Eccola qui sotto:
GERMANICO SETTENTRIONALE: islandese, norvegese, svedese, danese.
GERMANICO ORIENTALE: Lingua gotica, parlata e scritta in un periodo compreso tra la tarda antichità e l'alto Medioevo, oggi estinta.
GERMANICO OCCIDENTALE: inglese, tutte le varietà del tedesco, l'olandese, il fiammingo e il frisone.
STATI EUROPEI IN CUI SI PARLANO ATTUALMENTE LE LINGUE GERMANICHE:
SVEZIA, NORVEGIA, DANIMARCA, ISLANDA |
GERMANIA, AUSTRIA, SVIZZERA, OLANDA, BELGIO |
REGNO UNITO, IRLANDA |
TAPPE DELLA STORIA DEI GERMANI DALLA PREISTORIA ALLA TARDA ANTICHITÀ:
Il linguista Villar inizia in questo modo capitolo dedicato a questa antica popolazione indoeuropea:
"I Germani sono il risultato dell'indoeuropeizzazione del Sud della Scandinavia e della Danimarca da parte di genti provenienti dall'Europa centrale, portatori della ceramica a cordicella e dell'ascia da combattimento."
Pare che gli indoeuropei, nel corso delle loro migrazioni, siano riusciti a giungere dall'Europa Orientale all' Europa centrale nella seconda metà del IV° millennio a.C. Ad ogni modo, penetrando in Danimarca e in Scandinavia, trovarono una cultura prevalentemente agricola, creatrice di monumenti megalitici.
Il popolo dei Germani dunque si è formato dall'incrocio tra gli indoeuropei provenienti dall'Europa Centrale e le popolazioni megalitiche di alcune zone del nord.
Pare che l'ipotizzato germanico comune sia sopravvissuto per molto tempo, al punto tale che si suppone fosse ancora parlato all'alba dell'era cristiana. Sembra quindi che la frammentazione dialettale del germanico sia stata dovuta all'espansione dell'omonimo popolo verso sud.
Nel IV° secolo a.C. forse erano già arrivati sulle rive del Reno.
Non voglio elencarvi tutte le caratteristiche comuni tra le moderne lingue del gruppo germanico attualmente parlate, sarei troppo specifica. Però sappiate che questo ramo linguistico indoeuropeo si distingue rispetto a tutti gli altri grazie alla presenza di tratti comuni che hanno fatto supporre l'esistenza di un protogermanico originario in epoche certamente molto antiche, ma sempre meno remote di quelle che avrebbero visto la diffusione a macchia d'olio della lingua degli indoeuropei.
Propongo solo un piccolo confronto in tabella di una parola che conoscete tutti benissimo, almeno in inglese.
Nella terza riga ho cercato di scrivere le pronunce nelle varie lingue, ma notate che sia il modo grafico che il modo fonetico (fonetica è la parola che si utilizza per riferirsi ai suoni delle lingue) sono abbastanza vicini.
INGLESE | TEDESCO | OLANDESE | DANESE | SVEDESE |
house | Haus | huis | hus | hus |
/haus/ | /haus/ | /hees/ (più o meno) | /uss/ | /heus/ |
In Austria è stata trovata su un elmo un'iscrizione interessante, probabilmente in germanico, composta da due parole, che qui traslittero:
"Harigasti teiwa".
La prima parola forse è da collegare al nome del proprietario, la seconda invece è stata fatta risalire alla radice I.E. *deiw-, ovvero, "celeste".
Il significato della parola germanica e della radice secondo me è verosimile, perché mi fa pensare alla radice indoeuropea *dyeus, che sta per Dio. Non si sa bene se i remoti indoeuropei fossere monoteisti o politeisti, ad ogni modo, da *dyeus deriverebbero anche lo Zeus greco, il Giove latino e il Deivas baltico.
Nel II° secolo a.C. avvenivano i primi scontri tra latini e germani e, circa cent'anni più tardi, Giulio Cesare stava invadendo le Gallie. Egli venne a contatto non soltanto con le popolazioni celtiche ma anche con delle varie tribù germaniche.
