"Credo che ognuno abbia il suo modo di star bene
in questo mondo che ci ha intossicato l'anima
e devi crederci per coltivare un sogno
su questa terra spaventosamente arida."
(M. Mengoni, "Parole in circolo").
Così inzia la canzone più recente del mitico Mengoni, che sta a buon diritto diventando un tormentone primaverile.
Queste frasi molto forti denunciano l'ipocrisia, l'egoismo, l'insensibilità e la superficialità che purtroppo condizionano lo stile di vita di molte persone.
Però occorre saper difendersi da una società occidentale che svaluta sempre più la cultura, che deride la religione e che non stimola i più giovani a pensare a un serio progetto di vita!
Ovvero, rimbocchiamoci le maniche, sogniamo, riflettiamo, mettiamo il cuore in tutto ciò che facciamo e... e raggiungeremo grandi risultati prima o poi! Credo sia importante che i giovani della mia generazione si considerino dei fiori (e non per nulla la giovinezza è da sempre considerata la primavera della vita!) il cui scopo è crescere per poter rendere migliore il mondo in cui vivono, a dispetto dell'aridità e della durezza degli adulti (che sostanzialmente sono il terreno che dovrebbe fungere loro da supporto).
Ora voi vi chiederete un po' perplessi: citi Mengoni per spiegare Fedez?
Sì. Ma solo alla fine di questo post riconoscerete utilità di questa nota iniziale.
Durante una delle sue lezioni in aula, la mia prof. di Geografia ha detto che sciocchi sono coloro che non cambiano mai opinione. E non ha tutti i torti! Io, nel giro di questi ultimi 4 mesi, ho "revisionato" alcune mie teorie di vita e alcuni miei pensieri. Sono in continuo divenire, come tutti. Credo sia conveniente da parte mia accettare queste continue trasformazioni di pensiero.
Devo ammettere che Fedez non è proprio tutto da buttare. Allora, è sicuramente una persona immorale, prepotente, maschilista e anche volgare. Uno che vuole sempre avere ragione anche quando ha torto marcio. Anche quando manca di rispetto agli altri. Tra l'altro è utile rilevare che molte sue canzoni rivelano un sentimento di profonda ostilità verso Dio e verso il Cristianesimo. E poi fanno schifo tutti quei tatuaggi che si è fatto!
Però chiediamoci una cosa importante al di là di tutte queste critiche: come mai un ragazzo di 26 anni è così?
Immorali si diventa, non si nasce.
La personalità di Federico Leonardo Lucia, in arte "Fedez", è il risultato di una serie di esperienze e di scelte fatte nel corso del suo breve arco di vita vissuta.
Fedez è molto apprezzato dalle giovani generazioni maschili di età compresa tra i 17 e i 32 anni. A volte leggo su "Famiglia Cristiana" delle lettere che alcune madri inviano ad uno psicanalista che gestisce una rubrica su questa rivista. Lettere piene di apprensione perché i loro figli ascoltano Fedez. E io quando leggo le parole di queste madri mi scoccio. Ma possibile che debbano ricorrere ad un affermato psicanalista per poter capire i loro figli maschi???!
Con i figli si dialoga! Dunque, queste care adulte dovrebbero degnarsi di ascoltare le canzoni che piacciono ai loro figli per poter comprendere i loro stati d'animo. Ma non ci arrivano proprio da sole?!
Negli ultimi mesi Fedez mi fa un po' pena, perché sostanzialmente è un infelice, un arrabbiato con il mondo e con le donne che lo circondano. E' arrabbiato perché nessuno gli ha indicato dei valori autentici da seguire. E' arrabbiato perché si sente terribilmente solo e perché ogni delusione affettiva per lui è più dolorosa di una puntura di scorpione. E nel dolore causato da una delusione affettiva, ve lo assicuro io, ci sono sia la tristezza sia la rabbia.
Comunque se è così misogino ci sarà un motivo! I testi che più mi impressionano sono "Magnifico" e "L'amore Eternit". Soprattutto la seconda che ho citato.
Non mi piace nessuna delle due, tuttavia, entrambe rappresentano abbastanza bene la rabbia, la delusione e il disorientamento che molti ragazzi provano nei confronti di un mondo femminile caratterizzato principalmente da superficialità, falsità, egoismo e inconsistenza. Inconsistenza intesa come "vuotezza", mancanza di serietà e di ideali veri e autentici.
