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10 agosto 2021

"A passage to India", E. M. Forster:

A Don Diego e a Don Andrea.

Grazie per esserci stati in questi mesi difficili.

Grazie per la fiducia che riponete nei confronti di noi giovani.

(Beati i miti perché erediteranno la Terra, Mt. 5,5).


 La stella disse: "Io darò la luce.

Non so 

se le tenebre scompariranno".








La guerra di fratelli contro fratelli

è guerra contro Dio.

(R. Tagore)

11 ANNI!!

BUON ANNIVERSARIO A ME E AI MIEI BEN UNDICI ANNI DI ATTIVITÀ DA BLOGGER!

(E comunque riconosco, un po' per scherzo e un po' per lungimiranza verso il futuro, che ormai mi servirebbe un aiutante per continuare a mantenere viva questa piattaforma culturale. Un eventuale nome ce l'avrei già in mente, ma è troppo presto per cercare di coinvolgerlo adesso: abbiamo iniziato a conoscerci seriamente in queste ultime settimane).

Questo lungo post è suddiviso in sette parti: la prima riguarda la biografia, in sintesi, di Forster. Le altre sei invece sono dedicate ad alcune tematiche del romanzo e ai suoi aspetti più significativi. Se mi fossi laureata in Lingue Europee avrei volentieri chiesto una tesi magistrale su stile e tematiche di A Passage to India!

A) VITA DI EDWARD MORGAN FORSTER:

Edwar Morgan Forster era nato a Londra nel 1879. Rimasto molto presto orfano di padre, aveva studiato a Cambridge, laureandosi in Lettere Classiche nel 1900. Nel corso della sua vita aveva viaggiato molto nelle località dell'Europa. In particolare, adorava Grecia e Italia. 

Monteriano, where Angels fear to tread (Monteriano, dove gli angeli temono di mettere piede) è stato il suo primo romanzo in cui era evidente l'ammirazione dell'autore per gli italiani e per i paesaggi collinari toscani.

A room with a view (Camera con vista) è del 1908. Seguiva, nel 1910, Howards End (Casa Howarts), romanzo sulle relazioni fra membri di diverse classi sociali.

Forster si era recato in India per la prima volta nel 1912 e vi era rimasto per sette mesi. Era decisamente disgustato dalla superbia e dall'arroganza britannica nei confronti delle popolazioni indiane. L'anno successivo, Forster iniziava la stesura di A Passage to India (Passaggio in India), interrotta poi con lo scoppio della prima guerra mondiale. 

Fra il 1914 e il 1918 l'autore aveva prestato servizio per la Croce Rossa ad Alessandria d'Egitto. Ormai è appurato che Forster aveva tendenze omosessuali: durante la guerra era morto il suo amante egiziano

Nel 1921 lo scrittore era ritornato in India dove aveva proseguito con la stesura del romanzo, pubblicato nel 1924. A Passage to India è la sua ultima opera. Fino al 1970, anno della sua morte, Forster si era dedicato esclusivamente alla stesura di articoli di giornale e all'insegnamento presso il King's College.

B) INDIANI VS BRITANNICI:

Le due figure femminili più rilevanti in questo libro sono Mrs Moore e Miss Adela, alto-borghesi che decidono di recarsi in India per due motivi: conoscere meglio questo mosaico multiculturale e combinare il fidanzamento e il conseguente matrimonio tra Adela e Ronny, figlio di Mrs Moore. Ronny è infatti uno dei funzionari dell'amministrazione britannica in India.

A Passage to India è prevalentemente ambientato nella città di Chandrapore, luogo che è l'emblema della suddivisione tra Indiani, che sono nativi del luogo in cui abitano e Britannici che amministrano e governano i territori da loro conquistati. 

Per i Britannici i nativi dell'India sono "esseri inferiori, mostruosi" non per motivi religiosi o politici ma per il colore della loro pelle. D'altro canto, gli Indiani nutrono diffidenza e odio verso i colonizzatori.

Proprio come afferma George Thompson, in questo romanzo viene rappresentata una società caratterizzata da barriere razziali, religiose, politiche e culturali.

