24 aprile 2011

Libertà, Uguaglianza e nazionalità

E' un tema che ho svolto alla fine della seconda media. Avrei dovuto scriverlo entro il 17 marzo, in occasione dell'unità d'Italia ma... c'è sempre il 25 aprile!!!


Libertà, uguaglianza e nazionalità sono considerati oggi  valori inestimabili e scontati. Ma nella storia non è sempre stato così. Queste conquiste sono frutto di idee e lotte iniziate a partire dal 1700.
Nel Settecento, in Europa si diffuse la cultura illuminista, contraria all'assolutismo dei re e ai privilegi nobiliari. Essa affermava che tutti gli uomini sono uguali davanti alla legge. Seguaci di questo movimento culturale erano i borghesi e i nobili "illuminati".
Gli illuministi, in particolare Rousseau, Diderot, Voltaire e d'Alembert proclamarono l'uguaglianza di tutti i popoli e di tutte le razze.
Lo strumento del progresso sociale doveva essere la ragione umana e in nome di essa, dovevano essere condannate la guerra, la caccia alle streghe e la tratta dei neri.
Molti episodi storici avevano dimostrato che l'Illuminismo poteva tradursi in realtà e così, i sostenitori di questa cultura divennero sempre più numerosi.
I primi traguardi attraverso le idee di libertà, uguaglianza e nazionalità furono: la proclamazione della Repubblica di Francia, il diritto alla proprietà privata, la dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino, la fine definitiva del feudalesimo e con questa anche l'abolizione di corveés.
Questo progresso ottenuto con dure conquiste, dev'essere per noi un valore da conservare e da mantenere con il nostro pensiero e con il nostro agire.



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