(Post dedicato alle popolazioni del Centro Italia colpite da terremoti forti in questi ultimi due mesi).
Ieri mattina mi sono svegliata intorno alle sette e mezza. Per alcuni secondi ho avuto la netta sensazione che il letto tremasse: "Oddio, cosa sta succedendo?", ho pensato. Mi sentivo in equilibrio precario. Poi ho visto la luce del sole già sorto che illuminava i vetri della mia finestra. E a quel punto mi sono calmata e il letto ha smesso di tremare. Dopodiché mi sono riaddormentata: ho un gran bisogno di riposo, anche perché questi continui sbalzi di temperatura sono riusciti a farmi ammalare di nuovo!
Ieri mattina i telegiornali e le radio hanno comunicato che un terremoto di magnitudo 6.5 ha fatto crollare la chiesa di San Benedetto a Norcia. E' rimasta in piedi soltanto la facciata.
Prima Amatrice e Arquata del Tronto, poi Visso e ora anche Norcia e Castelluccio. La terra è impazzita e, nella sua follia, distrugge le testimonianze artistiche più suggestive del nostro paese.
Tutto il centro Italia ultimamente è sconvolto: crepe in alcuni palazzi a Roma, crollo di una parte del Gran Sasso in Abruzzo, numerosi calcinacci caduti ad Ancona, crepe anche nel duomo di Urbino (no!!! Giuro che se crolla anche il Duomo di Urbino mi suicido! Quell'edificio e quella cittadina marchigiana per me sono l'emblema della Bellezza: in Veneto non abbiamo nulla di così stupendamente meraviglioso).
Questo video mostra gli ingenti danni provocati a Norcia dal terremoto del 30 ottobre.
Recupero un argomento che ho studiato in Geografia I al primo anno di Università, visto che la gente non dispone di informazioni chiare ed esatte a proposito dei fenomeni sismici.
Sarà un post un po' scientifico.
I terremoti sono vibrazioni naturali del sottosuolo, rapide e violente, provocate dalla liberazione di energia meccanica all'interno della litosfera. (=parte più rigida del nostro Pianeta che comprende la crosta terrestre e la porzione più superficiale del mantello).
I terremoti sono molto frequenti: in tutto il mondo se ne verificano almeno un milione all'anno, ma la maggior parte di questi è avvertita soltanto dagli strumenti e non dagli uomini. Sempre annualmente, sono circa una ventina i terremoti di grande intensità che provocano conseguenze disastrose.
Quando si verifica un terremoto l'energia viene liberata in modo repentino: le rocce si fratturano e l'energia viene dissipata in parte sotto forma di calore, in parte sotto forma di onde elastiche le quali, dopo essere giunte in superficie, generano le scosse.
Il termine ipocentro viene utilizzato per indicare il luogo in profondità in cui viene liberata l'energia. Dall'ipocentro partono le vibrazioni elastiche che si propagano verso l'interno e verso la superficie della Terra.
L'epicentro invece è il punto della superficie terrestre che viene raggiunto per primo dalle vibrazioni. E' situato verticalmente sopra l'ipocentro. All'epicentro le scosse sismiche sono avvertite con maggiore intensità.
Diverse sono le cause che scatenano un sisma. In Centro Italia stanno purtroppo avvenendo dei terremoti tettonici, ovvero, dei sismi causati dalla frattura improvvisa di masse rocciose in zone della litosfera sottoposte a forti tensioni.
IL "RIMBALZO ELASTICO":
E' una teoria formulata nel 1906, a seguito dell'attenta osservazione degli effetti provocati dal disastroso terremoto di San Francisco.
Se la forza continua ad agire e la tensione accumulata supera il limite di elasticità, il blocco roccioso si spacca nel punto più debole generando una faglia lungo la quale due blocchi rocciosi si muovono in senso opposto e subiscono spostamenti orizzontali, verticali e obliqui. Nel momento in cui si forma la faglia, le rocce slittano lungo i margini della frattura e liberano l'energia accumulata nel corso di molti anni sottoforma di calore e di rapide vibrazioni.
L'energia accumulata in genere si libera con una forte scossa principale che talvolta può essere preceduta da scosse premonitrici di intensità piuttosto debole che possono verificarsi alcuni giorni prima. Di solito alla scossa principale si susseguono molte repliche, ripetute anche nel corso dei mesi successivi. Non sempre le scosse successive presentano un'intensità decrescente: ciò è accaduto in Abruzzo nel 2009 e in Emilia nel 2012, ma quest'anno, nel "cuore" dell'Italia, si sta sviluppando un vero e proprio sciame sismico costituito da una serie di forti scosse, tutte di intensità abbastanza simile (Amatrice 5.9, Visso 5.4 e Norcia 6.5).
