24 novembre 2021

"In the year 2889"

Eccolo qui, il film del '67 ambientato in un futuro lontano, una pellicola non facilmente reperibile e fruibile solamente in lingua inglese.

In the year 2889 è sia un film dell'orrore sia un film di fantascienza post-apocalittica ambientato negli Stati Uniti.

A) L'INIZIO DEL FILM E UN CONFRONTO CON UN PASSO DEL VANGELO DI MARCO:

Nei primi secondi è visibile lo scoppio della bomba atomica e una voce narrante dice:

Nel corso dei secoli i profeti ci hanno avvertito che un giorno, migliaia di anni di costruzioni e di progresso sarebbero potuti essere cancellati dalla mano distruttiva del potere. Ora quel giorno è arrivato. Il mondo intero è stato messo a tacere, annientato da bombe nucleari.

Devo ammettere che l'effetto dello scoppio cattura l'attenzione degli spettatori. 

C'è un passo del Vangelo di Marco al capitolo 13 nel quale Gesù fa riferimento alla fine del mondo come evento che prevede anche la visione del Figlio dell'Uomo:

In quei giorni, dopo quella tribolazione, il sole si oscureràla luna non darà più la sua lucele stelle cadranno dal cielo e le potenze che sono nei cieli saranno sconvolte. Allora vedranno il Figlio dell'uomo venire sulle nubi con grande potenza e gloria. Egli manderà gli angeli e radunerà i suoi eletti dai quattro venti, dall'estremità della terra fino all'estremità del cielo.

Dalla pianta di fico imparate la parabola: quando ormai il suo ramo diventa tenero e spuntano le foglie, sapete che l'estate è vicina. Così anche voi: quando vedrete accadere queste cose, sappiate che egli è vicino, è alle porte.
In verità io vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto questo avvenga. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno.
Quanto però a quel giorno o a quell'ora, nessuno lo sa, né gli angeli nel cielo né il Figlio, eccetto il Padre.

Come avete potuto intuire, in questo passo del Nuovo Testamento la predizione sulla fine del mondo è molto diversa rispetto a quella del film, visto che non prevede né la comparsa di angeli né astri oscurati, ma solo bombardamenti, radiazioni e pericoli. 

Il mondo post-apocalittico di questo film è contaminato. I sette personaggi vivono isolati su una collina nella quale il livello di radioattività è meno alto dal momento che è protetta dalle scogliere. I personaggi devono sperare che non piova mai, altrimenti le nubi riverserebbero piogge dannose e piene di radiazioni e loro morirebbero. Oltre a ciò, nel boschetto oltre il giardino della casa in collina, si aggirano i mutanti, creature mostruose, telepatiche e antropofaghe. I mutanti sono anch'essi affetti da radiazioni.

Vorrei ora ricopiare alcune parti del commento che il teologo Silvano Fausti, morto pochi anni fa, ha scritto a questo proposito. Certi punti forse sono di interpretazione un po' libera e "filo-luterana":

Ciò che apparirà alla fine è la nostra gloria e allora si vedrà il Figlio dell'Uomo venire con molta potenza e gloria. Il senso della storia è la rivelazione del Figlio dell'Uomo e in lui ogni uomo, nella potenza piena della vita e nella gloria stessa di Dio. Interessanti, al versetto 24, sono quel "ma", indice del fatto che tutto il mal finirà; e il "dopo", che vuole comunicare che il mondo è nelle mani di Dio e quindi il male non ha l'ultima parola.

Il sole, principio della creazione, è oscurato. Proprio come il giorno della crocifissione di Gesù. Scrivono infatti gli evangelisti: "A mezzogiorno si fece buio su tutta la terra". La croce è la fine del male. Cosa ci può essere di peggio dell'uccisione dell'Unico Giusto?! Cosa può esserci di peggio della condanna ingiusta dell'Unico Santo?!

Il mondo vive per la luce di Dio e per la libertà degli uomini che sanno accoglierla. Il rifiuto di Dio distrugge il mondo.

Il Figlio dell'Uomo viene per il perdono: sulla croce ha già dato la vita per i peccatori perdonando i suoi crocifissori.

Il fico è una pianta domestica. In primavera spuntano i fiori e le foglie.  E i fichi ci sono anche in autunno, stagione di decadenza. Questo significa che, in qualsiasi stagione della nostra vita, siamo invitati ad amare Dio e il prossimo.


