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14 ottobre 2024

"Cuore di tenebra", J. Conrad- la schiavitù disumana delle popolazioni africane

 A) BIOGRAFIA DI JOSEPH CONRAD:

Conrad è nato a Berdičev in Ucraina nel 1857 da una famiglia polacca appartenente alla piccola nobiltà terriera.

A sedici anni compie la sua prima navigazione da Venezia a Trieste e, a seguito di questa esperienza, decide di diventare marinaio. Per circa vent'anni Conrad naviga mari e oceani, ottenendo il brevetto di capitano della marina mercantile britannica.

Nel 1895, anno in cui esce la sua prima opera intitolata La follia di Almayer, la sua vita va incontro ad una svolta: a Londra Joseph conosce la figlia di un libraio e con lei costruisce famiglia. 

Tra le sue opere principali vorrei ricordare Lord Jim, L'agente segreto, Cuore di tenebra, La linea d'ombra.

Joseph Conrad è morto nel Kent nel 1924.

B) TRAMA E CONTENUTI DEL LIBRO:

Questo libro è ambientato negli ultimi anni dell'Ottocento.

La Nellie, un'imbarcazione da crociera, girò sull'ancora senza il più lieve fileggiare delle vele, e fu ferma. La marea s'era alzata, il vento quasi cessato e, poiché si scendeva il fiume, non rimaneva che stare alla fonda e attendere il riflusso. 

Il tratto del Tamigi che sfocia in mare si estendeva dinanzi a noi come l'imboccatura d'una interminabile via d'acqua. Al largo, mare e cielo si saldavano senza una giuntura, e nello spazio luminoso le vele conciate delle chiatte che risalivano sull'onda della marea sembravano ferme; rossi grappoli di tela dalle punte aguzze e pennoni verniciati che luccicavano.

Ho appena riportato l'incipit della storia. 

La Nellie è ancorata sul Tamigi. 

Mare e cielo, agli occhi del narratore, sono troppo vasti per la mente umana. Per dirla con Leopardi, il mare e il cielo sono interminati spazi probabilmente indifferenti e di gran lunga superiori alla cattiveria e alle abiezioni umane. 

Il protagonista del libro è Marlow, capitano di un vaporetto che racconta ai  compagni la propria avventura sul fiume Congo.

Una volta assunto da una compagnia belga che commercia ed esporta l'avorio, Marlow viene inviato in Africa per sostituire un capitano ucciso dagli indigeni. 

Durante il viaggio verso la stazione della compagnia, oltre ad ammirare la natura africana, Marlow ha modo di vedere e di contestare aspramente il trattamento riservato agli africani da parte degli europei colonizzatori.

Riporto qui due passaggi particolarmente rilevanti:

-Non erano colonizzatori; la loro amministrazione, sospetto, si riduceva al mero sfruttamento e basta. Erano conquistatori, e per questo ci vuole solo la forza bruta; niente di cui vantarsi, se ce l'hai, perché la tua forza è solo un fatto contingente che sorge dalla debolezza altrui. Quelli arraffavano tutto quanto potevano per amore di quello che c'era da prendere. Era proprio una rapina a mano armata, omicidio aggravato su vasta scala, di uomini che agivano alla cieca, come del resto ben si addice a chi è alle prese con la tenebra. La conquista della terra, che in generale vuol dire portarla via a chi ha una pelle diversa dalla nostra o un naso un po' più schiacciato, a pensarci bene non è proprio una bella cosa.

Queste frasi permettono al lettore di riflettere su due parole chiave per quella fase storica denominata età moderna: colonialismo e conquista.

Il colonialismo implica sempre la violenza? Per quel che ci tramandano i libri di storia, sì.

Il colonialismo è l'espansione politico-economica di uno Stato in territori di solito lontani dai propri confini allo scopo di istituire una colonia. A sua volta, la colonia è un terreno la cui sovranità non appartiene agli abitanti autoctoni ma al governo di uno stato che lo amministra e che si serve delle risorse naturali.

I conquistadores erano esploratori e soldati, ben consapevoli di avere vantaggi tecnologici sia sui nativi americani sia sui nativi africani. Effettivamente i primi conquistadores provenienti dalla Spagna già possedevano armi da fuoco e acciaio. La conquista delle Americhe è stata all'insegna della violenza, della distruzione di culture e civiltà e dello sterminio.

La conquista e lo sfruttamento delle risorse dei terreni oltreoceano hanno comportato il triangolo commerciale:

Tra il XVI° e il XIX° secolo questo triangolo comportava un commercio molto florido e redditizio. I commercianti europei trasportavano in Africa cavalli, pistole e alcolici che vendevano ai capi-villaggi e agli allora sovrani africani in cambio di uomini da caricare sulle navi dirette in America. Il viaggio, lungo, travagliato e in pessime condizioni igienico-sanitarie, poteva durare anche due mesi. Gli africani sopravvissuti dovevano poi lavorare nelle piantagioni. Dalle Americhe i commercianti europei trasportavano verso le loro terre zucchero, tabacco, rum, cotone e caffè.

Cuore di tenebra non fa espliciti riferimenti al triangolo commerciale ma senza dubbio è un romanzo sullo sfruttamento degli africani e delle ricchezze dei territori dell'AfricaIn fin dei conti, che cosa è cambiato ai giorni nostri? Praticamente nulla!! Gli africani sono soltanto da sfruttare, sia per i porci corrotti che li governano sia per noi di pelle bianca che, nel XXI° secolo, continuiamo a sfruttarne le risorse e i territori. Riflettete bene su questo!

