Visualizzazioni totali

11 agosto 2020

"Interstellar", Christopher Nolan :


Un tempo per la meraviglia alzavamo al cielo lo sguardo sentendoci parte del firmamento, ora invece lo abbassiamo preoccupati di far parte del mare di fango.

(cit. tratta dal film)




0. PREMESSA:

Interstellar  è un film fantascientifico del 2014 ambientato negli Stati Uniti del nostro secolo.      I suoi contenuti richiamano alle attuali problematiche ambientali, climatiche ed ecologiche.

1. CONTESTO, PERSONAGGI E RICHIAMI ALL'ATTUALITA':

Siamo nel pieno del XXI° secolo. 

Il nostro pianeta sta diventando inabitabile: solo poche colture sopravvivono a delle particolari tempeste di sabbia  che incrementano della siccità e  rendono pressoché irrespirabili gli ambienti all'aria aperta. 

I personaggi di questo film escono di casa coprendosi abbastanza spesso naso e bocca con sciarpe o mascherine, come abbiamo fatto e come facciamo noi da marzo, cioè, da quando si è avvertita la gravità di questa pandemia. Nei luoghi chiusi e in contesti affollati penso che l'obbligo di mascherina rimarrà ancora per un bel pezzo. Questo virus ama infettare in particolar modo le folle. Luglio è stato, in senso planetario e non italiano, il mese peggiore per numeri di contagi e per numeri di morti, primi in classifica gli Stati Uniti che, oltre a contare 5 milioni di casi totali e oltre 150.000  morti, hanno attualmente il primato nell'ambito delle fake news sul Covid-19. (Ma che bel posticino che sono gli Stati Uniti, con il virus che fa strage, con la polizia violenta che strozza gli uomini di colore come se fossero galline, con le rivolte sociali e un presidente razzista e neo-nazista che fa propaganda elettorale anche con le svastiche!).

Ad ogni modo, in questo film gli uomini, con le loro continue conquiste tecniche e scientifiche, hanno danneggiato l'ambiente: perciò si ipotizza l'estinzione del genere umano entro due generazioni.  

Effettivamente, nella nostra realtà, l'inquinamento e il pesante e massiccio sfruttamento delle risorse naturali sono questioni che non si possono affatto ignorare: il livello dei mari si sta alzando, i ghiacciai dell'Artico e delle montagne più alte si stanno sciogliendo, il clima è diventato anomalo, impazzito: basti ricordare ad esempio il 2014, "l'anno senza estate", il 2015, in cui proprio durante la stagione estiva è persistita per più di un mese un'ondata di calore africano che ha accentuato la siccità e questo 2020 di temperature inconstanti (basta un forte temporale per passare da 35°C a 20°C, come lo sbalzo della scorsa settimana! E adesso è ritornato ancora il gran caldo). Se continueremo a "violentare" e a contaminare la Natura, prima del 2100 si rischia l'estinzione di alcune specie animali, lo scioglimento dei ghiacciai delle più alte montagne europee e la scomparsa di alcune città in riva al mare a causa di alluvioni e mareggiate violente.

La città più inquinata del mondo si trova in Cina: è Linfen. Gli abitanti non riescono nemmeno a vedere che tempo fa a causa di una spessa nebbia di smog che circonda palazzi ed edifici:


Il protagonista di questo film è Joseph Cooper, vedovo ed ex pilota della NASA che vive in una casetta di campagna con i suoi due figli: Tom e Murphy (=abbreviata spesso in Murph). Sia Tom che Murphy dimostrano una spiccata propensione per l'ambito matematico.


2. LA LEGGE DI MURPHY:

C'è una scena in cui Murphy, che nella prima parte di questo lungo film ha soltanto 10 anni, chiede al padre: "Perché tu e la mamma mi avete chiamata come una cosa brutta?"    

"Non è una cosa brutta, è la legge di Murphy che dice che se qualcosa può accadere accadrà", si sente rispondere. 

Più che "la legge di Murphy" sono "le leggi di Murphy", visto che si tratta di una serie di paradossi pseudo-scientifici di carattere ironico inventati dall'ingegnere americano Edward Murphy.


3. L'EVENTO CHE DIVIENE L'INIZIO DI UN'AVVENTURA:

Un giorno, durante una grande tempesta di sabbia, sul pavimento della camera di Murphy si formano delle strisce di sabbia ben definite. Cooper intuisce possa trattarsi di un codice binario e, nel decifrarlo, ottiene delle coordinate geografiche. Con la figlia allora si reca nel luogo indicato dalle coordinate e arriva presso una dimora circondata da una recinzione: si tratta di una base segreta della NASA guidata dal professor John Brand e dalla figlia Amelia, eccellente biologa.

Brand rivela a Cooper un piano elaborato dalla NASA per poter salvare l'umanità: prima di tutto lo informa dell'esistenza di un cunicolo spazio-temporale (più tecnicamente: wormhole) situato in prossimità di Saturno, forse creato da una civiltà superiore che avrebbe intenzione di aiutare gli scienziati e gli ingegneri aerospaziali della Terra.