Mentre Ronny tratta con profondo disprezzo gli Indiani, Mrs Moore si mostra radicalmente diversa nei loro confronti: infatti lei dà subito confidenza ad Aziz, medico nativo dell'India. 

Una sera, dopo una conversazione con Aziz nelle vicinanze della Moschea di Chandrapore, Mrs Moore discute con suo figlio. Anche Adela è presente in questo dialogo:

"You can't walk alone at night here, mother. There are snakes.", said Ronny.

"Yes, I know. The young man told me".

"What young man? Was he nice?" asked Adela.

"Very nice", said Mrs Moore.

"Who was he?" asked Ronny.

"A doctor. I don't know his name.", replied Mrs Moore.

"Was he at the Club?"

"No, He said he wasn't allowed in". 

"Not a Moslem? Why didn't you say he was a native? You shouldn't have spoken to him!" 

Non avresti dovuto rivolgergli la parola in quanto nativo indiano. É così che Ronny rimprovera la madre.

Nel periodo in cui l'India era una colonia di dominio britannico, gli Indiani non erano ammessi nei Club e nei locali inglesi; e questo rimanda molto alla suddivisione, presente per buona parte del secolo scorso, tra bianchi e neri negli Stati Uniti: anche qui c'erano locali che potevano frequentare solo i bianchi e locali destinati esclusivamente ai neri. Bianchi e neri dovevano addirittura salire su diversi mezzi di trasporto pubblico. Segregazione razziale, per l'appunto.

In questo romanzo di Forster però c'è anche un'altra figura, di nazionalità britannica, che non è per nulla altezzoso nei confronti dei nativi indiani. Si tratta di Mr Fielding, uno dei migliori amici di Aziz.

Fielding è anche dotato di un certo senso dell'umorismo, poco apprezzato dai sui connazionali:

He said with a laugh that the so-called white race was really pinkish-grey. He did not realize that the symbolic value of the word "white" was very important to the Anglo-Indians.

pinkish-grey= Il colore dei Britannici sarebbe un mix tra grigio e rosa.


C) LA FIGURA DI MRS MOORE E IL DESIDERIO DI ARMONIA CON L'UNIVERSO:

Mrs Moore è la miglior figura di questa storia, è dotata di una forza spirituale commovente: sa accogliere la profonda umanità di chi le sta accanto e, nelle relazioni, si impegna con grande generosità, senza pretendere nulla in cambio e senza desideri di vanità o di tornaconto personale. Mrs Moore è convinta che Dio sia Amore. Dice, in contrasto con molti dei suoi connazionali:

India is part of the Earth and God has put us on the Earth to be pleasant to one another.

Grande verità! Dio ci ha creati per essere gentili e solidali gli uni con gli altri.

Mrs Moore aspira inoltre a divenire un tutt'uno con l'Universo. Sa contemplare la natura e, come conferma l'autore e narratore esterno alle vicende narrate, questa figura sa stabilire dei profondi legami tra gli elementi naturali, i sentimenti umani e i comportamenti etici che dovrebbero caratterizzare tutta l'umanità. 

Poco dopo l'inizio del romanzo, non appena giunge in India, Mrs Moore si esprime così:

"In England the moon has seemed dead and alien; here she was caught in the shaw of night together with Earth and all the other stars." 

A sudden sense of unity, of kindship with the heavenly bodies passed into the old woman...

*shaw= Equivale al termine shadow, tipico dell'inglese contemporaneo per indicare "ombra, oscurità". Shaw è un sostantivo comunque legato al buio nell'inglese dei nostri giorni, visto che indica un "boschetto", luogo in cui, da che mondo e mondo, gli alberi fanno ombre.

*kindship= Nella lingua di Forster indica l'affinità che Mrs Moore prova con la luna, le stelle e le creature angeliche del Paradiso.

Però Mrs Moore muore ad un certo punto della storia. 

Aziz e Fielding, pochi giorni dopo la  morte della signora, contemplano un bel cielo stellato. Sono tristi, ma non disperati, perché in fin dei conti l'hanno conosciuta bene. Come infatti asserisce Thompson, il destino spirituale di Mrs Moore dipende non soltanto dalla volontà di Dio ma anche da tutti coloro che lei ha amato, da tutti quelli che hanno amato lei e anche da tutti quegli uomini e da tutte quelle donne che, come lei ha fatto quando era in vita, hanno saputo rispettare e cogliere come risorse, non come motivi di divisioni, tutte le diversità esistenti tra i popoli.

