"Era così, pensò Archer, che New York riusciva a controllare i suoi periodi di transizione: facendo di tutto per tenerli nascosti fino a quando non fossero stati superati e poi convincendosi in perfetta buona fede che avessero avuto luogo in un'epoca precedente".
New York, XIX° secolo.
A) PERSONAGGI PRINCIPALI:
Il personaggio più importante è Newland Archer, avvocato borghese profondamente umano.
Nella vita di questo giovane uomo ruotano altre due figure femminili, entrambe molto rilevanti: May Welland ed Ellen Olenska.
May diventa moglie di Archer. Appare come una ragazza "perfetta", dai comportamenti ineccepibili, onesta, delicata, candida, perfettamente allineata alle idee del suo tempo: lei, in quanto donna, è nata per cucire, ricamare, sposarsi prestando assoluta fedeltà al marito e crescere figli.
Ellen Olenska, la cugina di May, appare una donna sensibile e indipendente, pur avendo attraversato un'esistenza molto complicata e tortuosa: da piccola ha perduto i genitori, per questo è stata cresciuta dalla zia Medora Manson che si è preoccupata di garantirle un'istruzione valida soprattutto dal punto di vista letterario e musicale. In seguito, Ellen è divenuta moglie di un conte polacco alcolizzato e violento. Non sopportando più una vita da donna oppressa e maltrattata, si è separata ed è ritornata a New York, la sua città natale che la disprezza e la emargina a causa di questa scelta.
Newland Archer è affascinato dalla personalità di Ellen al punto di innamorarsene sinceramente.
Di fronte ai formalisti newyorkesi avvelenati di fariseismo, Archer difende la decisione di Ellen dato che, a suo avviso, la contessa Olenska all'età di trent'anni è ancora nel pieno della giovinezza e quindi ha il pieno diritto di rifarsi una vita lontana dalle angherie del conte Olenski. Al contrario, la zia Medora, nel pieno della maturità dei suoi anni, incita Archer affinché convinca la nipote a ritornare con il conte. Ma, dal momento che Ellen rifiuta categoricamente di ritornare da Olenski, Medora le taglia gli assegni di mantenimento. Per questo la considero una figura abbastanza negativa: nonostante sia una persona più colta della norma nel tempo in cui vive, è vera apertura mentale la sua? La formazione umanistica, che Medora ha, è sufficiente come requisito per avere buon cuore e una mentalità aperta? O meglio, è possibile mettere in relazione un'ampia e solida formazione umanistica con il vero senso della vita?
Il giovane avvocato accetta il matrimonio con May. Ellen, pur ricambiando Newland, gli suggerisce di anticipare le nozze con sua cugina, soprattutto per evitare che la stessa May soffra nell'eventualità in cui si accorgesse della loro attrazione reciproca.
Dal canto suo, Newland sconsiglia alla contessa Olenska di chiedere legalmente il divorzio dal marito, dal momento che per i signori Archer sarebbe un disonore avere, tra i legami di parentela, anche una donna che volontariamente ha divorziato.
In Newland Archer dimora una visibile contraddizione: pur dimostrandosi critico e spesso insofferente nei confronti di molte delle convenzioni sociali dell'America del suo tempo, ne risulta comunque vincolato e coinvolto.
Si potrebbe tranquillamente affermare che Archer vive in una società nella quale le convenzioni hanno più potere delle leggi. Nel secondo Ottocento il divorzio era giuridicamente possibile nel mondo occidentale ma rarissimi erano i casi reali.
Una frase che dimostra il dissidio del protagonista è la seguente, rivolta ad Ellen: "Mi hai fatto intravedere per la prima volta una fugace visione di vita vera e contemporaneamente mi hai chiesto di continuare a viverne una falsa".
B) COME AMA NEWLAND ARCHER?
Come ama Newland Archer? Possibile che abbia amato due donne in modo diverso?
Domande che potrebbero far inorridire le coppie, tra il mio pubblico di lettori, che si amano in piena consapevolezza e libertà, compiendo quotidianamente un percorso di vita condiviso non certo scevro di problemi e momenti difficili.
Diciamo che, anche secondo la mia esperienza, è possibile amare fortemente e sinceramente una sola persona. Per me infatti Matthias è insostituibile. Pensate che alcuni amici di mia zia e qualche volontario dell'Emporio della solidarietà in cui presto servizio pensano mi assomigli come se fosse mio fratello quando vedono una fotografia da smartphone! Potrebbe esserlo, avendo 31 anni; ma in realtà è molto più di un fratello, è stato il mio primo vero migliore amico. E' stato la luce, il miglior dono che il mio percorso di vita abbia mai potuto farmi dopo aaanni di intense letture e di riflessioni che non potevo e non riuscivo a condividere con persone vicine alla nostra età. In questi due anni mi ha fatto conoscere un sacco di persone, i nostri interessi si sono concatenati, siamo sempre più legati e ci sentiamo complementari: Matthias razionalizza, io interiorizzo.
Non solo Matthias non ha avuto paura di confrontarsi ma mi ha accolta e mi ha amata per quello che sono... e lo stesso dice lui di me.
Dal mio punto di vista questa è una delle vignette più toccanti di One Piece (l'immagine è tratta dal n°61) e credo anche rappresentativa della nostra relazione: fate conto che ci sia io al posto di Brook e Matthias al posto di Lufy.
C) CONVENZIONI SOCIALI DEL XIX° SECOLO PER NOI ASSURDE:
Ve le elenco tutte.
-Una donna che si separa da un marito violento e, per di più, appartenente alla nobiltà è disprezzabile e anomala.
