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14 luglio 2018
Ricordi pre-laurea (II):
Rieccomi, mi mancava soltanto il periodo dei miei scritti delle medie da pubblicare qui.
Ne ho scelti alcuni; quelli che mi sono sembrati i più significativi.
Scritti risalenti alla prima media non ne ho trovati.
5 febbraio 2008 (la sottoscritta all'epoca aveva 12 anni e 4 mesi)
Altro dettaglio da non trascurare: ricordo benissimo che in quell'anno la Pasqua era arrivata prestissimo, una cosa come il 20 marzo addirittura; per cui il 5 febbraio c'era già il ponte di Carnevale.
Caro diario,
che dirti a proposito della giornata di oggi?
Tra poco la cena sarà pronta.
Domani andiamo a sciare in montagna e oggi in effetti io e mia mamma siamo state a Villafranca a procurarci sci, felpone grosse, guanti e scarponi da montagna.
La commessa di quel negozio per me era una gran cafona e presuntuosa: stavo per infilarmi un maglione sopra il mio e, quando mia mamma me lo ha fatto notare la commessa ha scosso la testa, l'ho vista ti giuro, come per dire: "Che ragazzina imbranata!"
Io odio essere giudicata dagli altri. Ma perché mia mamma non l'ha presa a sberle??!
Ho già 12 anni, prima o poi me ne sarei accorta di avere due maglioni addosso! Poi, è un errore che può capitare a tutti, anche agli adulti più saggi! Che ho fatto di così sbagliato?
Mi si è annebbiato l'umore.
Quando sono tornata a casa però, ho finito i compiti di grammatica... Fantastico, italiano mi risolleva sempre il morale! Dovevo individuare le differenze tra i complementi di luogo, ed è stato come un gioco logico. In italiano non prendo mai meno di nove, per questo spesso passo i compiti ai miei compagni. Però dico anche a loro: "Se pensate bene a quello che leggete, riuscite sicuramente a imparare l'analisi logica."
Che giornata! Mi sono divertita, rilassata e arrabbiata allo stesso tempo.
Spero domani sia un giorno migliore...
7 febbraio 2008
Caro diario,
ieri ci siamo divertiti molto in montagna a sciare. Sono partita che mi sentivo i capelli unti: volevo lavarmeli prima di partire ma mia mamma, testarda come un mulino a vento, aveva detto che sciando avrei sudato e che quindi avrei potuto lavarmi al ritorno a casa.
Mia mamma che non ha mai sciato prima è caduta soltanto una volta in una giornata! Con il fondo devo dire che se la cava bene.
Io e papà invece ci siamo avventurati su una pista piena di dislivelli, con salite e discese.
Abbiamo pranzato al sacco.
Avresti dovuto vedere come erano ridotti i miei poveri capelli a fine giornata!
Sarò stata in doccia mezz'ora prima di potermi sentire davvero pulita...
Ah... stamattina ho preso otto in storia! Argomenti: Lutero e controriforma.
Per giugno rivoglio il mio 10 cronico in italiano e penso anche che potrò raggiungere il 9 sia in storia che in geografia.
Eccola qui, quasi l'unica cavolata che ho combinato da adolescente: quella volta ho sprecato un bel po' di acqua, a tal punto che mia mamma mi ha detto, ridendo: "Ti senti abbastanza pulita adesso? Non mi risulta che tu sia "tanta"!!" (L'avete capita? Era una battuta che ogni tanto le faceva la sua migliore amica Renata, morta nel '91).
11 luglio 2008 (Estate tra seconda e terza media, due mesi prima di compiere 13 anni)
Questa è una poesia. A tutti racconto la solita balla: che ho iniziato a scrivere poesie a 15 anni. In realtà già alle medie ne facevo qualcuna di apprezzabile... Ecco, ora conoscete anche questo mio segreto. Dopo otto anni di attività online su blogger avete il diritto di conoscermi più profondamente.