Fielding looked up at the stars and thought that people are not really dead until the people who love them know they are dead.

Questo lo penso anch'io: una persona non è mai veramente morta finché al mondo ci sono degli altri che possono ricordarla, anche se non la rivedranno mai più.

D) MARABAR HILLS (or "Marabar Caves"): LA SIMBOLOGIA DEL PAESAGGIO


Primo: esistono veramente in India le grotte di Marabar? Sì. Sono luoghi collinari impervi, piuttosto pericolosi, da visitare con delle guide turistiche esperte. Sono grotte dalle pareti piuttosto lisce nelle quali risuonano echi sonori. Però, nella realtà, sono le Grotte di Barabar, non di Marabar.

Una mattina, Aziz, Adela e Mrs Moore decidono di visitare queste grotte. Dopo la visita della prima grotta, Mrs Moore, alla quale non piacciono né il buio né il risuonare dell'eco all'interno di quelle caverne, decide di sostare all'aperto e di attendere che Adela e Aziz visitino anche le grotte più alte:

In Mrs Moore's opinion, the cave had been horrible: it was dark, hot, crowded and smelly. Mrs Moore had nearly fainted. A soft, naked thing had touched her face. She had hit her head and begun to panic. And there was a terrifying echo.

Ad un certo punto però, il dottor Aziz entra in una grotta e Adela in un'altra. Quando il medico indiano esce, non riesce più a trovare la giovane britannica e chiede notizie su di lei alla guida, che però non sa rispondergli. 

Supponendo che si sia fatta riportare a Chandrapore con un taxi, Aziz decide di lasciare Marabar per ritornare in città. Ma, poco dopo il suo ritorno, il medico indiano viene arrestato, con l'accusa di aver tentato di violentare Adela all'interno di una delle grotte. 

Gli unici due personaggi fermamente convinti dell'innocenza di Aziz sono Mr Fielding e Mrs Moore. Quest'ultima si esprime così a proposito del dottor Aziz, di fronte al figlio Ronny: 

"Do you have any evidence in the prisoner's favour?", asked Ronny.

"I know people's characters. I have heard both English and Indians speak well of him".

Ma di che cosa sono simbolo le Grotte di Marabar, nell'ottica di Forster?

Qui ho avuto alcune ottime intuizioni, confermate e un po' ampliate dall'articolo di critica letteraria di Thompson che ho letto ieri.

1) Adela e il dottor Aziz sono attratti dall'oscurità delle grotte. Quindi questo luogo rimanda senza dubbio innanzitutto alla loro condizione di infelicità e di smarrimento esistenziale: Aziz è un vedovo poco più che trentenne con tre figli piccoli a suo carico, Adela invece si è appena fidanzata con Ronny, un uomo che non ama. Per George Thompson, Adela è caratterizzata da "spiritual dishonesty", da disonestà spirituale. Adela è più affascinata di Aziz verso il paesaggio delle colline in cui si trova:

How lovely they suddenly were (the hills)! But she couldn't touch them. In front, like a shutter, fell a vision of her married life.

*shutter= Significa "saracinesca". Approfitto per far presente che in questo caso, una vocale al posto di un'altra, è in grado di cambiare completamente il senso della parola: shatter, con la "a", significa infatti "frantumare, frantumarsi".

2) Le colline di Marabar simboleggiano anche la mancanza di connessione con il prossimo e una certa solitudine esistenziale. Una mancanza di relazione che fa perdere, soprattutto ad Adela, sia l'esatta e la chiara cognizione degli eventi sia la percezione della verità:

"I shouldn't mind if it had happened anywhere else; at least I really dont' know where it did happen". (Adela)

D'altro canto, Aziz non ricorda bene in quale grotta è entrato da solo e non sa indicare nemmeno in quale grotta Adela sia entrata poco prima che accadesse... che accadesse qualcosa che indubbiamente per ogni ragazza e donna è umiliante.

