Ecco un post che vorrei dedicare alla strage francese dell'altra notte, episodio di cronaca oltremodo sconvolgente che dovrebbe farci riflettere.
Tuttavia, non è necessario riassumere qui le terribili ed eclatanti azioni che i terroristi islamici hanno commesso venerdì sera, dal momento che sono arcinote a tutti i miei lettori.
Solo, ci terrei a confidarvi le mie impressioni e i miei pensieri:
A) Ieri pomeriggio passeggiavo nei campi attorno a casa mia, e riflettevo su questo drammatico episodio che sicuramente verrà ricordato nei futuri libri di storia.
Mentre pensavo a tutte quelle vittime innocenti, ammiravo anche la natura variegata che mi circondava: i funghi, i piccoli fiori di campo di colore viola, le foglie ingiallite sui rami dei vigneti, le foglie secche cadute dal faggio, dal tiglio e dai mandorli... e pensavo:"Siamo tutti esseri umani, viviamo sullo stesso pianeta, siamo sotto lo stesso cielo e siamo tutti figli del Creatore. Eppure, siamo diversi l'uno dall'altro, perché ogni continente e ogni stato coltiva le proprie tradizioni culturali e religiose. Ma molto spesso (e questo ce lo insegna anche la storia), queste diversità sono state motivi di conflitti atroci, di odio razziale, di genocidi. In tutte le epoche e in tutti i secoli gli uomini si sono uccisi tra di loro. Dai, ditemi voi un secolo in cui non ci siano state delle guerre o delle stragi!! Solo se constatiamo questa triste verità riusciamo a capire che la nostra natura umana è fragile, irrequieta e alla ricerca di senso."
B) Non sono certo l'odio, l'invidia, la barbarie, l'arroganza, il fanatismo religioso e la violenza a dare un senso alla nostra vita! Questo dovrebbero comprendere tutti quei giovani occidentali (soprattutto originari del mondo anglo-americano) che si arruolano per poter combattere con gli Jiadisti in Siria. Il termine "Jihad" significa letteralmente "guerra per Dio". Uccidere i credenti in altre religioni al solo scopo di difendere "il proprio Dio" e la propria religione non è un valore di vita autentico, anzi, è estremamente negativo! Il terrorismo che nasce dalle devianze delle religioni è sempre stato il male più pericoloso per l'umanità!
Ma forse, la società occidentale contemporanea, dal momento che è caratterizzata soprattutto da egoismo, superficialità, consumismo e mancanza di onestà da parte di molti politici, non ha poi molto da insegnare agli Jiadisti e a tutti i fanatici dell'Islam. La superficialità e l'ipocrisia degli adulti genera molto disorientamento nelle nuove generazioni, soprattutto nella mia che, all'alba dei vent'anni, dovrebbe impegnarsi a disegnare dei seri progetti di vita che corrispondano a dei buoni ideali e a dei sogni.
C) Mi dispiace dirlo, ma la Francia, che da tempo ormai sta bombardando i paesi e le città siriane allo scopo di annientare i terroristi, è nei guai fino al collo. Bombardare non mi sembra una buona soluzione al problema del fondamentalismo e del terrorismo: non è giusto recarsi in Medio Oriente e in Africa Settentrionale per massacrare i membri dell'Is e della Jihad, perché così purtroppo ci rimettono anche delle persone innocenti che invece dovrebbero essere protette e tutelate, come le donne e i bambini. I bambini dovrebbero godere appieno del diritto ad una vita serena!!!
Far scoppiare la guerra in quei luoghi significa attuare uno schifosissimo piano di vendetta e dunque spargere del sangue innocente. NON AGGIUNGIAMO VIOLENZA ALLA VIOLENZA!!!
STOP ALLE GUERRE!!!! STOP ALLE MORTI INGIUSTE E PREMATURE!!!!!!
E) I terroristi che hanno ucciso decine di persone a Parigi sono tutti ragazzi di età compresa tra i 21 e i 25 anni. Anche questo aspetto è parecchio sconvolgente! Questi giovani sono stati indottrinati sin da ragazzini da guerrieri diabolici, malvagi e senza scrupoli!
Come ulteriori spunti di riflessione, vi lascio scritte anche alcune frasi:
"Non è necessario avere una religione per avere una morale. Perché se non si riesce a distinguere il bene dal male, quella che manca è la coscienza morale, non la religione."
(Margherita Hack, astronoma)
“Di fronte a tali atti intollerabili, non si può non condannare l’inqualificabile affronto alla dignità della persona umana. Voglio riaffermare con vigore che la strada della violenza e dell’odio non risolve i problemi dell’umanità. Utilizzare il nome di Dio per giustificare questa strada è una bestemmia!”
(Papa Francesco, "Angelus" di domenica 15 novembre)
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