"I Liceali" è una serie tv che è stata trasmessa nel triennio 2007-2009.
Oggi però vorrei soffermarmi sui contenuti della seconda serie, costituita da sei episodi e andata in onda da fine ottobre a metà dicembre 2009.
Se vi aspettate un post centrato soprattutto su Monica Morucci, la figura cardine dei "Liceali 2", vi sbagliate. C'è soltanto un paragrafo a lei dedicato, il quarto.
Certamente lei è importante ma lo sono anche tutte le questioni e i problemi legati alla scuola ed esposti nel corso dei sei episodi, attuali quasi vent'anni fa come ora.
L'ho rivisto recentemente per due volte (solo "I Liceali 2", pensate che il terzo non lo conosco affatto e nemmeno mi interessa) e mi è piaciuto ancora di più ora, che ho quasi 30 anni, che non quando ero al primo biennio di liceo.
1) CONTENUTI PRIMO EPISODIO:
Roma, Liceo Classico "Colonna", anno scolastico 2008-2009.
Settembre. Antonio Cicerino, docente di italiano, vedovo con una figlia adolescente, ha una relazione con Enrica, la collega di Storia dell'Arte. Hanno da poco iniziato una convivenza e Antonio si sente felice, più entusiasta del solito all'idea di iniziare un nuovo anno scolastico con i suoi allievi, ormai quasi adulti e in procinto di prepararsi per gli esami di maturità.
Tuttavia, già al primo giorno, in classe compare una nuova alunna, Monica Morucci.
Già al primo giorno di scuola gli spettatori intuiscono che si tratta di una ragazza completamente diversa rispetto ai coetanei.
2) PERSONAGGI DELLA SERIE- I DOCENTI:
2a) ANTONIO CICERINO:
Cosa ne pensate di questo metodo? Apre la mente o crea confusione negli studenti?
La materia di Antonio Cicerino porta il titolo di "Lingua, cultura e letteratura italiana". Forse però sarebbe più opportuno svincolarsi da quell'aggettivo "italiana", soprattutto con i tempi che corrono, fatti di guerre, razzismo e pregiudizi, e considerare la disciplina sotto la dicitura: "Composizione italiana (per valorizzare gli stra-benedetti temi!) e letteratura (più generica)".
Tuttavia, Cicerino, nella sua vita privata, ha un difetto non da poco: nella seconda serie sembra incapace di trovare dei momenti per ascoltare sua figlia Elena nel corso della giornata; e lei ne soffre, mancandole una figura materna perduta troppo precocemente.
Inoltre, il professore non riesce ad accorgersi dell'immaturità di Enrica, per nulla predisposta a formare una famiglia. E infatti i due docenti convivono per un po' di mesi, poi lei una sera gli riserva una "doccia fredda" e se ne va.
2b) ENRICA SABATINI:
Nervosa, lunatica, volubile come una tredicenne.
In realtà avrebbe trentacinque anni, ma solo sull'anagrafe. Cioè, è più adolescente e immatura lei rispetto ai suoi studenti e, come una ragazzina, durante l'anno scolastico, si invaghisce di Enea Pannone, il nuovo insegnante di matematica e fisica del liceo Colonna.
D'altra parte Enrica è strana anche quando si ritrova a spiegare la sua materia: è molto preparata, all'Università era una delle studentesse migliori, ma spesso o manifesta apertamente sfiducia negli alunni, oppure si lascia distrarre da pensieri e preoccupazioni.
2c) ENEA PANNONE:
Coetaneo di Enrica, anche Pannone "sragiona" come un adolescente ribelle.
Non è un vero insegnante dato che pensa più a fare "l'amicone" dei suoi studenti: "Bisogna porsi allo stesso livello degli allievi, non pretendere di far loro da educatori come fai tu, Antonio".
Ad ogni modo, Enea ha un difficilissimo rapporto con la propria rigidissima e intransigente famiglia di origine, visibile nell'episodio "La notte della lucertola".
Quindi questo suo modo di concepire l'insegnamento potrebbe derivare da troppe regole e dal troppo poco affetto ricevuto durante l'infanzia e l'adolescenza.
2d) MELANIE DESMOULIN:
La sua personalità non mi piace più di tanto, è una ragazza leggera e decisamente superficiale, lo ammetto.
Questa giovane insegnante, di madrelingua francese, rappresentava e rappresenta tuttavia la condizione di molti giovani italiani che intraprendono la carriera dell'insegnamento: attese snervanti per una convocazione di pochi mesi, necessità di fare altre esperienze di lavoro completamente diverse dai propri titoli di studio pur di guadagnare soldi, la concreta possibilità di essere trasferiti in un'altra regione per poter insegnare.