Il wormhole, se attraversato, condurrebbe a un'altra galassia formata da tre pianeti che potrebbero essere abitabili per l'uomo. Questi tre pianeti orbitano intorno a Gargantùa, un gigante buco nero.

John Brand, o meglio, tutti i componenti di quella sede della NASA, vorrebbero che fosse proprio Joseph Cooper a pilotare una missione esplorativa che sarebbe l'unica speranza di salvezza per l'umanità. L'ex ingegnere accetta e parte. 

Murphy, particolarmente affezionata a lui, vive la partenza del padre come un tradimento. In effetti non riesce a salutarlo e ad abbracciarlo quando parte.


4. L'ESPLORAZIONE DEL PRIMO PIANETA: 

L'equipaggio, formato da Cooper, da Amelia, dagli ingegneri Romilly e Doyle e dai robots CASE e TARS, parte e raggiunge il wormhole.

L'astronave attraversa il buco nero e l'equipaggio atterra dunque sul primo dei tre pianeti, dove lo scorrere del tempo è profondamente diverso rispetto a quello della Terra:  un' ora trascorsa su quel pianeta corrisponde a sette anni terrestri.

Questo primo pianeta però è assolutamente inospitale perché è interamente ricoperto da un oceano che, poco dopo l'atterraggio di Cooper, di Doyle e di Amelia, provoca uno tsunami  a causa del quale Doyle perde la vita. L'astronave, piena d'acqua, è in grado di riprendere il viaggio soltanto dopo alcune ore. 

E, mentre l'equipaggio è in attesa di ripartire,  sulla Terra trascorrono 23 anni.


5. MURPHY DA ADULTA:

Murphy intanto è cresciuta: ha 33 anni e ha concluso un lungo percorso di studi in fisica che comprendevano anche un dottorato di ricerca. Lavora alla NASA e cerca di aiutare il professor Brand a risolvere delle equazioni ricavate dalla teoria del tutto. La risoluzione di queste equazioni  permetterebbe di sviluppare delle navi spaziali in modo tale da poter portare in salvo gli abitanti della Terra.

Però Brand è anziano e malato, prossimo alla fine. In punto di morte, il professore confida a Murphy che in realtà aveva già risolto le equazioni prima della partenza di Cooper e che i risultati ottenuti lo avevano portato alla conclusione dell'impossibilità di costruire delle navi spaziali. Mai nel corso dei suoi studi Brand era riuscito a conciliare la Relatività con la Meccanica quantistica.

Immaginate qui lo sconforto, il dolore e la rabbia di Murphy che arriva a pensare al fatto che il padre, essendo stato a conoscenza dei risultati ottenuti da Brand, abbia volontariamente abbandonato lei e il fratello.

"Ha voluto lasciarci morire", sussurra fra le lacrime.


6. PROSEGUE INTANTO L'ESPLORAZIONE DEGLI ASTRONAUTI:

In realtà nessun membro dell'equipaggio sull'astronave sa che il professor Brand ha eseguito le equazioni diversi anni prima.

Viene intanto raggiunto il secondo pianeta. Anche questo si rivela del tutto inospitale dal momento che è ricoperto di ghiacciai. Proprio in quell'ambiente l'equipaggio salva Mann, un altro ingegnere aerospaziale della NASA, dall'ibernazione.

Poco tempo prima che Cooper raggiungesse la base segreta della NASA, Mann era partito per esplorare i pianeti intorno a Gargantùa e aveva falsificato dei dati a proposito di questo secondo pianeta, facendo credere agli scienziati sull'astronave che fosse abitabile, mentre in realtà il suo scopo principale era quello di potersi salvare dal gelo e dall'ipotermia.

Intanto giunge sull'astronave un video-messaggio di Murphy che informa sia della morte del dottor Brand sia dell'impossibilità di salvare il genere umano. Questo è anche il momento in cui l'equipaggio si accorge che il carburante dell'astronave non basta per ritornare sulla Terra ed è forse appena sufficiente per raggiungere  il terzo pianeta.


7. LA "FIONDA GRAVITAZIONALE", L'IPER-CUBO E LA SOLUZIONE DELLA "TEORIA DEL TUTTO":

Proprio nel momento in cui la vicenda sembra essere in un punto di non ritorno, a Cooper viene un'idea: ricorrere ad una manovra chiamata "fionda gravitazionale" attorno al buco nero per raggiungere il terzo pianeta. L'astronauta, insieme al robot TARS all'insaputa di Amelia, si stacca dall'astronave e affronta la rischiosa manovra con un veicolo di atterraggio.

Il veicolo si lascia quindi inghiottire dal buco nero e Cooper, anziché approdare sulla superficie dell'ultimo pianeta da esplorare, entra inaspettatamente in un ipercubo (cubo quadridimensionale).

