Liberi. Ma in che modo?
Ritengo che l'immagine più adatta per descrivere la libertà che tutti gli uomini dovrebbero considerare e attuare nella vita sia un aquilone.
Ognuno di noi dovrebbe sentirsi simboleggiato in lui.
La libertà dovrebbe farci sentire come degli aquiloni: infatti possiamo volare, ma tenendo presente la vita degli altri. C'è sempre un "filo" che limita le nostre ambizioni e volontà.
Questo significa che tutti noi abbiamo il diritto di aspirare a delle mete di vita e a sognare di volare in alto, e con questo abbiamo anche il diritto di autostimarci, ma non possiamo realizzare i nostri traguardi se con le nostre azioni e con la nostra superbia compromettiamo o limitiamo la libertà altrui.
Tutti hanno diritto alla libertà.
E' doveroso rispettare anche il carattere e i desideri altrui, ovvero pensare seriamente e da persone mature che siamo tutti vincolati da un "filo".
Dobbiamo preoccuparci di chi in basso tiene il filo, perchè a questa persona non sempre va bene la nostra voglia di volare, senza contare che, se rischiamo di cadere precipitosamente verso il basso (se siamo in una situazione molto difficile) chi tiene il filo può certamente esserci d'aiuto.
L'immagine del filo mi fa pensare anche al fatto che non è infinito, e se termina non è possibile volare più in alto. Da questo deriva che noi siamo vincolati anche dalle forze della natura.
Per questo non esiste la libertà assoluta. Non può essere considerata una persona profonda chi crede nella libertà assoluta, perchè non ha capito nulla della vita.
Da qui il pensiero di vivere mantenendo l'equilibrio tra ambizione e sensibilità.
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