18 luglio 2024

SOLARIS: L'INCOMUNICABILITA' TRA INDIVIDUI E I LIMITI DELL'IO

Solaris è un romanzo scritto dal polacco Stanislaw Lem appartenente al filone della fantascienza filosofica. Io e Matthias lo abbiamo letto circa un paio di mesi fa. Si tratta di un libro impegnativo e, senza ombra di dubbio, denso di contenuti e di rimandi culturali e psico-sociali.

1. TRAMA DEL ROMANZO:

Solaris è il nome di un pianeta che appartiene ad un sistema solare diverso dalla Via Lattea. La superficie di Solaris è per lo più ricoperta da un oceano che i Solaristi (gli scienziati dediti allo studio dei fenomeni di questo pianeta), vedono come un'Entità senziente.

Il protagonista del libro è Kris Kelvin, uno psicologo che, a seguito di un viaggio interstellare, raggiunge la stazione spaziale sospesa sopra l'Oceano di Solaris. All'interno della stazione nessuno dei suoi colleghi lo accoglie: Snaut infatti si comporta in maniera scortese e sarcastica e, per di più, non vuole rivelare le circostanze della recente morte di Gibarian, altro scienziato; Sartorius è evitante e gelido nei confronti di Kelvin.

Ben presto, Kris si accorge che all'interno della stazione vi sono delle apparizioni, delle presenze... reali o meno? Tra queste, una donna di colore di alta statura e Harey, la defunta moglie di Kelvin, con la quale quest'ultimo può interagire, rimanendone emotivamente coinvolto.

Per quale motivo i tre scienziati sono soggetti a queste presenze? Secondo Snaut, questi fenomeni sono dovuti ad un'operazione di Sartorius, ovvero, all'aver sottoposto la superficie dell'oceano ad una massiccia dose di raggi X.

All'interno dell'oceano si generano strutture geometriche complesse e giganti di materiale colloidale: alcuni Solaristi hanno definito queste forme come mimoidi, simmetriadi e asimmetriadi.









2.RIFLESSIONI DI MATTHIAS:

Il libro è fatto di parti coinvolgenti e altre noiose, prolisse nelle descrizioni.

2.1 Geometrie complicate e analogie con i meccanismi cerebrali:

Si tratta di un romanzo dalle descrizioni complicate, come questa sui mimoidi:

La riproduzione di forme si estendeva a tutto ciò che si trovava in un raggio non superiore alle otto-dieci miglia. Il più delle volte il mimoide produceva copie ingrandite e talvolta deformate, creando caricature o semplificazioni grottesche, soprattutto quando si trattava di macchine. Naturalmente il materiale di partenza era sempre quella stessa massa che rapidamente scoloriva e che, lanciata in alto, invece di ricadere restava sospesa per aria, collegata alla base solo da cordoni ombelicali facilmente lacerabili; e continuando a strisciare su questa base, contraendosi, assottigliandosi o gonfiandosi assumeva fluidamente le forme più complicate. Un aereo, un traliccio, un palo venivano riprodotti con la stessa velocità; l'unica cosa alla quale il mimoide non reagiva erano gli esseri umani o, per essere esatti, gli esseri viventi in generale, piante comprese...

Mi sono chiesto: c'è un'analogia con i nostri complicati meccanismi cerebrali?

Forse Solaris rappresenta la mente umana. In certe parti della narrazione sembra quasi che l'oceano comunichi meglio dell'uomo.

2.2 Incomunicabilità:

Nel romanzo compaiono poche figure umane, isolate: Snaut è lo studioso che riesce a capire di più gli altri personaggi e i loro meccanismi interiori; Sartorius è arrogante e pomposo come il nome che porta; Kelvin è, per i lettori, difficile da definire.

Ho provato più empatia e più simpatia per Harey e per il suo tormento quando tenta il suicidio... Harey è forse la meno libera, costretta ad essere il suo personaggio di moglie e donna infelice. Forse Kelvin non prova amore per Harey ma, direi, senso di colpa per il fatto che si sia suicidata.