-Sei indigeni avanzavano in fila, faticando su per il sentiero. Camminavano eretti e lenti, tenendo in equilibrio sulla testa dei cestelli pieni di terra e il tintinnio era in cadenza con i loro passi. Stracci neri li cingevano ai fianchi e i corti capi dondolavano dietro da una parte all'altra come code. Vedevo ogni singola costola, le giunture delle loro membra erano come nodi su una corda; ciascuno aveva al collo un collare di ferro, e tutti erano legati alla stessa catena le cui maglie oscillavano tra l'uno e l'altro, tinnendo ritmicamente.

Quest'ultimo passaggio esprime bene la condizione di libertà negata. In collare e catene, proprio come i cani!

Dopo la lettura di questo libro sono ancora più convinta che in Europa bisognerebbe istituire una giornata della memoria per le vittime della Tratta Atlantica. La data per l'istituzione di una memoria potrebbe essere il 12 ottobre, giorno al quale si attribuisce la scoperta dell'America.

Al suo arrivo, a Marlow viene comunicato che non si hanno più notizie di Kurtz, un commerciante che assicurava alla compagnia delle ingenti quantità di avorio.

Dopo qualche mese di navigazione, Marlow arriva presso il villaggio in cui risiede Kurtz.

C) IL SIGNIFICATO DEL TITOLO DEL ROMANZO:

L'espressione cuore di tenebra è riferita proprio a Kurtz. 

Quando Marlow raggiunge Kurtz si rende conto di quanto i nativi del luogo gli siano sottomessi. 

Eppure Kurtz ha commesso una serie di atrocità e di orrori, ben delineati all'interno della narrazione, che mi ricordano alcuni cruenti passaggi degli Annales di Ennio. La morte di questo pessimo personaggio avviene poche pagine prima della fine della narrazione.

Vorrei, a conclusione di questo post, riportare una citazione. Si tratta dell'opinione che Marlow si è fatto a proposito di Kurtz:

La sua era una tenebra impenetrabile. Lo guardavo come si scruta un uomo che giace in fondo a un precipizio dove non splende mai il sole.

La morte di quest'uomo è avvenuta senza la redenzione dell'anima.


7 ottobre 2024

"I PROMISE YOU PARADISE", FILM ESPRESSIVO E DRAMMATICO:

TRAMA DELL'OPERA E NOTIZIE ESSENZIALI SUL REGISTA:

Eissa, giovanissimo africano che vive in Egitto, si impegna a far raggiungere le coste del Mediterraneo alla ragazza con la quale ha avuto una figlia. 

Questo film dura poco più di mezz'ora e il regista è il trentacinquenne Morad Mostafa, nato al Cairo. Mostafa si è formato presso l'Accademia di Locarno ed è autore di altri film tra cui Henet Ward che, secondo buona parte della critica cinematografica internazionale, offre agli spettatori una panoramica drammatica sulla situazione dei profughi sudanesi in Egitto.

-Pensieri di Matthias sul film-

Il film è ambientato in buona parte all'interno dell'Egitto.

La ragazza è egiziana, lui invece, di pelle più scura, è un sudanese. 

In Egitto c'è una comunità di sudanesi cristiani che hanno attraversato il confine con il Sudan per fuggire dai conflitti militari in corso nel loro stato. 

Questi profughi rimangono temporaneamente in Egitto; i loro obiettivi per il futuro in realtà sono o l'Europa o lo stato d'Israele. 

La polizia egiziana è razzista e violenta nei loro confronti.

La bambina sembra essere nata per caso: i due ragazzi non si amano, non ci sono gesti d'affetto tra i due, la loro è stata una relazione occasionale. 

La famiglia forse ha ripudiato la ragazza dopo la gravidanza ed Eissa, per senso di colpa, l'ha aiutata a raggiungere il mare, augurandosi che lei e la figlia riescano ad arrivare in Europa.

-Le mie impressioni sul film-

Gli occhi del giovane protagonista comunicano più dei dialoghi che, all'interno del cortometraggio, sono abbastanza rari. 

Sono rimasta colpita dalla scena ambientata in una chiesa cristiana in cui si sentono canti funebri e, vicino all'altare, ci sono foto di ragazzi morti durante uno scontro tra bande. Si tratta degli amici del protagonista e, in questo passaggio del film, gli occhi di Eissa sono addolorati. Inoltre, in questo punto del cortometraggio l'ambiente risulta buio, illuminato soltanto da qualche candela della chiesa.

I promise you paradise è un film reso significativo da espressioni, sguardi, gesti, scelte e decisioni. 

Il punto cruciale della proiezione è rappresentato indubbiamente dal momento in cui il ragazzo mette la bambina poco più che neonata in una borsa, raggiunge la madre e tutti e tre fuggono dall'interno dell'Egitto dapprima in moto e poi in auto per raggiungere la costa.

Per me tra i due ragazzi non c'è vero amore, la loro probabilmente è stata un'avventura. Tuttavia un po' di affetto rimane: c'è un abbraccio poco prima che lei raggiunga il barcone con molte altre persone.

Il breve film fa riferimento ad un problema enorme che i media occidentali trascurano totalmente:

*Attualmente, quattro milioni di sudanesi si trovano in Egitto per sfuggire alla seconda guerra civile presente nel loro territorio d'origine.

Da anni, la guerra civile in Sudan vede contrapposti i neri di religione cristiana e i musulmani che, con il probabile sostegno di Boko Haram, vogliono imporre la legge islamica sull'intero paese.