Per l'anno scolastico 2008-2009, a Melanie viene offerto di insegnare, in un laboratorio extra-curricolare, la propria lingua.
Capirete, si è fatta le "viscere d'oro" con quel lavoretto da 500 euro al mese! E infatti non ce la fa a vivere in affitto da sola.
2e) L'INSEGNANTE DI SCIENZE MOTORIE:
Altra figura negativa e diseducativa! Il suo discorso iniziale alla squadra di pallavolo, da lei allenata per il campionato di fine anno, è deleterio: "Ricordatevi: a me non interessa partecipare, io voglio vincere!"
Quanto condividete questa massima, soprattutto se siete degli sportivi e dei docenti di Scienze Motorie nelle scuole secondarie?
Nella serie TV non viene mai indicato il nome o il cognome di questa professoressa, che urla sempre, non parla mai normalmente.
2f) GUALTIERO CAVICCHIOLI:
Eccoci giunti al severissimo professore di greco e latino vicino ai sessant'anni, di origini romagnole, non romane (si sente il diverso accento nel corso della serie). Sembra una figura attenta soltanto al rendimento scolastico dei propri allievi.
Nelle sue ore, nei momenti delle interrogazioni, regna un totale silenzio di terrore!
Cavicchioli è il classico docente di liceo affezionato ad una didattica frontale, alla dettatura, alla copiatura dalla lavagna, alla memorizzazione di versi tratti dalla tragedie greche e delle loro traduzioni.
Molto competente nelle sue discipline, al di fuori della scuola si rivela un essere umano abbastanza mediocre e "tristanzuolo" con le sue battute grezze sulle donne e con le sue avventure sessuali.
2g) CARLO MARIA PERA- DIRIGENTE:
Il peggior adulto, a mio avviso!
Un dirigente scolastico pessimo, un esempio assolutamente diseducativo: nei "Liceali 1" tutti i ragazzi della scuola sanno benissimo che è l'amante di Melanie e che sta tradendo sua moglie. Che razza di imbecille!
Una scena a dir poco "deleteria" è costituita dalla sua improvvisa e inaspettata irruzione in aula e dall'interrogazione a sorpresa, accompagnata da commenti pesanti e sprezzanti ("Se l'alunno fallisce, la colpa è sempre dell'insegnante!"), che rivolge al professor Cavicchioli, come forma di vendetta.
In effetti Carlo Maria ad un certo punto della seconda serie si convince che Gualtiero, suo amico, abbia iniziato una storia con Melanie, mentre invece la sta solo preparando per affrontare un esame scritto di latino al fine di farle acquisire più punti in graduatoria, in modo tale da ottenere un incarico annuale, non soltanto supplenze temporanee o corsi pomeridiani extra.
Torniamo alla frase: "Se l'alunno fallisce, la colpa è sempre dell'insegnante!". Molti genitori, ai nostri giorni, la pensano così.
Mentre infatti, negli anni Sessanta, gli insegnanti erano rispettati al massimo dalle famiglie dei ragazzi e avevano sempre ragione anche quando umiliavano un loro alunno, oggi invece tendono ad essere o figure superficiali che si pongono allo stesso livello degli allievi oppure persone che, pur con buona volontà e impegno, hanno sempre e comunque torto, rischiano addirittura violenze fisiche da parte dei genitori se mettono note o se puniscono i comportamenti dei loro figli.
3) I LICEALI DELLA TERZA A:
Cinque aggettivi per definirli?
Alto-borghesi del cacchio, viziati, superficiali, vuoti e annoiati!
Il loro tempo libero è costituito soprattutto da discoteche, sbornie, esperienze affettive che fanno più soffrire che gioire.
Tanto per elencare le fondamentali caratteristiche di alcuni di loro:
-Cristiano Malagò è dipendente dal gioco d'azzardo. Margherita, la sua fidanzata, si arrabbia per questo. Si tratta di una coppia in conflitto che si riconcilia alla fine della serie.
-Un post a parte ci sarebbe da scrivere per Lucio Pregoni, figlio di genitori atei (e, quel che è molto peggio, interiormente vuoti), che, proprio nel suo ultimo anno di liceo, si avvicina alla fede, rimane entusiasta della figura di Gesù e pensa, per un periodo, di entrare in seminario.
Le domande che si pone Lucio sono domande inerenti alla spiritualità... solo che trova riscontri come quello di Margherita: "Lucio, io ci credo in Dio ma a modo mio".
