In questo post vorrei descrivere la tragedia delle spose bambine. Si stima che nel mondo, le ragazzine costrette a sposare uomini maturi o addirittura anziani, siano circa 60 milioni, in genere di età compresa tra gli 8 e i 15 anni.
Dunque dapprima vorrei cercare di illustrare le cause che, nei paesi più poveri del mondo, spingono numerose famiglie a combinare unioni tra le loro figlie ancora bambine e uomini adulti, poi passerò a descrivere la diffusione del medesimo fenomeno nei paesi europei.
I MATRIMONI PRECOCI NEI PAESI POVERI DEL MONDO:
In alcune zone dell'Asia e in molti stati dell'Africa la miseria economica, alimentare e culturale dilaga e coinvolge migliaia di famiglie. E così, una bambina che non ha una buona dote a causa dell'estrema povertà dei genitori, viene spesso accettata dalla famiglia del futuro sposo, a patto che non superi i 12 anni di età. E dunque, i genitori della bambina ricevono una buona somma di denaro dopo aver combinato il matrimonio. Le unioni forzate si configurano quindi come degli investimenti. Da una ricerca condotta in Afghanistan, infatti, risulta che il 52% delle spose non supera i 12 anni e che a causa di questi matrimoni le famiglie riescono a saldare la maggior parte dei loro debiti. Peccato però che per motivi di denaro molte bambine debbano rinunciare molto presto ai giochi, alle risate, ai sogni ingenui dell'infanzia...
L'attività sessuale precoce (in particolare le violenze sessuali fatte a bambine non ancora mature) indubbiamente rovina la salute della giovanissima sposa: non mancano infatti i casi in cui le bambine soffrono di emorragie interne e presentano segni di violenza intorno agli organi genitali. Centinaia di ragazzine muoiono durante il parto.
Mi ha impressionato moltissimo ciò che è accaduto nello Yemen pochi anni fa: una bambina di otto anni, data in sposa a un uomo violento e cattivo di cinquantacinque, è morta durante la prima notte di nozze, in seguito ad uno stupro e a causa di una gravissima emorragia interna. Otto anni soltanto... aveva tutta la vita davanti! Non è giusto morire a otto anni per colpa dell'ignoranza e della malvagità degli adulti. Essere private a otto anni non soltanto del diritto all'innocenza ma anche del diritto di vivere è terribile.
E' una tragedia enorme, perché quella bambina non potrà mai più vedere la delicatezza di una farfalla che si posa su un fiore, il sole che nel tramontare dipinge ardenti lingue di fuoco all'orizzonte, il cielo pieno di stelle luminose, gli uccelli che volano nell'aria... e non potrà più sognare, ridere, volare con la fantasia...Si, lo so, espressioni poetiche come quelle che ho scritto sopra vi suoneranno oramai familiari perché più o meno tutti voi lettori conoscete la mia poesia “Addio, ragazzo!”, pubblicata sul presente blog l'11 luglio 2014... La morte di una bambina e anche la morte di migliaia di giovani ragazzi a causa della cattiveria di certi adulti mi indignano e al contempo mi addolorano. Provo molta rabbia di fronte a questi eventi.
Per concludere il paragrafo, vorrei accennare ora al caso dell'India. In India, il fenomeno dei matrimoni precoci rappresenta un serissimo problema sociale, anche se le leggi indiane proibiscono il matrimonio al di sotto dei 18 anni per le ragazze e al di sotto dei 21 per i ragazzi. In questo paese però non ci sono soltanto spose bambine, ma addirittura sposi-bambini. Spesso le famiglie indiane combinano matrimoni tra un ragazzino intorno ai 14-15 anni e una bambina che deve ancora compierne 10... e le conseguenze di ciò sono molto chiare: ingiusto abbandono dei giochi, analfabetismo, incoscienza dei propri diritti, gravi problemi di salute.
IL PROBLEMA DELLE SPOSE-BAMBINE NEI PAESI EUROPEI:
Purtroppo è
molto difficile debellare il fenomeno delle spose-bambine.
Soprattutto per il fatto che le vittime non si rivolgono alla polizia
per paura dei loro genitori. Nel nostro stato i matrimoni con
minorenni sono vietati ma manca un quadro legislativo utile a
contrastare questo fenomeno. Una strategia diffusa tra i genitori che
vogliono costringere la figlia a sposarsi è quella di costringerla dapprima a recarsi nel paese
d'origine per celebrare le nozze e poi, una volta ritornata in
Europa, di registrare il matrimonio attraverso alcune formalità e
senza alcun controllo che faccia intuire la validità del consenso. Si evade dunque dalla legge. E' per questo motivo che le
nozze precoci, combinate e forzate sono celebrate quasi sempre
all'estero, nello Yemen, in Pakistan o in Iran.
Ad
Imola, nel 1997, è stata fondata l'Associazione “Trama di Terre”,
rifugio italiano per le giovani che riescono a scappare di casa prima
di contrarre un matrimonio forzato. E' merito proprio di questa
associazione se si hanno ora delle stime reali dei matrimoni precoci
e forzati in Italia, che sono circa 2000 ogni anno. Il punto è che
“Trama di terre” rischia di chiudere per mancanza di fondi.
Quindi, Tiziana Dal Prà, presidentessa dell'associazione, invoca un
aiuto da parte del governo, dicendo: “Il fenomeno dei matrimoni
combinati riguarda soprattutto ragazzine del Pakistan, dell'India,
dello Yemen e del Marocco. Io e i miei colleghi offriamo rifugio e
protezione alle ragazze vittime di maltrattamenti. Il nostro è un
progetto che rischia di fermarsi per mancanza di fondi, per questo
vorremmo rivolgerci al Ministro delle Pari opportunità, perché
servirebbe un piano nazionale per portare avanti un progetto di
questo genere.”Nel Regno Unito le spose bambine sono circa 1500 ogni anno, ma il dramma dei matrimoni forzati è molto più monitorato che in Italia. Le Ong infatti danno consigli alle future spose bambine su come poter evitare il "funerale della loro infanzia e spenasieratezza". Una delle strategie consigliate è quella di nascondere un cucchiaino di metallo nelle mutande, oggetto che solitamente induce il metal detector dell'aeroporto a suonare. La sicurezza areoportuale perquisisce allora la ragazza in un'area protetta e sicura, dove, lontana dai genitori, potrà raccontare di stare per essere costretta a sposarsi. Trucchetti necessari fino a che il governo inglese non renderà il matrimonio combinato un reato penale.