Il giorno 22 febbraio si è svolta nella mia scuola un'assemblea di istituto molto interessante e formativa, che riguardava la politica, i principi più importanti della nostra Costituzione e le modalità di voto.
E' stato invitato anche un docente universitario di Diritto Internazionale che, in modo molto esauriente, ha spiegato a noi ragazzi qualche articolo della Costituzione e il sistema elettorale applicato in Italia.
La Costituzione della Repubblica Italiana è nata il 22 dicembre 1947 e funziona in Italia dal primo gennaio del 1948.
E' stata scritta da persone che, nel corso della loro vita, hanno vissuto molte sofferenze e che hanno dovuto affrontare numerose difficoltà: hanno visto uccidere i loro familiari e i loro conoscenti soltanto per il fatto che avevano idee diverse da chi deteneva il potere, hanno sperimentato le terribili atrocità della guerra e le ingiustizie nei confronti dei più deboli.
Ma, nonostante tutto, hanno avuto la forza di reagire e di lottare per donare alle generazioni future la pace, la giustizia, la libertà dagli oppressori e LA DEMOCRAZIA.
Il 2 giugno del 1946, per la prima volta, le donne e gli uomini italiani hanno votato il sistema Repubblicano in cui tutti i cittadini avevano (e ancora hanno!) la possibilità di decidere chi porre a capo del governo.
In quello stesso giorno gli italiani, con il loro voto, diedero l'incarico ad alcune persone antifasciste, di scrivere la Costituzione italiana, per mantenere salda la regola più importante del "gioco" della vita democratica del nostro paese.
Vennero eletti 556 rappresentanti che formarono l'organo dell'Assemblea Costituente, la quale affidò a 75 membri il compito di progettare la Costituzione.
La commissione si era così divisa in tre gruppi: il primo si sarebbe dovuto occupare dei principi fondamentali, il secondo dei diritti e dei doveri dei cittadini e il terzo dell'organizzazione dello Stato.
I nostri padri costituenti avevano ideali molto diversi tra loro, Tuttavia, essendo consapevoli di questo importante compito, affidato a loro dal popolo italiano, si erano accordati sui punti in comune che potevano dare all'Italia un futuro sereno.
Dopo oltre sessant'anni dalla nascita, la nostra Costituzione è considerata la più bella di tutti i paesi democratici del mondo anche se purtroppo, ancora oggi diversi principi non vengono rispettati
ARTICOLO UNO
"L' Italia è una Repubblica Democratica fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione."
Articolo oltremodo straordinario!! A prima vista comunque, si potrebbe tranquillamente affermare che esso contiene dei principi che, ai giorni nostri sembrano scontati.
"L'Italia è una Repubblica Democratica"---- REPUBBLICA deriva dal latino RES PUBLICA (RES=cosa; PUBLICA=pubblica).
Una "cosa pubblica" è una "cosa" di tutti. L'Italia è di tutti coloro che la abitano, ricchi, poveri, uomini, donne, bambini, adulti, anziani, bianchi, neri...
Democratica deriva invece dal greco (démos= popolo e cràtos=potere). Siamo NOI che, con il voto, decidiamo chi deve governare il paese e chi deve quindi anche renderlo accogliente per chi lo abita.
"Fondata sul lavoro"---- I cittadini non solo hanno i soldi per poter vivere ma con la loro attività contribuiscono al benessere di tutti. Si rendono socialmente utili. Il lavoro E' INDISPENSABILE!!!
"La sovranità appartiene al popolo"----- Ognuno di noi, con il proprio voto, esprime la fiducia in uno dei partiti e contribuisce a determinare quale tra questi partiti guiderà l'Italia per alcuni anni.
"Che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione"----- La sovranità del popolo deve rispettare regole ben precise e scritte nella Costituzione.
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