Questa risposta lascia scontento il ragazzo. E ad ogni modo, questo discorso di Margherita sottolinea la mancanza di vera relazione e cooperazione tra religiosi e laici. Soprattutto per questo motivo in molti, a inizio anni Duemila, iniziavano già ad allontanarsi sia dalla Chiesa che dalla fede.
-Daniele Cook, ragazzo con una madre pazza, squilibrata e alcool-dipendente, è ingenuo e impacciato. Per un periodo prova un'infatuazione per Monica.
Tuttavia c'è differenza tra quel che prova Daniele e quel che prova Claudio Rizzo per la ragazza: il primo è affascinato da qualche aspetto del carattere di Monica, Claudio invece prova qualcosa di più profondo.
-Poi c'è Costanza Catania, che riesce molto bene a scuola ma a mio avviso è una gregaria: quando Cesare Schifani e Valerio Campitelli chiudono Monica nello sgabuzzino della scuola, un po' per scherzo e un po' per minaccia, Costanza è la prima a venirne a conoscenza. Tuttavia non dice nulla a nessun insegnante né fa qualcosa per liberarla. Questa è omertà!
I Liceali 2 è una serie che mette ben in evidenza l'emergenza educativa. Più volte lo spettatore attento si chiede: Ma gli adulti che questi ragazzi incontreranno alla fine del quinquennio, saranno in grado di ascoltarli e di trovare con loro una risposta alle loro domande sulla vita?
In alcuni momenti della serie, grazie alla tracce impegnative che il prof. Cicerino assegna, alcuni di questi liceali non si rivelano affatto male quando scrivono delle loro aspettative e delle loro paure.
Nessuno al livello di Monica, comunque, l'italiano scritto in questa serie si rivela un metodo per parlare di se stessi.
4) MONICA MORUCCI:
Eccoci giunti alla figura a me più somigliante. In italiano è bravissima, è un asso! Alla sua età ha letto almeno il triplo dei libri rispetto ai suoi coetanei.
Per quali motivi la sento simile a me?
a) Per la passione per la lettura.
b) Per anticonformismo e curiosità intellettuale.
c) Per la tendenza all'introversione.
d) Per la fatica a fidarsi degli altri e anche di se stessa (o forse, sia io che lei, ci dimostriamo esigenti nei confronti di noi stesse e degli altri? Questo dubbio me lo ha fatto venire Matthias durante un confronto quando mi ha detto: "Secondo me non è così bassa l'opinione che hai di te stessa. Sei esigente con te stessa, quindi quasi sempre anche con gli altri.")
e) Per la sua tendenza a condividere diverse idee della sinistra politica sana, attenta ai diritti dei lavoratori e alla dignità economica delle donne.
f) Per grande senso etico e senso di responsabilità.
g) Per il modo di sclerare, molto simile al mio.
h) Per le sue emozioni negative che sono molto forti e molto intense, proprio come le mie.
i) Per le dinamiche nei rapporti con gli altri: come me, Monica è critica verso gli adulti, non ha molta confidenza con le ragazze, i rapporti con i ragazzi sono al confine tra amicizia e flirt. Proprio come me dall'adolescenza fino alla fine dell'università, e cioè, fino alla primavera del 2022 escluso, quando ho conosciuto Matthias.
l) Per i capelli. Certo, i miei sono castani, color cioccolata-calda, ma la lunghezza e le ciocche anteriori di Monica ricordano un pochino quelle che portavo io al liceo e oltre... ho cambiato pettinatura poco fa a inizio febbraio: ho tenuto più o meno la stessa lunghezza ma ho fatto la frangia, arci-stufa della ciocca "pendente" che tendeva a coprire sopracciglio e occhio.
m) Per la sensazione di "doversi guadagnare tutto" nella vita dato che, proprio come me, non è figlia di imprenditori che possono riservarle il posticino in azienda alla fine di un percorso universitario. Una mattina Monica, di fronte al prof. Cicerino, denuncia la mancanza di meritocrazia in Italia, la mancanza della valorizzazione dei talenti in un'Italia dalle tendenze conservatrici, in un'Italia che privilegia le raccomandazioni dei figli dei politici, degli industriali e degli imprenditori e tratta malissimo i giovani dotati che sembrano non aver diritto ad un futuro. Questo è ancora più vero oggi rispetto a 15 anni fa.
Già ve lo anticipavo a gennaio: Monica è altro rispetto ai soliti diciottenni ma anche rispetto a buona parte degli adulti operanti all'interno della scuola.
