10 novembre 2012

"The Help" :quando il vento della libertà inizia a soffiare..."

"The help" è un libro straordinario scritto dalla brillante giornalista americana Kathryn Stockett.
Si tratta di un romanzo molto interessante che si svolge a Jackson, una città del Mississippi che purtroppo non gode di una buona fama:è infatti la città con il piu' alto tasso di omicidi tra bande.
  
"The Help" pero' è un racconto ambientato negli anni Sessanta che denuncia la vita difficile e miserevole delle persone di colore e la difficoltà di inserirsi in una società che  le escludeva da tutto e le trattava diversamente rispetto alle persone bianche.
  Il romanzo infatti espone le pesanti condizioni di servitu' a cui erano sottoposte le donne di colore. Queste ultime accudivano i figli delle donne bianche in cambio di pochi soldi. Inoltre non godevano del rispetto e della stima delle loro insensibili padrone pur essendo per loro aiuti indispensabili.

Una figura molto significativa del romanzo è Eugenia Phelan, soprannominata Skeeter. E' una ragazza bianca che aspira a diventare una scrittrice. E' intelligente e sensibile, con idee molto diverse dalle sue coetanee, soprattutto per quanto riguarda i diritti umani e l'uguaglianza sociale.
Le sue idee non vengono condivise nemmeno da sua madre, una donna poco consistente che desidera soltanto un buon marito per la figlia e che considera poco importante il fatto che la figlia si sia laureata con un buon voto.
Un' altra figura molto positiva è il personaggio di Aibileen, una donna nera, molto buona, pura e sincera e con una fede molto salda in Dio che ha allevato diciassette bambini  bianchi e che ha visto morire  il suo unico figlio in un incidente di lavoro (che tragedia terribile, poverina!!!).

Le vite di Aibileen, di Minny, un'altra donna di colore che ha molti figli e un marito che la picchia, e che spesso viene licenziata perché sopporta a fatica i maltrattamenti delle sue padrone, e la vita di Skeeter, s’intrecciano indissolubilmente.

Le tre protagoniste della storia  iniziano così a narrare storie che nessuno aveva mai voluto ascoltare o raccontare fino a quel momento. Si incontrano segretamente (ai bianchi, come Skeeter, era proibito recarsi nelle case dei neri). Le due donne di colore raccontano la storia della loro vita alla ragazza.
 Trovano quindi la forza d'animo di raccontare la frustrazione, il dolore, la rabbia che si prova a non avere diritti, e tra la paura di essere scoperte e la voglia di fare qualcosa per se stesse e i loro figli, rischiano tutto.

In seguito anche le altre domestiche di colore dello stesso quartiere racconteranno la loro travagliata storia a Skeeter, che si impegnerà in seguito a raccogliere le testimonianze di tutte le donne nere di Jackson in un libro.
A sinistra Skeeter con Minny e Aibileen, in una delle ultime scene del film
Prima di concludere la mia recensione, vorrei segnalare un altro personaggio che, anche se di secondaria importanza, ha suscitato in me tenerezza. Mi riferisco a Miss Celia Foote, una donna bianca molto ricca e sposata felicemente con mister Johnny, un simpatico signore che la riempie di attenzioni. Celia è incredibilmente ingenua e poco pratica nei mestieri casalinghi (Minny diverrà la sua domestica) ma è una persona molto generosa immune dall'atteggiamento razzista dell'élite bianca locale, che per altro la critica e la emargina.

Nel suo indiscusso capolavoro, la scrittrice racconta una situazione che ha segnato in modo molto negativo la storia degli Stati Uniti e che ora tutti conosciamo, ma che comunque ci tocca nel profondo, e ci fa schierare dalla parte delle donne che hanno dovuto subire, che non si sono potute ribellare, che hanno perso tutto, ma che infine hanno anche vinto la battaglia per l'affermazione dei diritti umani.

Comunque, consiglio vivamente anche il film, che è uscito all'inizio del 2012: è fatto molto bene e si attiene abbastanza alla storia.

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