Quando vedremo guerre e calamità sapremo che il Signore è vicino. Come si dice negli Atti degli Apostoli (Ap.3, 20): "Sto alla porta e busso".
Il problema non è "Dov'è Dio?" ma se apriamo il nostro cuore per farlo entrare. Non esistono i cattivi, esistono gli sfortunati che non hanno mai sperimentato uno sguardo buono. Ognuno di noi aspetta uno sguardo che lo accolga così com'è. Allora può realmente esistere e vivere.

B) RIMANDI ALLA STORIA DEGLI ANNI '60:

In the year 2889 è un film fatto in un periodo di piena guerra fredda, dunque, il regista era sicuramente memore di ciò che era accaduto soltanto 5 anni prima, nell'ottobre 1962, quando a Cuba erano stati installati dei missili sovietici. Questo era un concreto rischio di un inizio di un terzo conflitto mondiale. Già dalla fine degli anni '40 i blocchi contrapposti, a livello geopolitico e culturale, erano gli Stati Uniti e l'Urss. All'inizio degli anni Sessanta, Kruscev era al governo dell'Urss e Kennedy era presidente degli Stati Uniti. Attraverso alcune trattative, i missili sovietici erano stati ritirati da Cuba e gli Stati Uniti, a loro volta, si erano impegnati a non invadere l'isola e a disinstallare i loro missili dalla Turchia e dalla Gran Bretagna.

C)CONTENUTI E PERSONAGGI: 

Una guerra nucleare ha sterminato quasi tutta l'umanità che era costituita da 3 miliardi di persone. 

John Ramsey, padre della giovane Johanna, vive con la figlia in una casa-rifugio in cima ad una collina nella quale, come affermavo prima, la quantità delle radiazioni risulta più bassa. Ma arrivano altri cinque ospiti con la speranza di sopravvivere. Si tratta di Tim, dei fratelli Steve e Granger e dei due fidanzati Micky e Jada.

Il signor Ramsey è poco propenso ad accoglierli dal momento che le scorte di cibo sono limitate. E' Johanna infatti ad insistere: "Papà, sono umani, non animali!".

Ci sarebbero altri piccoli gruppi di persone che formano delle piccole comunità isolate in Europa o nei pressi di New York e Los Angeles ma John, attraverso l'utilizzo della radio, scopre di non poter stabilire dei contatti con loro.

Durante quella convivenza tra sette persone molto diverse tra loro si scopre che:

*Jada era una ballerina alcolizzata. Si tratta di una ragazza superficiale e immatura. Successivamente sarà invidiosa e gelosa di Johanna a causa di Micky che dimostra interesse per quest'ultima. Micky cerca di sedurre una Johanna infastidita. L'ho soprannominato "Mr. Facciatosta" per i comportamenti troppo sfacciati e disinvolti. Prima della guerra nucleare commetteva furti e rapine.

* Steve, ragazzo genuino e mite, è un geologo attratto e ricambiato da Johanna. 

*Tim è un ubriacone di mezz'età.

*Granger, inizialmente affetto da radiazioni (ha in corpo 740 Roentgen), sopravvive. Chiede per cibo sempre carne fresca non contaminata, che Johanna gli procura di nascosto frugando nelle riserve nella cantina del padre. Però Granger si trasforma in mutante a poco a poco ed esce di casa di notte.

Se penso che all'inizio del film John dice: "Il contatore Geiger ci dà 632 Roentgen. Questo è più che sufficiente per uccidere un uomo".

*John è il più anziano dei sette personaggi. 

E' l'unico settantenne tra giovani di età compresa fra i 25 e i 30 anni, eccetto Tim che ne ha 50. La convivenza fra queste persone così diverse tra loro comporta non soltanto conflitti e competizioni, come ho da poco avuto modo di spiegare, ma anche omicidi. Alla fine del film restano solamente John, Johanna e Steve.

John è il più pragmatico e il più realista. Sua figlia invece rappresenta la solidarietà fra gli esseri umani anche nei periodi più bui e nelle catastrofi. 

 ---------------------------------------------------------------------------------------------

Il film si conclude con un piccolo segno di speranza: praticamente si scopre che la pioggia è in grado di far morire i mutanti e forse di ridare vita ad una terra ormai arida e quasi del tutto deserta.



Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.