10 agosto 2015
"Camera con vista", Edward Morgan Forster:
"Camera con vista" è un romanzo scritto dall'intellettuale inglese Edward Morgan Forster. L'opera, ambientata agli inizi del XX secolo, illustra una borghesia anglosassone ancora profondamente legata alla mentalità ipocrita e meschina del vittorianesimo ottocentesco. La prima parte del romanzo è ambientata in Italia, la seconda invece si svolge soprattutto in Inghilterra, nelle campagne londinesi.
La protagonista della storia è Lucy Honeychurch, una giovane ragazza inglese che sta visitando le più importanti città italiane con la cugina Charlotte Bartlett, molto più anziana di lei. Durante la loro breve permanenza a Firenze, le due donne alloggiano alla "Pensione Bertolini", albergo che ospita anche altri inglesi.
Il romanzo si apre subito con le loro lamentele riguardo la collocazione delle camere:
" «La signora non aveva assolutamente il diritto di farlo», disse Miss Bartlett, «Ci aveva promesso delle camere a sud, con vista, attigue, e invece eccoci qua, con due camere a nord, che danno sul cortile, e molto distanti l'una dall'altra. Oh, Lucy!» (...)
(Lucy): «Desideravo tanto vedere l'Arno. Le camere che la signora ci aveva promesso avrebbero dovuto dare sull'Arno. La signora non aveva il diritto di farci questo. Oh, è una vergogna!»"
... Ho voluto riportare queste prime righe per far comprendere ai miei lettori che le capricciose signore della english middle class si indignavano per motivi veramente molto futili; in questo caso, per il fatto che le loro camere non si affacciano sull'Arno.
Charlotte e Lucy sono personaggi molto simili. La loro unica differenza sta soltanto nell'età anagrafica. Proprio come Charlotte, Lucy appare molto ligia alle convenzioni sociali della sua classe. Proprio come Charlotte, Lucy è complessata e incapace di comprendere i propri desideri. Proprio come Charlotte, Lucy ha il detestabile vizio di continuare a rimangiarsi le parole dette.
Lucy è una ragazza che non è affatto dotata di una forte personalità, sia perché è sempre alla mercé di qualche adulto rigido che si diverte a indottrinarla, sia perché, dentro di lei, dimorano stati d'animo contraddittori. O meglio, lei stessa è contraddittoria. Ecco gli elementi che possono dimostrarlo con efficacia:
a) Sebbene non provi alcun affetto per Cecil Vyse, accetta comunque la sua proposta di matrimonio.
b) Sebbene lei sia attratta dal giovane George Emerson, cerca in tutti i modi di evitarlo e di stargli lontana.
Charlotte è una donna noiosa, petulante, bigotta. Scandalizzata per aver assistito al bacio tra George e Lucy durante una gita sulle colline di Fiesole, inizialmente proibisce alla cugina di raccontare quell'episodio alla madre, dal momento che vuole evitare un possibile rimprovero da parte di quest'ultima per non aver vigilato adeguatamente su di lei. Poi invece, quando George e suo padre si trasferiscono in una casa di campagna vicina a quella di Lucy, sollecita la ragazza affinché riveli la "pessima bravata di Mr Emerson" a Cecil, in modo tale da non compromettere la loro futura relazione matrimoniale.
Mrs Mariam Honeychurch è un po' diversa dalla figlia. All'interno del romanzo infatti, Mrs Honeychurch appare una donna molto mite. Vedova da tempo, zelante nell'eseguire le faccende domestiche all'interno della sua casa di campagna, abituata a rimboccarsi le maniche per garantire una buona istruzione e una buona educazione ai suoi due figli Freddy e Lucy, è fermamente convinta del fatto che una donna debba sposarsi per amore e non per migliorare la propria situazione economica o per "elevarsi socialmente". Invece, Lucy mirava a sposare Cecil, membro della borghesia cittadina, per poter divenire più ricca e più colta.
Le signorine Catherine e Teresa Alan, anch'esse ospiti della Pensione Bertolini, sono molto pettegole. La loro lingua è molto affilata e veloce, al punto tale che la si potrebbe tranquillamente definire una forbice che taglia con rapidità i tessuti... oddio, proprio ora mi rendo conto di non essere stata per niente originale nello scrivere quest'ultima frase! Ricordo infatti di aver imparato questo paragone tra la lingua e la forbice da un racconto di Bernasconi che avevo recensito su questo blog qualche anno fa, forse nel pieno della terza liceo...
Miss Eleanor Lavish invece è una "falsa intellettuale". Scrive un romanzo, pubblicato sotto pseudonimo, assolutamente mediocre sia per lo stile, sia per i contenuti. E' egocentrica, bizzarra e decisamente egoista. Si trova a Firenze per "studiare la natura umana", ma in realtà anche lei si rivela abile a "spettegolare"... Solitamente, un bravo studioso della natura umana osserva, ascolta, medita e riflette... Ma Miss Lavish è decisamente troppo estroversa!!
