DICIANNOVESIMO ANNIVERSARIO DELLA STRAGE DI SREBRENICA:
L'11 luglio del 1995, Ratko Mladic, comandante delle truppe serbe, penetrò nella città di Srebrenica e fece arrestare l'intera popolazione maschile.
In quel giorno vennero massacrati 8372 uomini, di cui 4792 giovani ragazzi di età compresa tra i 14 e i 25 anni. Proprio in loro onore ho scritto una poesia che, nel giugno 2014, ha ricevuto il secondo premio al Concorso "Valeggio Futura".
ADDIO RAGAZZO!
I
tuoi grandi occhi
luminosi
come
le stelle
che
rischiarano la notte,
non
vedranno
mai
più
i
dolci colori del tramonto,
i
delicati petali
di
piccoli fiori,
gli
amabili volti
delle
persone care.
Addio,
ragazzo!
Il
tuo corpo
ora
trema
come
una foglia
scossa
con
violenza
da
un gelido vento autunnale
e
subisce
le
ingiurie
di
mani impietose e implacabili.
Addio,
ragazzo!
Le
tue braccia
non
potranno
mai
più
stringere
le
persone che ami.
Addio, ragazzo!
Del
tuo limpido sorriso
non
godrà più
la
brillante luna
che
risvegliava
i
tuoi innocenti desideri.
Addio, ragazzo!
I
tuoi sogni
svaniranno
per
sempre
come
una leggera nube
di
fumo
che
si solleva
verso
l'alto cielo
e
si dilegua nell'aria.
Addio,
ragazzo!
Ecco il commento che la Giuria del Concorso ha scritto per la mia lirica:
"Il testo ripercorre il dramma della Strage dei giovani di Srebrenica attraverso l'annientamento degli occhi, del corpo, delle braccia, del sorriso e infine dei sogni. Il ritmo cadenzato dell'ostinata denuncia "Addio ragazzo" accompagna lo spegnersi della vita".
Vi esorto caldamente a ricordare questa terribile strage al fine di progettare un mondo migliore, fondato sui valori della giustizia e della pace.
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