IL CIELO:
Oh azzurro, sereno cielo,
maestoso come i mari e i monti...
Ora è estate
e tu fai risplendere il sole su questa terra.
La tua immensità è lontana, lontana,
non ha confini e si apre intorno a noi uomini,
in un azzurro intenso.
Oh, se solo potessi raggiungerti, o infinito cielo,
se solo sapessi volare...
9 novembre 2008 (13 anni compiuti non da molto)
(Oh, qui sì che ero davvero una grande! Quel che mi chiedo però è questo: perché mai mi è venuto in mente di sostituire "diario" con "memoriale"? Non me lo so spiegare!)
Preziosissimo memoriale,
sempre più comuni, più frequenti, sono gli stati che hanno problemi economici.
Io volevo parlarti del Pakistan, uno stato asiatico che è molto in crisi. E' uno di quegli stati in cui esiste lo sfruttamento economico minorile, un fenomeno che negli ultimi anni ha avuto dimensioni veramente mondiali. E a quanto pare ancora oggi, chi attacca interessi economici alti, si espone a rischi gravissimi, come dimostra la storia di Iqbal.
Iqbal era stato venduto dai familiari a quattro anni, aveva iniziato a lavorare in una fabbrica di tappeti e lavorava per 16 ore al giorno.
A 10 anni era riuscito a scappare e a rifugiarsi da un'associazione del Pakistan che si occupava di liberare i bambini dalla schiavitù.
Ed è stato grazie a questa associazione che il mondo ha iniziato a conoscere Iqbal.
Poi però, nel 1995, Iqbal era stato assassinato, per le sue testimonianze.
Io sono una ragazza decisa, un po' rigida, difficilmente mi commuovo; per il mio carattere è più facile indignarsi per le ingiustizie gravi come questa tragedia che non piangere e commuoversi.
Stavolta non mi vergogno ad ammettere che, una volta letta questa storia, mi è venuto da piangere.
Miseria e povertà sono diffuse in tutto il mondo.
Se poi penso all'Africa... L'Africa è tutta una tragedia: troppi gli analfabeti, troppi i lavoratori sfruttati da marche europee potenti che li pagano pochi centesimi al giorno, troppi anche i disoccupati e i malati di AIDS... Ma come fanno i bambini africani ammalati a sorridere? Come fanno certi africani a trovare la forza di sorridere e di reagire alla tristezza?
In quei posti, poco è il denaro, poca l'igiene, poca la speranza di vita... Ma cos'è la vita?
Per me è come un raggio di sole che illumina il cielo blu intenso, un blu che sembrerebbe monotono senza i raggi solari.
Anche la terra (cioè il nostro pianeta) sarebbe tetra e monotona senza il sole e i suoi raggi.
10 novembre 2008
(...) La nostra vita non è mai finita appena accade una tragedia: continua. La vita continua e offre altre opportunità. Si ottengono soddisfazioni solo con l'impegno. E la speranza è utile nelle situazioni difficili.
Noi giovani abbiamo un'enorme responsabilità: guidare il futuro del mondo. E gli adulti si fidano di noi.
"Se noi adulti non crediamo nei giovani siamo perduti", diceva Don Andrea a messa domenica.
Credo che abbia ragione.
Io vorrei essere una donna che contribuirà a modificare il mondo in maniera positiva, come sperano gli adulti.
Il fantastico 2008... L'anno in cui per me è arrivato lo sviluppo, quindi, grazie a questo, ero un po' più bella, con le guance leggermente paffute.
Il fantastico 2008... quando ho iniziato a sentir sbocciare dentro di me una primavera fatta di speranze, di aspettative e di sogni.
... tutti in questi giorni mi dicono: "In bocca al lupo"... Vi dirò: siccome mi sto veramente stancando della mia condizione di laureanda, che sta durando da ottobre 2017, ultimamente spero che questo lupo crepi al più presto!
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