Ho studiato e sto studiando letteratura, storia e linguistica, non so fare stime di cause, picchi e attenuazioni che riguardano virus. Non lo sanno fare nemmeno i virologi, in fin dei conti.
Sono qui, quasi sempre a casa, con la mia letteratura. La mia memoria tiene di sicuro fino a giugno, mi conosco bene ormai, dopo tutti questi anni di studio e di impegno costante e appassionato. Esco molto meno rispetto al mese scorso e sono diventata ancora più studiosa di prima.
Ma va bene, perché il Covid 19 è una malattia infettiva nuova, simile all'influenza ma ancora più contagiosa di quest'ultima. Non è un semplice raffreddore, è più grave. Può diventare una polmonite con ricovero in ospedale in terapia intensiva... e chissà se il mese prossimo sei ancora al mondo. Non è allarmismo, è realtà. Le nostre sono appena diventate delle "vite sospese". Non c'è una cura, non c'è un vaccino.
In provincia di Verona ci sono circa una quarantina di casi, nessuno finora con sintomi gravi. A cremonesi, lodigiani, piacentini e bergamaschi sta andando decisamente peggio.
Ad ogni modo, in un periodo così delicato, credo sia un bene, per me e per voi, richiamare alla mente le meraviglie di alcune zone del nostro paese... Con la speranza di poter ritornare alla normalità a inizio estate (non vorrei mai dare esami online, già per buona parte di questo semestre ho e avrò le lezioni online).
Questo è un post non particolarmente impegnativo, è un elenco dei gioielli italiani (e cioè dei luoghi italiani) che ho avuto modo di visitare.
Parto dal nord-ovest.
1. PIEMONTE:
Premetto che la Valle d'Aosta non l'ho mai visitata. Torino l'ho vista una volta soltanto, nel maggio 2010, per l'ostensione della Sacra Sindone.
Forse vi sembrerà strano, ma di questa città non ricordo molto, se non che l'ho visitata in una giornata nuvolosa ma senza pioggia. Con il meteo nuvoloso però, mi era sembrata una città triste. Dovrò ritornarci con il sole!
Un hotel di Stresa. |
Quest'autunno sono stata, per tre giorni, sulla sponda piemontese del Lago Maggiore. Arona è ancora in provincia di Novara e Stresa invece è in territorio verbano. Da Stresa poi si prende il battello per le isole Borromee.
Ad Arona c'è la statua di San Carlo Borromeo. Ci si può addirittura entrare (cosa che io non ho fatto). E' mastodontica e imponente.
A Stresa si sentono parlare un po' tutte le lingue europee... Francese, tedesco, inglese, dialetti dell'alto Piemonte o della zona di Milano. Non siamo molto lontani dalla Svizzera. Stresa presenta molti edifici che ricordano l'Austria. Gli alberghi sono spesso circondati da ampi giardini con aiuole, edere, cipressi e olivi. A Stresa tutto è ordine e pulizia. Sembra di ripiombare nella Bèlle Epoque!
Tra le Isole Borromee, la più interessante dal punto di vista artistico è l'Isola Bella, con i giardini e il palazzo dei Borromei. E una vista mozzafiato sul lago, con i monti come contorno.
Verbania è una città brutta, industrializzata, con grandi e altissimi condomini. Però vale la pena passarci per un motivo: i giardini botanici di Villa Taranto. Ci si fa una bella camminata di un'ora e mezza, si ammira il verde intorno a noi e gli innumerevoli esemplari di dalie, ortensie, felci e conifere. C'è una serra con le ninfee.
Villa Taranto |
2.LOMBARDIA:
Ha ragione una nostra amica di famiglia che vive a Parona (periferia di Verona Nord) a dire che, ogni volta che si fa un viaggio o una gita in Lombardia, si torna a casa un po' più ricchi di prima dal punto di vista culturale.
Sono d'accordo... Però io ritengo che il suo discorso debba valere anche per le altre regioni italiane.
In diverse zone della Lombardia sono fiorite l'arte romana e l'arte medievale, che io adoro!
Iniziamo dalla grande Milano ("mediolalum" in antichità). Milano è ricchissima di meraviglie artistiche che non si limitano soltanto alla complicata architettura del Duomo, tra l'altro uno dei pochissimi esempi di tardo gotico italiano, e alle meraviglie al suo interno. Ci sono anche Sant'Ambrogio, Santa Maria delle Grazie e San Maurizio. E c'è il magnifico castello sforzesco.
Milano inoltre è attrazione economica per molti non milanesi, sempre ansiosi di scoprire i cambiamenti dei negozi nelle vie del centro.