Ci sono molti episodi che lo dimostrano:
-Innanzitutto la situazione nella quale si ritrova, che richiede ad una ragazza ancora giovanissima un alto grado di maturità: Monica è infatti figlia di una signora della pulizie, di una ragazza-madre abbandonata dal ragazzo cui cui stava, divenuto, nel corso degli anni, un conduttore televisivo. Dato che praticamente non ha un padre vicino a lei, si ritrova costretta a studiare e contemporaneamente a lavorare in una pizzeria più volte la settimana.
-Si mostra dura e polemica di fronte al comportamento del compagno di classe Cesare Schifani, un neo-padre immaturo, per nulla preoccupato per Lucia, la sua ragazza in ospedale con le doglie, e per nulla pronto alla genitorialità.
-Monica è affabile con l'ingegnere cieco e pensionato presso il quale sua mamma lavora come domestica e si arrabbia senza filtri con i figli quando lo considerano un peso.
-Memorabile, alla fine della serie, è il suo discorso su Giacomo Leopardi e il pessimismo cosmico, durante l'orale della maturità:
... Alla fine della sua vita Leopardi cambia completamente idea rispetto a quello che è il ruolo della ragione umana e questo ruolo non è più visto soltanto in maniera negativa, perché in fondo, la ragione è l'unico vero bene che ci resta ed è l'unica cosa che ci accomuna tutti ed è solo attraverso la ragione che l'uomo viene messo di fronte al vero e quindi lo deve accettare per quello che è, magari senza comprenderlo fino in fondo ma resistendo, restando in piedi, andando avanti per la propria strada contro tutto e tutti, proprio come fa la Ginestra, che posa le sue radici ovunque, anche qui, "su l'arida schiena del formidabil monte". Ed è proprio quello che facciamo noi quando finalmente capiamo che non ha alcun senso lottare, fare la guerra contro noi stessi e contro gli altri perché siamo proprio noi stessi l'unica vera risorsa ed è solo aggrappandoci gli uni agli altri che possiamo avere una possibilità, non dico di essere felici, ma di essere un po' meno infelici e soli.
Quanto è vero tutto ciò, secondo la vostra esperienza di vita?
Tuttavia, è evidente, nel corso della serie, che Monica ha un estremo bisogno di una figura paterna di riferimento. Per questo è scontrosa e, per lo più, infelice: è stanca, frustrata e irritata di continuare a vederlo in televisione.
Poco oltre la metà dell'anno scolastico riesce a lasciare la pizzeria al taglio per farsi assumere come babysitter proprio dal suo padre biologico, che nemmeno sa della sua esistenza, e che nel frattempo si è sposato con Michela e ha una figlia.
Ad ogni modo, il prof. Cicerino riesce ad intuire immediatamente l'intelligenza particolare di Monica.
5) CLAUDIO RIZZO:
Se nei Liceali 1 Claudio Rizzo era un gran provocatore, soprattutto nei confronti di Antonio Cicerino, decisamente bravo nel rendimento scolastico ma arrogante, nella seconda serie appare un ragazzo mite, tranquillo, molto maturato, probabilmente a causa della tragica morte del fratello.
Figlio di un grande imprenditore, bilingue dal momento che la madre ha origini francesi, sembra innamorarsi di Monica a prima vista.
Su consiglio del prof. Cicerino, Claudio e la sua coetanea creano un mini-gruppo di studio.
"Ciao Claudio, ho convinto Monica a presentare la domanda per la Normale. Incontratevi, studiate insieme, lavorate sodo... 'che lei ha bisogno di un confronto con qualcuno come te", dice il prof. Cicerino a Claudio una mattina, incontrandolo nei corridoi.
D'altra parte, sono tutti e due dei bravissimi studenti, ma con una piccola differenza a mio avviso: se Claudio dimostra un'ammirevole proprietà di linguaggio e rivela interesse per la filosofia, Monica invece, oltre alla ricchezza lessicale e alla predisposizione per lo studio, ha un'ulteriore arma in più. In effetti, la ragazza sa estrapolare da tutto ciò che studia e che legge delle massime, dei versi, delle frasi e degli aforismi per calarli nella realtà quotidiana e sviluppare temi molto ben argomentati.
In questa occasione, i due ragazzi preparano l'esame di ammissione alla Normale di Pisa, con la differenza che Claudio lo supera, Monica no.
E infatti, causa feroce amarezza e delusione dopo mesi di impegno e ore di sacrifici tra studio, lavoro e problemi familiari, la ragazza decide di lasciare la scuola, risultando totalmente assente nell'ultimo mese e mezzo di lezioni.
Tuttavia, essendo comunque un'ottima studentessa, viene ammessa agli esami soprattutto su insistenza di Antonio Cicerino.