A mio avviso, in questo romanzo la componente maschile presenta nel complesso personalità decisamente migliori!
Freddy, diciannovenne sorridente, brillante e sveglio, dedica la maggior parte delle sue giornate a collezionare francobolli, a studiare nozioni di anatomia e a giocare a tennis. Freddy è sincero, genuino... è un ragazzo che non conosce né l'ipocrisia né la falsità perché dice sempre quello che pensa. Quando conosce il giovane George Emerson, lo saluta così: "Felice di conoscerla. Venga a fare un bagno.", con l'intento di invitarlo per davvero a fare un bagno in un laghetto in mezzo ai boschi.
George Emerson è un ragazzo intelligente, profondo, sensibile, malinconico. E' molto istruito e conosce molto bene la filosofia occidentale. George ha la saggezza di un anziano, nonostante la sua giovane età. Intuisce, ovviamente molto prima di Lucy, che il futuro matrimonio della ragazza con Cecil non potrebbe mai funzionare: "Non può pensare di vivere con Vyse. Con lui si possono avere soltanto rapporti superficiali. Si può fare vita sociale e conversazione erudita. Ma Cecil non è fatto per conoscere intimamente nessuno, tantomeno una donna. (...) E' il tipo di persona che se la cava benissimo finché si attiene alle cose...libri, quadri.. ma quando passa alle persone diviene mortale. Egli si diverte a farsi beffe della gente, della più sacra forma di vita che si possa trovare. Poi vi vedo insieme e non posso fare a meno di notare che si mostra protettivo verso di lei, che le insegna a scandalizzarsi, quando toccherebbe a lei decidere se scandalizzarsi o meno. Ecco che tipo è. Non ha il coraggio di lasciare alle donne la libertà di decidere. (...) Dedica ogni istante della sua vita a plasmarla, a insegnarle che cosa è bello e che cosa è divertente, che cosa si addice o non si addice a una signora. (...) E lei ascolta quella voce invece della sua. (...) Ma io ti amo... in modo diverso da come ti ama lui, in modo migliore. Io voglio che tu continui ad avere le tue idee anche quando ti stringo tra le braccia."
Il padre di George è un uomo molto cortese e sincero, spontaneo, genuino. Ho immaginato che da ragazzo debba essere stato come Freddy! Il signor Emerson si rivela ironico, bonario... però ancora sofferente per aver perduto la moglie alcuni anni prima, malata di tifo.
Cecil invece è un individuo superbo e arrogante, che dimostra apertamente sia il suo disprezzo verso la borghesia di campagna sia il suo astio per Freddy, il suo futuro cognato. Guai a chi osa contraddirlo, guai a chi osa esprimere un parere diverso dal suo su qualsiasi questione, anche su quelle più banali. Cecil è irritabile, scontroso, dispotico. E approfitta di ogni buona occasione per far sfoggio della sua cultura artistica e letteraria.
Mr Beebe, il reverendo della parrocchia londinese di “Summer street”, è una persona tranquilla, dotata di equilibrio, sempre pronto a dare buoni consigli a Lucy. Mr Beebe non è affatto rigido; anzi, sa ridere di fronte agli stupidi pettegolezzi delle donne.
Devo ammettere con immenso piacere che Forster è molto bravo a descrivere i paesaggi di campagna. Ecco qui un esempio: “Ai piedi di Lucy il terreno scendeva bruscamente verso il paesaggio, e le viole correvano giù a rivoli, torrenti e cateratte, irrigando il pendio di turchino, turbinando intorno ai tronchi degli alberi, raccogliendosi in pozzi dentro le conche, coprendo l'erba di macchie di schiuma azzurra. Mai, però, con tanta profusione come sulla terrazza dove si trovava Lucy: lì era la sorgente, la fonte da cui la bellezza sgorgava a irrorare la terra.”
Per concludere questo post, aggiungo ancora un paio di osservazioni: questo libro non lo consiglierei mai ad un ragazzo! Già io di tanto in tanto sbuffavo, soprattutto quando leggevo i dialoghi tra Charlotte e Lucy, quindi credo proprio che voi ragazzi vi annoiereste a leggere i ridicoli problemi e i fastidiosi pettegolezzi delle signore inglesi del Novecento.
E comunque, questo libro presenta una società che denigra la sessualità, che scambia la purezza d'animo e la spontaneità per maleducazione, che si chiude in alcune assurde convinzioni religiose, come questa: "Dio punisce con la malattia e con la morte coloro che non credono in Lui"... proprio l'ideale per infastidire e per scocciare un ragazzo giovane...
In questo romanzo c'è un'evidente contrapposizione tra la sincerità e l'onestà di Freddy, George, Mr Beebe e Mrs Honeychurch e il perbenismo di Charlotte, di Miss Lavish e di Cecil.
... Ma la vita chiede a Lucy di scegliere uno di questi due atteggiamenti!
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