Questa metropoli italiana però ha, secondo me, un grande difetto. Le periferie si stanno estendendo, e fa veramente tristezza passare in quelle zone per vedere condomini-grattacieli scrostati e pieni di finestre. Circa un anno fa ho letto che nelle periferie di Milano sta aumentando il degrado e, con esso, anche gli episodi di violenza domestica e di violenze sui minori.
Milano ha sostanzialmente due facce: da un lato è ricca di arte che ti lustra gli occhi e di storia. Dall'altro però, risente dell'inquinamento e del sovraffollamento.
A Monza c'è una reggia del Settecento, piuttosto vasta. E c'è un duomo che la tradizione vuole sia stato fatto costruire da Teodolinda. Annesso al duomo c'è anche un museo di storia longobarda. Quando avrò una classe di primo biennio superiore, si potrebbe anche pensare di portarli per fare didattica dinamica, che li avvicini un pochino alla storia di 1300, 1400 anni fa. Tanto Monza è a poco più di due ore di strada da dove vivo io, non sarebbe un'impresa così difficile organizzare un'uscita.
Bergamo non me la ricordo bene. Posso però citare la chiesetta romanica di San Tomé, a sei kilometri da Pontida, sotto il comune di Almenno San Bartolomeo. La struttura interna rispetta la pianta circolare ed è dotata di un'architettura ad arcate, da un'abside semicircolare e da un matroneo (spazio di un luogo sacro, rialzato e destinato all'epoca soltanto alle donne). I capitelli delle colonne sono decorati a volte con figure geometriche, a volte con figure zoomorfe. C'è anche qualche modello di capitello corinzio.
San Tomè |
Cremona. Una delle vittime preferite del Coronavirus, purtroppo. La città del mio relatore di tesi triennale. E non solo... non è l'unico docente della mia facoltà che proviene da lì. Mi sento un po' coinvolta ogni volta che leggo o sento ciò che i cremonesi stanno vivendo adesso.
L'ho vista esattamente un anno fa. Ad orientarsi a Cremona francamente non ci vuole un genio: le vie del centro sono eleganti. Di complesso, dal punto di vista architettonico, c'è il duomo, o meglio, la Cattedrale di Santa Maria Assunta. E' romanica? Non del tutto, perché con lo scorrere del tempo, sono stati inseriti anche elementi rinascimentali e barocchi. E' stata continuamente riadattata e, al suo interno, c'è l'Avello dei Santi Mario e Marta, originari della Persia e martirizzati a Roma.
Cremona è stata fondata nel periodo della Roma Repubblicana, nel 218 a.C se non ricordo male, quindi, in tempi di guerre puniche.
A Cremona, mai dimenticarlo, c'è la bottega di liuteria Philippe Devanneaux. Ci sono entrata, con un gruppo turistico, e proprio lì veniva spiegato molto bene come vengono creati i violini. C'è una scuola nella quale insegnano a levigare e ad assemblare i materiali lignei per i futuri violini.
A Soncino, e siamo sempre in provincia di Cremona, c'è una rocca sforzesca, un castello medievale in mattoni con delle torri. Per l'ingresso si passa percorrendo un ponte levatoio.
Sempre a Soncino, c'è la casa degli ebrei stampatori. Per ricordo ho portato a casa un poster con le lettere dell'alfabeto ebraico.
Infine... come non menzionare Mantova? Altra bella cittadina tardo-medievale e rinascimentale, con laghetti navigabili, sentieri per passeggiate sulle rive dei laghetti e... un centro storico rispettabilissimo!
3.VENETO:
Qui ci vorrebbe un post a parte per Verona e provincia. Si valorizza, soprattutto nelle gite didattiche per scuole primarie e secondarie, la Verona romana. In realtà, fidatevi, la Verona medievale è di grande valore. Se approdate a Verona, è d'obbligo una capatina alla chiesa di San Zeno e anche a San Fermo, vicina a Ponte Navi e a Lungadige Porta Vittoria, quindi vicina alla mia facoltà. Non basta una giornata intera per visitare bene Verona.
San Fermo, Verona |
Altri esempi notevoli e bellissimi di architettura sacra sono Sant'Anastasia, Santo Stefano (di fronte a Ponte Pietra), San Lorenzo (di fronte all'istituto Tecnico Commerciale "Lorgna Pindemonte") e Sant'Eufemia, oltre naturalmente a Santa Maria in Organo.
Altre attrazioni panoramiche: Castelvecchio (con museo all'interno) e la zona delle Torricelle, con un ampio panorama collinare.
Verona, attraversata dall'Adige, è meravigliosa nei tramonti d'autunno, quando il sole, prima di scomparire al di sotto delle mura degli edifici, si riflette sulle foglie colorate degli alberi e sull'acqua.