3) Ma qual'è la verità? Quelle avances sono state veramente fatte ad Adela? Al lettore del libro rimarrà sempre il dubbio. Quell'evento terribile è stato un'allucinazione di Adela? Oppure Adela ha accusato Aziz per malizia? (in tal caso  sarebbe una scema, perché su fatti del genere non si scherza!) O è stata la guida che li accompagnava a commettere il fatto?

Aziz ad ogni modo è innocente. Quando, durante il processo in tribunale, Adela "riacquista coscienza e lucidità", dichiara lei stessa di fronte al giudice che il dottor Aziz è innocente. Il medico indiano ritorna libero ma arrabbiato e risentito. I rapporti fra lui e Fielding si raffreddano, dal momento che Fielding, dopo il processo, si avvicina ad Adela per un breve periodo, ma come amico e confidente, al di là dei pettegolezzi che Indiani e Britannici fanno su di loro.

Ronny rompe il fidanzamento con Adela che, poche settimane dopo il processo, ritorna in Regno Unito. 

4) Nelle grotte di Marabar c'è buio pesto. Per questo, secondo Thompson, le grotte sono anche simbolo di aridità spirituale, evidenziata dal rimbombo dell'eco all'interno. Si tratta di un'aridità spirituale che deriva proprio dalla mancanza di connessione con la luce e con gli altri, tutti ammassati al buio senza la possibilità di vedersi in faccia. 

Per Thompson inoltre, sia Adela che Aziz sono degli aridi razionalisti, poco praticanti delle loro rispettive religioni. Hanno un rapporto molto superficiale con le divinità e con il soprannaturale. 


E) LA QUESTIONE DEL MALE:

C'è una citazione che mi preme inserire, a proposito del contrasto bene/male. Si tratta di un discorso pronunciato dal dottor Goldbole, docente presso un college locale di Chandrapore. Quando gli viene chiesto se, a suo parere, è Aziz il colpevole, risponde così:

"It was performed by the guide. It was performed by you. It was performed by me. It was even performed by the lady herself. When evil occurs, it expresses the whole universe. Similarly when good occurs. Good and evil are different, as their names imply. But they are both aspects of my Lord. He is present in one and absent in the other. The difference between presence and absence is great.  (...)".

Sostanzialmente dice che può essere stato chiunque a commettere il fatto. 

When evil occurs, it expresses the whole universe. Similarly when good occurs.= Quando il male si verifica, esprime l'intera umanità, proprio come quando si verifica il bene.

Il punto è che, nel Duemila, il male fa molta più notizia. Il discorso di Goldbole allude al fatto che in ognuno di noi c'è bene e male. A noi, dotati di ragione e di libero arbitrio, sta scegliere, giorno per giorno e minuto per minuto, se fare del bene o del male. In ogni caso nessun essere umano è incontaminato dal male.

Riprendendo le parole della dama elfica nel film Un viaggio inaspettato: 

Sono le piccole cose, le azioni quotidiane dei piccoli, della gente comune, che illuminano il mondo. Sono semplici atti di gentilezza, di generosità e di amore.

Questo è vero, ma è vero anche che la bestia, cioè il male, è una parte di te, come sussurra il teschio della scrofa morta a Simon nel Signore delle mosche.

F) LE RELIGIONI IN INDIA: 

Sono principalmente due: l'Induismo e l'Islam. In netta minoranza, il Cristianesimo, praticato da gruppi ristretti.

In questo paragrafo intendo sintetizzare al massimo i caratteri di Islam e Induismo, tutto qui. Ma servirebbe un post a testa per entrambe le religioni.

L'Induismo è praticato da circa 9oo milioni di persone (è la terza religione più diffusa al mondo). Non c'è un vero e proprio fondatore dell'Induismo anche se questa religione risale a circa 2000 anni prima della nascita di Cristo. Vengono venerate centinaia di divinità ma anche molte piante e molti animali, ritenuti sacri.

Vi elenco le tre divinità induiste più importanti: Brahma è il creatore dell'Universo, Vishnu il creatore del mondo, Shiva è il dio della dissoluzione. Le tradizionali rappresentazioni di Brahma lo raffigurano nato da un fiore di loto che spunta dall'ombelico di Vishnu. Brahma era in origine dotata di ben 5 teste- una di queste però è stata tagliata da Shiva.