Comunque bisogna ammettere che Claudio, divenuto buonissimo nella seconda serie, ha una gran pazienza con una Monica diffidente, a tratti chiusa e sarcastica, a tratti da lui infastidita... perché le vuole veramente bene, perché ci tiene a farle comprendere che non è sola di fronte alle difficoltà della vita e ci tiene a darle un appoggio: "Nei giorni scorsi non ci siamo più trovati per studiare. Che succede? Problemi in famiglia?".
Alla fine della serie inizia una relazione affettiva tra i due.
6) RIFERIMENTI CULTURALI:
Nei Liceali 2 vi sono molti riferimenti culturali di natura letteraria.
Si citano infatti frasi e dialoghi tratti dal racconto di Melville Bartleby lo scrivano, una lezione di Cicerino è incentrata sull'Idiota di Dostoevskij e sulla questione: "E' possibile amare due donne contemporaneamente?".
Giacomo Leopardi viene chiamato in causa più di una volta, ora da Cicerino, ora da Monica.
Altri riferimenti sono i seguenti:
-Mistero buffo di Dario Fo, citato e riassunto da Monica nella sua prova scritta per l'esame alla Normale di Pisa:
"L'Accademia in Italia assomiglia a quel convento di cui Dario Fo parla in "Mistero Buffo". I nostri poeti, letterati e professori sono alla fine come quei monaci che la preghiera continua aveva reso troppo leggeri, così leggeri da farli volare in alto nel cielo come palloni aerostatici, come mongolfiere. Anche i nostri accademici, come quei falsi monaci, avrebbero bisogno di un San Benedetto che offra loro una zappa, o li porti in catena di montaggio o anche negli uffici di un call center."
Terribile la chiusura del tema:
"Con queste zavorre non c'è più il rischio di prendere il volo."
Mentre il professor Antonio Cicerino legge il compito di Monica, il regista mostra agli spettatori la ragazza intenta a svolgere lavori che non corrispondono alla sua forte inclinazione per la letto-scrittura, ovvero, alla letteratura: Monica fa prima la promoter di un notiziario e poi la centralinista. Tutto ciò senza mai abbandonare il suo interesse per i libri.
Possibile? Ma quanti lavori ha fatto? Cameriera, babysitter, promoter, centralinista... Monica ha solo diciotto anni, non può aver sperimentato tutti questi lavori, nemmeno per pochi mesi. E infatti per quattro puntate su sei lavora in una pizzeria, nella quinta e nella sesta si fa assumere come babysitter per la sorellastra dal suo padre biologico.
Personalmente ritengo che, la scelta della regia di focalizzare le inquadrature su Monica e non su Cicerino che legge il suo tema, sia in realtà un rimando, sempre per chi lo vuole cogliere, a tutti quei giovani che, pur ritrovandosi a sperimentare lavori molto diversi rispetto alle loro reali passioni, non vogliono tuttavia tralasciarle, dedicandovi comunque del tempo.
"Se la scuola italiana si lascia sfuggire una persona come questa, allora la scuola italiana non è all'altezza dei suoi studenti", conclude Cicerino alla fine della lettura del tema.
-Foscolo e Il carme dei sepolcri. Il penultimo episodio dei Liceali 2 inizia proprio con la lettura di alcuni versi e con una riflessione del prof. Cicerino su speranze e illusioni.
-Luigi Pirandello, con la massima, presente nel tema di Costanza Catania: La vita o si vive o si scrive.
-Virginia Woolf, nel tema di maturità di Monica, a proposito della disparità tra uomini e donne presente da secoli: L'unico consiglio sensato che si riesce a dare ad una donna senza lavoro è quello di sposare un uomo più ricco di lei.
Vi rendete conto?! L'anti-berlusconismo su Mediaset! Sorprendente!!
All'epoca Silvio era molto ammirato per fascino e intraprendenza, ma anche molto contestato dal punto di vista dell'etica. In effetti era un maschilista al potere che ha contribuito a diffondere una mentalità sessista, supportata tra l'altro da molte donne.
E nel 2025?! Ci sono le scandalose e volgari esternazioni di Donald Trump, votatissimo e stimatissimo dagli americani zucconi e incontestabile in quanto "semi dittatore" stra-pieno di beni e di soldi. Molto probabilmente i "bunga bunga" li organizza anche Donnie Trump, ma i giornali occidentali, orientati quasi tutti a destra, non ne parleranno mai!
Ma è malato di mente... quando gli americani inizieranno a vergognarsi di aver eletto un presidente del genere?