La forza di vivere. La settimana scorsa ho vissuto un' esperienza davvero molto significativa con il mio gruppo dell' Azione Cattolica Giovanissimi. Il gruppo A.C.Gvss del mio paese è formato da una quindicina di ragazzi e da 4 volonterosi animatori. Però non siamo un'isola felice: ci incontriamo soltanto una volta ogni mese e inoltre gli animatori hanno una famiglia, dei figli e un lavoro che non lascia molto tempo libero. Vorrei raccontare di un momento molto particolarevissuto il venerdì sera: abbiamo ospitato Franco, un signore che sa solo pronunciare parole monosillabiche e che cammina male ma è davvero una persona profonda che possiede un amore viscerale per la vita. Questo signore scrive anche poesie molto belle. Mediante un computer e un proiettore abbiamo quindi potuto leggere quello che pensava, ovvero gli animatori hanno fatto domande sul suo pensiero (di vita). In seguito io gli ho domandato che cosa ritenesse importante per essere felici. Mi ricordo ancora la sua significativa risposta:" Penso che la vita sia il dono più bello che Dio ci ha fatto: ama, prega e aiuta chi ti chiede aiuto". Allora in me si è instillata la convinzione che i veri poveri del ventunesimo secolo non siano i diversamente abili. E' vero, loro fanno compassione perchè sono diversi da noi. Ma diversi non significa che loro non hanno capacità e noi normalmente dotati sì! Significa che i diversamente abili, costretti dai loro limiti, sono molto bravi nel prestare attenzione alle piccole cose e all'essenziale per vivere pienamente la vita. Loro sanno benissimo che esistono valori più preziosi dei beni materiali, lo sanno che la vita è effimera e che nessuno dura per sempre, per questo bisogna tenere gli occhi bene aperti per vedere in ogni piccola cosa quotidiana il positivo. Leggendo quello che scriveva il signor Franco, ho pensato anche ai drogati: questo tipo di gente non è da giudicare, loro davvero sono persone povere perché si consumano e sono dei deboli. Loro non conoscono la forza del vivere consapevolmente la nostra unica e grande opportunità!
Dentro di me si è rafforzata ulteriormente la convinzione che:
I beni materiali sono oggetti inventati dall'uomo, in modo particolare i mezzi di comunicazione sono, nella maggior parte dei casi, influenzati dall'omologazione di massa, che fa smarrire lo spirito critico attraverso pubblicità martellanti e insidie, utili soltanto per adescare la fragilità umana. Inoltre vengono proposti molto frequentemente dei disvalori che davvero bisognerebbe ignorare. La piaga più grossa della società dei paesi industrializzati é che le persone ormai mancano dell'essenziale per pensare!!!!!! Non si dialoga più in modo sincero, con uno strumento tecnologico di comunicazione vengono mascherate le identità, mentre è dato sempre più spazio alle cattive intenzioni e alla falsità dei sentimenti, che sono sempre a vantaggio dei malintenzionati. L'eccesso di oggetti materiali ha così permesso all'egoismo e alla superficialità di dilagare. Per me un sorriso, una carezza e un abbraccio valgono molto di più di tutto questo. Sembrano poco rilevanti, ma quando li ricevo sento dentro di me un incredibile senso di tenerezza e il ricordo di questi "piccoli" doni mi rimane impresso per molto tempo.
Un pensiero a parte: credo proprio che in alcuni paesi molto poveri vi siano persone decisamente più ricche degli omologati. Certo, fanno fatica a sopravvivere e conducono una vita di stenti, ma tra tante fatiche riescono a cogliere la forza di andare avanti. La forzadel vivere: ecco che cosarendericchi e felici.