La registrazione delle onde sismiche viene effettuata con strumenti chiamati sismografi. Il tracciato che invece registra le onde sismiche rilevate con un sismografo è detto sismogramma.
Sismogrammi per Amatrice |
INTENSITÀ DEI TERREMOTI- SCALA MERCALLI:
La scala Mercalli assegna ad ogni sisma un valore numerico che corrisponde al grado di intensità, determinato in base agli effetti delle scosse sul territorio. Eccovi la tabella:
Grado | Scossa | Descrizione |
---|---|---|
I | impercettibile | Avvertita solo dagli strumenti sismici. |
II | molto leggera | Avvertita solo da qualche persona in opportune condizioni. |
III | leggera | Avvertita da poche persone. Oscillano oggetti appesi con vibrazioni simili a quelle del passaggio di un'automobile. |
IV | moderata | Avvertita da molte persone; tremito di infissi e cristalli, e leggere oscillazioni di oggetti appesi. |
V | piuttosto forte | Avvertita anche da persone addormentate; caduta di oggetti. |
VI | forte | Qualche leggera lesione negli edifici e finestre in frantumi. |
VII | molto forte | Caduta di fumaioli, lesioni negli edifici. |
VIII | rovinosa | Rovina parziale di qualche edificio; qualche vittima isolata. |
IX | distruttiva | Rovina totale di alcuni edifici e gravi lesioni in molti altri; vittime umane sparse ma non numerose. |
X | completamente distruttiva | Rovina di molti edifici; molte vittime umane; crepacci nel suolo. |
XI | catastrofica | Distruzione di agglomerati urbani; moltissime vittime; crepacci e frane nel suolo; maremoto. |
XII | apocalittica | Distruzione di ogni manufatto; pochi superstiti; sconvolgimento del suolo; maremoto distruttivo; fuoriuscita di lava dal terreno. |
SCALA DELLE MAGNITUDO:
Questa scala è più rigorosa di quella illustrata sopra. Si basa essenzialmente su questo principio: più è maggiore l'energia liberata da un sisma, tanto più ampie sono le oscillazioni registrate dai sismografi.
La prima scala delle magnitudo è stata introdotta da Richter nel 1935. Egli sosteneva che la magnitudo dei terremoti poteva essere ottenuta confrontando l'ampiezza delle oscillazioni registrate in una stazione di rilevamento con quella delle oscillazioni di un sismogramma di riferimento.
Teniamo presente però che la scala delle magnitudo non ha dei valori predefiniti e quindi sono possibili valori di magnitudo inferiori a 0. La maggior parte dei terremoti registrati in un anno ha magnitudo inferiore a 5. I terremoti disastrosi prevedono un valore superiore a 6.
L'ALTO RISCHIO SISMICO IN ITALIA:
Come potete vedere, la zona Rieti- Macerata- Norcia è una delle più instabili della nostra penisola.
Il nord-ovest, l'estremo settentrione (Trentino) e la Puglia meridionale presentano un rischio minimo. Una regione molto stabile è anche la Sardegna.
L'Italia si trova in un'area geologicamente attiva che attraversa il Mediterraneo. La nostra zona è particolarmente instabile anche per un'intensa attività vulcanica. I terremoti sono più frequenti lungo le linee di tensione della crosta, dove sono in corso fenomeni di assestamento. Tenete presente che la catena degli Appennini è formata da montagne relativamente giovani, di qualche milione di anni e quindi per questo soggette a grandi sconvolgimenti.
Un mio sincero pensiero di vicinanza di va a tutti gli umbri, i marchigiani e i laziali che stanno vivendo sulla loro pelle i tremendi danni degli ultimi terremoti.
Però è proprio subito dopo l'avvento di queste calamità naturali che gli italiani mostrano all'estero (che invece di ridere e di supportare vignette offensive per la memoria dei morti dovrebbe dolersi e darci una mano economicamente!) il loro lato migliore, fatto di generosità e di solidarietà.
Molti miei corregionali si trovano nelle zone del centro Italia per aiutare come possono.
Ma l'aiuto più prezioso finora lo hanno dato i trentini, i quali hanno ricostruito in diciotto giorni con grande impegno le scuole di Amatrice:
(Servizio di TG del 26 agosto 2016)