Padova, ancor prima che Sant'Antonio e il centro storico, ha la Cappella degli Scrovegni, con dipinti ricchi di varie campiture cromatiche.
Venezia è sempre e comunque suggestiva, in tutte le stagioni. Mio cugino la conosce bene ormai, visto che è al suo quinto anno di frequenza ad Architettura. Ponti, navicelle, barchette, piccoli portici... L'arte in comunione con le acque del mare, in un territorio sempre e comunque fragile. La chiesa di San Stae è a pochi metri dalle rive del mare!
San Marco è un edificio raffinato, orientaleggiante, con mosaici a sfondi d'oro.
4. FRIULI VENEZIA GIULIA:
Udine e Pordenone non le conosco. Aquileia e Grado sì, però. Aquileia... altro bel centro di architetture medievali e di resti romani!
Trieste... beh, a Trieste ho dedicato due post nell'ottobre 2018... A Trieste convivono diverse etnie e diverse lingue.
Una Trieste al chiaro di luna |
Trieste concilia meravigliosamente il paesaggio marino con quello collinare. A Trieste c'è il castello da sogni romantici di Miramare.
Trieste è stata la città di importanti poeti, intellettuali e letterati italiani del secolo scorso, come Svevo e Saba.
Nelle giornate più grigie, nelle quali non mi sento ascoltata o capita, penso rabbiosamente: "Potessi trasferirmi a Trieste e tagliare i ponti con tutti!".
5. EMILIA ROMAGNA:
Bologna è a ridosso dei primi rilievi collinari appenninici. E' da un pezzo che non ci rimetto piede... Ciò che rimane impresso di Bologna sono sicuramente i lunghi e ampi portici del centro storico. Altro bel posto della città: i giardini Margherita! C'è una palazzina Liberty ai giardini Margherita, ricchi di specie floreali.
Ferrara, città nella quale gli Estensi hanno fatto la storia, è nata durante le invasioni barbariche, ed è stata innanzitutto cittadina longobarda.
Ferrara è la città di Ludovico Ariosto. Il ricordo più vivo di Ferrara che ho nella memoria è Palazzo dei diamanti.
6. TOSCANA:
La Toscana è meravigliosa! Devo andare a Siena prima o poi.
A Firenze sono stata più di una volta quando ero bambina. A 11 anni ho visitato parte della Galleria degli Uffizi. E, al liceo, nel periodo in cui studiavo pittura e architettura rinascimentale, ero incantata e affascinata da ogni artista fiorentino...
La Firenze attraversata dall'Arno aveva fatto innamorare anche Edward Morgan Forster.
Le luci dell'alba e del tramonto a Firenze sono incantevoli! Me ne sono resa conto a 15 anni, nel dicembre 2010, quando con la mia classe ci siamo stati per tre giorni.
In quei tre giorni sono riuscita a creare mentalmente una storia che riguardava una ragazza madre, una ragazza madre che, con la figlia bambina tenuta per mano, percorreva le vie di questa splendida città ogni mattina. Ho perso i particolari e gli eventi che rendevano abbastanza interessante questa storia che non ho mai scritto.
Della Toscana ricordo anche le mie visite a Pisa (e l'esperienza sulla funicolare una sera), Lucca, Pistoia e Prato.
A Prato ci sono delle testimonianze etrusche e il Duomo (la cattedrale di Santo Stefano) è stato costruito anche con il marmo verde. E' bi-colore: bianca e verde e, sulla facciata, al posto di un rosone c'è un orologio.
7. UMBRIA:
Dell'Umbria posso sicuramente dire che Assisi e Perugia possono invidiarcele tutta l'Europa!
La Basilica di San Francesco, altro esempio di architettura romanica, è già bellissima vista da lontano.
San Francesco D'Assisi, il "Cantico delle Creature", prima testimonianza letteraria di un volgare italiano, l'umbro colto, per l'appunto.
8. LAZIO:
A Roma sono stata quattro volte. E, ogni volta, di fronte ai monumenti, mi sono sentita una formica... Roma dovrebbe ricordare ad ogni umano i propri limiti ma anche le proprie risorse...
Parlando in generale: siamo piccoli, fragili, in equilibrio precario e, adesso come adesso, soggetti a continui cambiamenti (nel mondo global tutto cambia rapidamente). Eppure disponiamo anche di grandi risorse mentali, per essere arrivati a costruire un Pantheon, la cattedrale di San Pietro e San Paolo fuori le mura.
Quando finirà questa afflizione da arresti domiciliari (e dunque, quando romani e meridionali ci vorranno ancora come turisti) dovuta al Coronavirus fatevelo un giro a Roma e soprattutto, prendete la metro per andare alla chiesa di San Paolo. E' di bellezza stupefacente!
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.