2.3 Rapporto società-individuo:

Durkheim sosteneva che l'uomo non fosse libero di scegliersi i propri limiti a causa di due fattori: il tempo e le regole sociali. 

L'oceano di Solaris può essere metafora del rapporto conflittuale tra i desideri dell'individuo e una società che ci vuole uniformi?

2.4 Critica alla scienza:

Questo libro è una critica alla scienza sovietica o alla scienza in generale? Il libro, in alcune parti, espone delle ricerche che non portano a nulla, anzi, portano o alla pseudo-scienza o alla divisione in branche e correnti in conflitto tra loro visto che sostengono ipotesi totalmente differenti le une dalle altre.

Ogni scienza genera di solito la propria pseudo-scienza, una sua fantasiosa sottospecie, frutto di menti balzane: l'astronomia aveva la sua caricatura nell'astrologia, la chimica l'aveva avuta a suo tempo nell'alchimia... Era quindi comprensibile che la nascita della Solaristica fosse stata accompagnata da una vera e propria esplosione di strampalate elucubrazioni.

2.5 Riferimenti:

-Il bambino gigante che nuota nell'oceano di Solaris è un richiamo al film Odissea nello spazio.

-In questo passaggio ho visto un riferimento al romanzo Mattatoio n°5:

L'essere umano riesce ad afferrare solo poche cose alla volta: vede solo quello che gli succede davanti qui e adesso, mentre la rappresentazione di un insieme di processi simultanei sia pure tra loro collegati e complementari supera le nostre possibilità.

In Mattatoino n°5 il protagonista Billy Pilgrim è dotato della capacità di saltare da una dimensione spazio-temporale all'altra e di trovarsi contemporaneamente sulla Terra e anche a Tralfamadore, pianeta che esiste nei suoi processi mentali.

3. LE MIE RIFLESSIONI:

Le mie riflessioni su questo libro sono caratterizzate soprattutto da collegamenti filosofici e letterari. Vi riporto i passaggi che mi hanno dato preziose occasioni di interpretazione.

3.1 Solaris e Kant:

Le uniche conoscenze che avevamo a suo riguardo (=Solaris) erano negative. (...) In realtà qui si tratta dell'uomo e dei limiti della conoscenza umana. (...) l'affare Solaris (sta diventando) pietra di paragone delle capacità umane.

Questo passaggio mi ha inevitabilmente ricordato Kant e i sui studi sui limiti della ragione umana. Questo filosofo, le cui teorie a me peraltro piacciono, sosteneva che noi non vediamo oggetti ed elementi esterni a noi per come sono ma per come la nostra mente li rappresenta nello spazio e nel tempo. Da qui derivano effettivamente i concetti di fenomeno (φαινόμενον), ovvero, ciò che appare al soggetto in virtù delle sue facoltà conoscitive, e noumeno, cioè, la realtà delle cose in sé che, pur andando oltre al fenomeno non è conoscibile per noi.

3.2 Solaris, la Genesi e Baruch Spinoza:

Cos'è un uomo normale? Uno che non commette crimini? Uno che non ha mai pesato di commettere il male?

Le domande di Kelvin rimandano, almeno per me, prima di tutto ad un passaggio tratto dal libro della Genesi in cui Dio dice a Caino: Il male è accovacciato alla tua porta, verso di te è il suo istinto, ma tu dominalo".

Poi faccio un salto temporale al Seicento, secolo nel quale era operativo Spinoza. Per questo pensatore le emozioni e le passioni, pur essendo parte della nostra vita, non provengono da ciò che è esterno all'io: infatti il male dipende da idee inadeguate che possono nascere dentro ciascuno di noi.

3.3 Solaris vs Pirandello:

Ci portiamo dentro quello che siamo e quando l'altra parte ci svela la nostra verità non riusciamo ad accettarla.

Se non lo avete letto finora vi consiglio di ripescare il nostro post su "Uno, nessuno centomila" di Pirandello. 