I Veda sono i testi sacri dell'Induismo: sono in sanscrito e pare siano stati scritti fra il 1300 e il 300 a.C. Al loro interno troviamo i miti della creazione e il ciclo universale di morte e rinascita al quale ogni uomo è sottoposto. Gli Induisti credono nella reincarnazione.

L'Islam conta invece quasi due miliardi di fedeli (è la seconda religione più diffusa al mondo dopo il Cristianesimo). Fondata in epoca alto-medievale (VII° secolo d.C.) da Maometto nella penisola araba, è una religione monoteistica: Allah è l'unico dio venerabile e Maometto il suo ultimo profeta, che sulla Terra ha compiuto la sua missione di rivelare agli uomini la volontà di Allah.
Anche Gesù è considerato un profeta dai seguaci dell'Islam. L'Islam è sopraggiunto in India con l'inizio dell'Impero Moghul (1526-1857) che, con il sovrano Akbar (1556-1605) ha raggiunto il suo apice in termini di sviluppo culturale, artistico e architettonico. 
All'inizio del XVII° secolo, con Aurangzeb, che aveva imposto la religione islamica in tutto il territorio, l'Impero Moghul aveva raggiunto una grande estensione territoriale ma, proprio per questo, cominciava a declinare: molti popoli sottomessi, come i Sikhs, avevano iniziato a ribellarsi contro le leggi Moghul. Nel 1707, con la morte di Aurangzeb, l'Impero Moghul si era disgregato e, circa 150 anni dopo, l'India era stata conquistata e colonizzata dai Britannici dopo la Prima Guerra d'Indipendenza Indiana (1857).

Qui sotto: la Moschea blu di Istanbul


G) I TRE STADI DI SVILUPPO SPIRITUALE: 

Non dimentichiamo infine che questo romanzo di Forster è composto da tre parti con tre titoli diversi: "Moschea", "Grotte" e "Tempio". Questa struttura, secondo Thompson, rimanda ai tre stati di sviluppo spirituale: la Moschea indica  l'immaturità e la superficialità umana. La Moschea, nei primi capitoli di questo romanzo, risulta spesso lo sfondo dei pregiudizi, dell'ingenuità e della "vuotezza" di molti dei protagonisti.

In questa prima sezione del romanzo, Adela crede, con somma ignoranza, che Aziz sia poligamo. Ronny tratta con maleducazione Aziz: si gira dall'altra parte o non lo ascolta quando gli parla. 

Unica piccola-grande eccezione: Mrs Moore che crede fermamente nell'armonia con l'Universo, nonostante quel che le sta accadendo intorno. Per lei siamo tutti abitanti e creature dello stesso pianeta.

Nelle buie grotte di Marabar Dio è assente. Questa è, per Thompson, la fase della disillusione. C'è soltanto l'aridità, emotiva e spirituale, di due dei personaggi principali della storia. Le grotte, sempre secondo questo critico letterario, rimandano anche alla cecità d'animo e alla mancanza di sensibilità degli ufficiali britannici che amministrano i territori indiani. Sono ufficiali che compiono i loro doveri amministrativi da prepotenti, da oppressori, con alterigia. Senza quindi aperture mentali.

E infine c'è il Tempio, simbolo di un avvicinamento spirituale dell'uomo con Dio: questa terza parte si apre con la celebrazione del Natale cristiano. Qui Dio non è più assente. Nell'atmosfera gioiosa di una comunità che si raduna per ricordare l'umiltà e al contempo la gloria di Dio, si apre uno spiraglio di speranza per gli uomini: è la speranza di raggiungere una serenità, presente e futura, dopo i travagli interiori che hanno permesso loro di progredire psicologicamente. Ecco come viene descritta la notte di Natale:

The clock struck midnight. The air was full of incense and the sound of bells. The God was born. Alla sorrow was annihilated, not only for Indians but for foreigners, birds, caves, railways and the stars. There was joy and laughter. 

Quindi chi è Dio per Edward Morgan Forster?

Dio è l'Universo, è  lo spirito di tutti quegli uomini che donano amore agli altri, è la realtà spirituale verso la quale ogni uomo aspira.


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