.

Moltissimi giovani a Hiroshima vorrebbero che le armi nucleari venissero bandite, per questo di tanto in tanto organizzano petizioni e manifestazioni in piazza.

Oggi Hiroshima è una metropoli abitata da 2 milioni di persone. 

5) ALTRE LOCALITA' DEL GIAPPONE CENTRO-MERIDIONALE:

5.1) SANTUARIO DI ITSUKUSHIMA:

Il santuario di Itsukushima, è stato edificato nelle vicinanze dell'isola di Miyajima e la sua fondazione si colloca fra il VI° e l'VIII° secolo. Il torii, ovvero, il portale di accesso, è stato eretto nel 1168 ed è fatto in legno di canfora. Con l'alta marea si accede al portale soltanto in barca, mentre, con la bassa marea, vi si accede anche a piedi.


5.2) SHODOSHIMA:

Quest'isola, luogo dal clima mite, è una meta turistica. Si trova nel Mar del Giappone. Si coltivano soprattutto olive. Ora crescono ulivi dove, soltanto 50 anni prima, crescevano risaie. Shodoshima è l'unico territorio giapponese nel quale gli ulivi crescono bene.


5.3) REGIONE DI SHIMANE:

Secondo lo Shintoismo è proprio qui che dimorerebbero le divinità. E, proprio in questo distretto regionale, si trova il santuario di Izumo, il più antico edificio Shintoista dedicato a Okuninushi, divinità dell'amore e del matrimonio, oltre che protettore delle industrie della seta. I giapponesi seguaci dello Shintoismo ritengono che proprio qui si radunerebbero le divinità, a inizio ottobre di ogni anno.

Incerta è la data della costruzione del santuario; sia sa soltanto che il padiglione principale risale al 1744. Ad ogni modo, la pianta è quadrata e costruita in legno liscio, con un tetto triangolare, con un semplice portico e con alcuni pilastri di sostegno.




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