Vitangelo Moscarda, protagonista di quest'opera, è un IO frammentato e mutevole: l'idea che si è fatto di se stesso differisce da quella che gli altri hanno di lui.

3.4 Solaris e il metodo scientifico galileiano:

Quando si conduce un esperimento si trae profitto dai risultati ottenuti e, in particolar modo, dagli errori commessi.

Magari anche ad una parte di voi lettori è ritornato alla mente il metodo di Galilei, organizzato in diverse fasi e fondamentale per lo sviluppo delle scienze naturali in Occidente: osservazione del fenomeno, formulazione di ipotesi, esperimento, analisi dei risultati, ripetizione dell'esperimento.

3.5 Solaris e la mitologia greca:

O bianca Afrodite generata dall'Oceano, la tua mano colpita dal dio...

Questa è una citazione di Snaut che si trova negli ultimi capitoli del libro, citazione pronunciata apposta per deridere Harey e, di conseguenza, anche Kelvin.

Harey in realtà, a mio avviso, ha dei tratti in comune con la dea della bellezza: a me, nel corso della narrazione, è parsa sensuale, estremamente concentrata sulle sue angosce e sulle proprie emozioni. D'altronde Afrodite è l'emblema di chi vive le proprie passioni centrate su di sé.

Secondo l'epica di Esiodo, Afrodite sarebbe emersa dalla spuma del mare. Invece per Omero Afrodite sarebbe nata dall'unione tra Zeus e Dione.


In un certo senso gli dei delle varie religioni sono sempre stati imperfetti, nel senso che avevano gli stessi attributi umani, anche se amplificati. Il Dio dell'Antico Testamento, per dirne uno, era violento, avido di obbedienza e di vittime, geloso degli altri dei... Le divinità greche con la loro litigiosità e le loro beghe familiari erano altrettanto imperfette degli uomini...

Altro discorso di Snaut a proposito dell'immagine di divinità che gli uomini creano. 

Nell'Antica Grecia gli dei incarnavano sentimenti e virtù umane oppure delle determinate forze della natura. Nell'epica omerica, inoltre, le divinità greche erano soggette al Fato, proprio come gli eroi.

Sin dall'inizio dell'Antico Testamento l'uomo è creato ad immagine e somiglianza di Dio. Per definire Dio, all'interno di questi libri della Bibbia si trovano immagini prese dal mondo creato e quindi da entità naturali. Tuttavia non bisogna dimenticare che, anche nel Vangelo di Giovanni, Dio è luce. Eccovi qualche esempio in cui Dio è roccia:

Dio è la roccia: perfette le sue opere, giustizia tutte le sue vie; è un Dio fedele e senza malizia, egli è giusto e retto (Deuteronomio 32,4).

-Benedetto, il Signore, mia roccia (Salmo 144,1).

-ll Signore Dio è una roccia eterna (Isaia 26,4).


1 commento:

  1. -Per me la lettura di "Solaris" si è rivelata impegnativa e difficile, ho impiegato 20 giorni per leggerlo, più o meno il doppio rispetto a Matthias. Ed è stato più spontaneo trovare punti di contatto con la filosofia e con la letteratura piuttosto che individuare tematiche e messaggi.
    -"L'umanità è nelle nostre mani" esiste da pochi giorni! Ma non è ancora in vendita, lo sarà a partire da settembre e proprio in quel mese ci sarà un post di presentazione sulle tematiche principali di questo mio secondo libro, con focus sui personaggi principali. Il numero di copie è abbastanza limitato per quel che concerne questa prima edizione. Una volta che saranno esaurite provvederò alla ristampa.
    Mercoledì è stata una delle giornate migliori della mia vita, su tutti i fronti! Ultimamente sta scomparendo quel senso di amarezza e di dubbi sulle mie capacità che in questi primi mesi del 2024 a volte ho provato pensando a problemi e difficoltà vissute e attraversate lo scorso anno. In fin dei conti questo per me è un anno positivo.

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