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10 aprile 2011

Poesia pianto antico: Carducci



E' una poesia che colpisce molto: il dolore di Carducci è un dolore che accomuna gli uomini di ogni epoca, ecco come si spiega nel titolo.
La prima strofa mette in evidenza l'albero di melograno, che è l'ultimo frutto che matura e quindi anche l'ultima pianta che fiorisce. Il bambino tendeva la sua mano minuta verso i frutti. Va precisato inoltre che il melograno contiene 3 semi e il numero ricorda l'età del bambino. 
Questa prima strofa è caratterizzata dalle vocali A ed E che mettono in evidenza il rifiorire della natura, un rifiorire che dona gioia e speranza e il ricordo del bambino che tendeva la mano suscita tenerezza.
 La seconda strofa comincia col descrivere il giardino della casa del poeta, che è silenzioso e solitario e non è più rallegrato dalla presenza del bambino, sebbene il giardino sia illuminato dai caldi raggi di sole che annunciano l'inizio dell'estate.
E poi... una metafora struggente!!! Il  poeta si paragona a una pianta incapace di rifiorire e il figlio era l'unico fiore che rendeva positiva e significativa la sua vita. 
Gli aggettivi che colpiscono moltissimo sono percossa e inaridita, perché con questi aggettivi Carducci  fa capire al lettore che per lui sarà molto difficile risollevarsi da un dolore così devastante.
Suo figlio Dante giace sottoterra, un sottoterra ostile per il fatto che il bambino, poiché è morto, viene separato dal suo affetto, un affetto così sentito e profondo che riscalda l'anima.
In effetti il sole riscalda la natura, ma non può risuscitare il figlio.

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