Nel suo "De Bello Gallico" ("Sulla guerra gallica) descrive le tradizioni degli stranieri e racconta di aver sconfitto il popolo germanico degli Svevi nel 58 a.C.
Secondo Cesare, le tribù germaniche erano indipendenti le une dalle altre, vivevano in villaggi e non avevano un capo o comunque un governo centrale che le controllasse. Duecento anni dopo Tacito, altro storico romano illustre, afferma l'esistenza di un capo, nominato a vita, che aveva poteri politici, militari e religiosi. Il suo incarico però non era affatto ereditario, dal momento che alla sua morte veniva eletto un altro capo.
In era cristiana, ancora prima che cadesse l'Impero romano d'Occidente, il vescovo Wulfila, di madrelingua gotica, aveva tradotto la Bibbia dal greco al gotico. La traduzione però non ci è giunta per intero, dal momento che è andato perduto quasi tutto l'Antico testamento.
Nel 330 d.C questo personaggio, dotato di un'intelligenza finissima che fortunatamente gli è stata riconosciuta già in vita, era stato nominato vescovo di Costantinopoli.
Militarmente aggressivi furono i Vandali e gli Svevi, entrambi popoli germanici che dal 406 al 426 d.C. seminavano terrore e dolore nelle Gallie, dal momento che le stavano saccheggiando.
PARTICOLARITÀ DELL'INGLESE:
L'inglese, lingua germanica più diffusa al mondo, anzi, la seconda lingua più parlata al mondo con circa un miliardo di parlanti madrelingua e non, nel corso della sua storia ha subito diversi influssi linguistici che hanno contribuito a formare la patina lessicale.
A) La lingua inglese risente dell'influenza del lessico delle zone della penisola scandinava.
Eccovi un esempio:
take, ovvero, "prendere", sarebbe un prestito linguistico derivato dalla Scandinavia.
La parola originaria per indicare lo stesso significato, nei secoli precedenti, era "numb", molto più simile al verbo tedesco "nehmen".
B) Vi siete mai chiesti il motivo per cui diverse parole inglesi assomigliano a quelle italiane?
I motivi sono essenzialmente due:
1) Perché i Normanni, nel corso del Medioevo, invadendo l'Inghilterra, hanno portato molte parole francesi e quindi, di matrice romanza. Soprattutto per quanto riguarda il lessico giuridico:
-"Justice" (giàstis)= "giustizia" (italiano)/"justice" (francese)= pronunciato come "giustìs", con "g" molto dolce.
-"Parliament" (pàrlment) = "parlamento" (italiano)/ "parlement" (francese) = pronunciato come "parlemòn".
-"Constitution" (constitiuscion)= "costituzione" (italiano)/ "constitution" (francese)= pronunciato come "constitusiòn".
2) Perché gli antichi romani hanno invaso anche la Gran Bretagna e hanno portato l'influsso della lingua latina, madre di tutte le lingue romanze.
L'ALFABETO RUNICO:
La cristianizzazione dell'Islanda era avvenuta nel Medioevo, per opera di monaci inglesi. Ma prima del cristianesimo, per molti secoli, goti e islandesi si erano serviti dell'alfabeto runico.
Sono state elaborate tre ipotesi a proposito dell'origine di questo sistema di scrittura: alcuni pensano che derivi dall'alfabeto greco, altri da quello latino e altri studiosi ancora invece sostengono che sia nato da un antico alfabeto dell'Italia Settentrionale.
"Runico" deriva dalla parola germanica "runa", ovvero, "mistero". Quindi, quelle che potete vedere nella fotografia all'inizio del paragrafo, non erano soltanto lettere dell'alfabeto ovvero, simboli grafici di suoni, ma erano elementi legati a concetti di magia soprattutto in contesti militari.
Ricordate libro e film di Harry Potter 3? Il terzo è intitolato " Harry Potter e il prigioniero di Azkaban" e proprio in questo racconto della saga, nel collegio in cui il mitico protagonista è inserito compare una materia chiamata "rune antiche".
Oggi però nessuno studioso è in grado di spiegare i riferimenti di quei segni ai misteri della magia. Le rune erano inoltre un modo per invocare delle forze sovrannaturali.
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