- Una donna che ha deciso di non vivere più con il marito è meglio non si presenti in pubblico, è scandalosa (regola che Ellen infrange puntualmente). Ammetto di aver letto due volte questo libro, una in italiano, l'altra nell'inglese americano di circa centocinquant'anni fa. Vorrei qui riportare un passaggio in lingua originale a proposito di questa convenzione infranta:
Newland Archer, during this brief episode, had been thrown into a strange state of embarassment. It was annoying that the box which was thus attracting the undivided attention of masculine New York should be that in which his betrothed was seated between her mother and aunt; and for a moment he could not identify the lady in the Empire dress, nor imagine why her presence created such excitement among the initiated. Then light dawned on him, and with it came a momentary rush of indignation (...) the young woman was May Welland's cousin, the cousin always referred to in the family as "poor Ellen Olenska". Archer knew that she had suddenly arrived from Europe a day or two previously... (...) to receive Countess Olenska in the family circle was a different thing from producing her in public, at the Opera of all places, and in the very box with the young girl whose engagement to him, Newland Archer, was to be announced...
-Le donne di qualsiasi età e di qualsiasi condizione non devono mai avvicinarsi di loro spontanea volontà ad un uomo: deve sempre essere il contrario.
-L'ora di cena è alle sette della sera, in qualsiasi periodo dell'anno. Cenare dopo è sconveniente. Inoltre, dopo l'ora di cena, le persone rispettabili rimangono a casa propria, non devono recarsi a casa d'altri, le visite di piacere si fanno nel pomeriggio. La sera non si esce se non per assistere ad uno spettacolo teatrale o ad un'opera musicale.
-Vietato entrare in un palco di teatro durante l'esecuzione dell'assolo di un cantante! (Convenzione che Newland infrange frequentemente).
Se, dopo aver letto qualche libro di Jane Austen o di altri autori britannici, gli inglesi in Regno Unito della stessa epoca vi sembravano ipocriti e troppo influenzati da cerimoniose convenzioni sociali, secondo me gli americani erano cento volte peggiori!
D) INCIPIT ROMANZO:
Vi riporto alcune righe dell'incipit in lingua originale:
On a January evening of the early seventies, Christine Nillson was singing in "Faust" at the Academy of Music in New York.
Though there was already talk of the erection, in remote metropolitan distances "above the Forties", of a new Opera House which should compete in costliness and splendour with those of the great European capitals, the world of fashion was still content to reassemble every winter in the shabby red and gold boxes of the sociable old Academy.
Conservatives cherished it for being small and inconvenient, and thus keeping out the "new people" whom New York was beginning to dread and yet be drawn to; and the sentimental clung to it for its historic associations, and the musical for its excellent acoustics, always so problematic a quality in halls built for the hearing of music.
In questo inizio, ambientato all'Accademia di Musica di New York durante l'esecuzione di un'opera, sono ben specificate le coordinate spazio-temporali in cui inizia la narrazione.
Dunque, Edith Wharton è un'autrice allineata con le tendenze letterarie del suo secolo secondo le quali lo spazio e il tempo sono ben chiari ai lettori poiché risultano oggettivi e indiscutibili. Al contrario, nel Novecento, cambia soprattutto la concezione del tempo, visto che, sia in filosofia sia in letteratura, viene data importanza all'idea che l'individuo si evolve continuamente nel corso della sua vita e dunque la sua identità è determinata dai ricordi del vissuto e dagli eventi che lo hanno fatto divenire ciò che è.
Approfittando di questa citazione, vorrei farvi riflettere sull'ambiente del teatro. Per quale motivo a vostro parere la Wharton ha iniziato il romanzo proprio in questo luogo e, per di più, alla fine del successivo capitolo, inserisce l'annuncio ufficiale del fidanzamento tra Newland e May? Perché non iniziare il libro in una sala da ballo oppure all'interno di una carrozza oppure in qualche vicolo cittadino?
Ho provato a darmi questa risposta: perché la vita dei personaggi di questo romanzo non è poi così distante dal ruolo degli attori.
In effetti la vita dei signori Welland, dei Manson e degli Archer, come quella di tutti gli americani di quell'epoca, è fatta di ossequi, di falsità e ipocrisie, nonché di vuoto interiore e, in molti casi, di una spaventosa incapacità introspettiva! Oltretutto, gli attori e i cantanti lirici che si esibiscono su un palcoscenico, sono esposti al giudizio dei loro spettatori. Anche i personaggi di questa storia giudicano, condannano e sono a loro volta continuamente esposti a giudizi.
E) FINALE:
Ve lo riassumo.
Siamo negli ultimi anni dell'Ottocento. Newland Archer è vecchio e debole. May è morta.
Il protagonista si reca con uno dei figli a Parigi, dal momento che è stato invitato da Ellen Olenska.
Tuttavia, Newland non se la sente di rivederla e manda soltanto il figlio a conoscerla:
Sapeva di aver perso qualcosa: il fiore della vita. Ma ormai ci pensava come a qualcosa di talmente irraggiungibile e improbabile che angosciarsi per non averlo avuto sarebbe stato come disperarsi per non aver vinto il Primo Premio di una lotteria".
Non approvo le recensioni che affermano l'incapacità di scegliere di Newland. Questo protagonista ha scelto, eccome. Ha scelto di adeguarsi alle aspettative altrui, familiari e sociali, piuttosto che assecondare i suoi veri sentimenti. Ha preferito un sodalizio tranquillo e monotono a fini procreativi, mentre Ellen è rimasta sola ma forte e indipendente. Il protagonista è dunque criticabile? Non lo so. So solo che è profondamente umano.
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