Non è granché "l'universo femminile" che caratterizza la nostra società, devo ammetterlo. Però non è giusto nemmeno generalizzare: molte sono così, ma non tutte.
Ribadisco ciò che ho scritto circa un mese fa, con un'aggiunta: il rispetto è dovuto a prescindere, ma la stima no. Il rispetto dovrebbe essere universalmente riconosciuto a chiunque, anche alla persona più corrotta e malvagia di questa Terra. Ma la stima degli altri deriva dai comportamenti che un individuo assume quotidianamente. La stima è la considerazione che gli altri hanno di te.
E io la mia dignità di donna la voglio! Cioè, a dire il vero ce l'ho già, ma la voglio conservare per bene!
I ragazzi e gli uomini chiedono valori. Hanno un estremo bisogno di qualcosa in cui credere. Questo dimostrano i testi delle canzoni di Fedez. Fateci bene caso. Anche i più arroganti e i più indisponenti, con i loro atteggiamenti tracotanti, rivendicano il loro diritto ad apprendere degli ideali.
Dar loro dei valori (questo è importante che capiscano tutte le ragazze e le donne) significa innanzitutto avvicinarsi a loro senza pregiudizi o diffidenza per cercare di capirli.
Interessarsi dei loro interessi. Sembra uno scioglilingua, ma sostanzialmente è ciò che la nostra esistenza esige da noi. Quando riesci a ottenere la stima di un ragazzo o di un uomo ti si apre tutto un mondo da esplorare!
C'è bisogno di donne forti, non di mezze cartucce o di pappe molle. Donne dolci sì, ma al contempo forti e sicure di sé.
Il ragazzo e l'uomo si comportano da volgari e da arroganti quando tu, donna, "permetti" loro di essere tali mentre in realtà dovresti difenderti.
E ora, a proposito del perseguire valori autentici e del coltivare sogni e ideali, vi lascio un paio di citazioni significative.
Semmai mi capitasse in futuro di insegnare italiano al triennio di un liceo, provocherò benevolmente i sedicenni con due citazioni.
La prima la conoscete già abbastanza bene, perché è la mia filosofia di vita:
"Coloro che sognano di giorno sanno di molte cose che sfuggono a quanti sognano solo dormendo".
E' una frase tratta da "Eleonora", racconto di Edgar Allan Poe. Tra parentesi il link del post dedicato al commento. (http://riflessionianna.blogspot.it/2012/10/eleonora.html) Riflettendoci bene, questo racconto è pieno di significati e può essere riconducibile a interpretazioni diverse.
Poi ve ne metto un'altra, che è la citazione preferita del mio migliore amico, molto interessante anche questa:
"Due cose ci salvano nella vita: amare e ridere. Se ne avete una va bene, se le avete entrambe siete invincibili".
E' l'indiano Tarun Tejpal che lo scrive, ma a me questa frase ricorda lo stile di vita dei santi.
Ad ogni modo, amare e ridere sono collegati, anzi, sono complementari l'uno all'altro. Quando si ama, ovvero, quando una persona o un interesse ci fanno scoppiare il cuore di gioia, allora si è anche felici. La felicità è legata anche all'amore procreativo, perché deriva dal greco ϕùω (generare) che nel corso dei secoli è diventato in latino "fertile =stato di pienezza".
Semmai dovessi riuscire a ottenere una cattedra nel mondo della scuola, non inizierò proprio subito il programma partendo dai poeti provenzali e dal ciclo dell'epica carolingia. Prima vorrei capire che cosa "hanno in testa" i miei studenti.
E li provocherò con queste due frasi chiedendo loro, magari anche sotto forma di tema scritto: Che cosa significano secondo voi? In quale delle due vi rispecchiate? Quale delle due, a vostro parere, si addice maggiormente all'età giovanile?
E sono le domande che vorrei anche fare a voi lettori.
Io vi dico già come la penso: la prima rimanda ad un modo poetico di vedere la vita. E non per niente io scrivo poesie! Sognare di giorno significa riflettere, sfruttare la propria immaginazione, vivere intensamente il presente in funzione del futuro.
La seconda... beh, la seconda è ottimistica. In un mondo in cui le azioni malvagie sono all'ordine del giorno, non ci resta che amare e ridere. Per sopravvivere. Non ci resta che riempirci di voglia di vivere. Non ci resta che sprizzare una contagiosa felicità da tutti i pori della pelle.
Concludiamo in bellezza, va là! ;-) ;-)
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