L'ipercubo è un luogo creato dagli esseri superiori di cui scrivevo all'inizio per aiutare i Cooper (padre e figlia scienziati), un luogo che consiste nella camera di Murphy moltiplicata per ognuno dei momenti già vissuti da Murphy.


E così Cooper, attraverso i movimenti di una lancetta dei secondi di un vecchio orologio da polso che aveva lasciato alla figlia prima di partire, riesce a trasmettere in codice Morse a Murphy i dati quantistici presenti nel buco nero.

Terminata la trasmissione dei dati l'ipercubo collassa e Cooper viaggia a ritroso in un tunnel spaziale. Non muore, visto che riappare vicino a Saturno. 

L'astronauta viene recuperato nel cosmo per puro caso e viene condotto in un'immensa stazione spaziale terrestre che si trova nell'orbita di Saturno.

A questo punto, secondo il tempo terrestre, la partenza di Cooper è stata 76 anni fa.

In Cooper non si notano segni di invecchiamento, anche se, sempre secondo il tempo terrestre, avrebbe ora più di 120 anni.


8. TUTTE LE DIFFICOLTA' VENGONO SUPERATE:

Alla fine di ben 148 minuti di proiezione, ogni spettatore comprende che la risoluzione delle equazioni da parte di Murphy ha permesso la costruzione di astronavi e di stazioni spaziali e ha rivelato che il terzo pianeta di Gargantùa è abitabile.


I calcoli del professor Brand erano inesatti perché mancavano di informazioni essenziali sui dati quantistici del buco nero di Gargantùa.

Ah... non voglio dimenticare che Murphy, nel periodo in cui il padre è in viaggio per l'Universo ed esplora il secondo pianeta inabitabile, è spesso in compagnia, oltre che del professor Brand (per il quale lavora), anche di un collega, fisico dottorato come lei. E' quello che diverrà il suo futuro marito, anche se per diverso tempo il loro è soltanto un rapporto fra colleghi-amici. Però è un bellissimo, stupendo rapporto, perché alla base del loro amore ci sono il rispetto, la stima reciproca e l'ascolto. D'altra parte, se in un rapporto manca l'intesa psicologica, manca tutto. I due studiosi si danno il primo bacio il giorno in cui Murphy esce esultante dal suo laboratorio per comunicare a tutta la NASA i  risultati dei suoi calcoli.

Se vedrete il film, nell'ultima scena, Murphy, molto anziana anche lei, sta morendo in un letto d'ospedale, circondata da figli e nipoti. In quel momento, padre e figlia si rivedono e si riconciliano. Non è morta sola, anzi... è stata premiata, lodata e amata dall'umanità intera per la sua mente geniale. 

E gli altri membri che erano sull'astronave con Cooper? 

Poco prima che Cooper attuasse la manovra della fionda gravitazionale, Romilly e Mann sono morti a causa di incidenti sull'astronave: Romilly, già anziano, non sopravvive in seguito ad una piccola esplosione all'interno dell'astronave provocata da Mann che voleva impedire ogni intenzione degli altri astronauti di ritornare sulla Terra e che intendeva anche uccidere Cooper.

Mann, dopo aver rubato una navetta, non riesce da solo ad eseguire una manovra di aggancio e causa dunque un'esplosione nella quale rimane ucciso.

Amelia, insieme a Cooper e al robot TARS, sopravvive: dal momento che non è stata coinvolta nella manovra di "fionda gravitazionale", è rimasta da sola con il robot CASE sull'astronave ed è riuscita a raggiungere il terzo pianeta, quello abitabile. 

E' la prima umana ad essere arrivata in quella nuova casa per l'umanità.


9. LE TECNICHE DI REGIA DEL FILM:

Nolan è decisamente un ottimo regista. Questo film è in buona parte ambientato su un'astronave e in buona parte basato su un montaggio alternato: molte scene si svolgono nello spazio e sull'astronave mentre altre mostrano l'angoscia di una Murphy sicuramente affetta da bronchite cronica (tossisce spesso a causa dell'aria malsana che respira da 33 anni)  che desidera salvare l'umanità.

Efficace è anche l'inserimento di una melodia drammatica, che predomina nei momenti più difficili della pellicola, suonata con l'organo.


10. COME SARA' LA NOSTRA CIVILTA' FRA DUECENTO ANNI?

Vi capita mai di pensarci? A me di tanto in tanto sì. 

Premesso che è difficile per chiunque prevedere o immaginare un futuro remoto e lontano, comunque posso dire che secondo me nel 2220 gli uomini avranno già fondato una civiltà interplanetaria, con stazioni spaziali collegate fra loro e astronavi ancora più avanzate rispetto a quelle di adesso. Ci saranno astronavi che probabilmente permetteranno di raggiungere pianeti e satelliti in tempi brevi (cioè nel giro di alcune ore o comunque di poche giornate).


In quella che ora gli storici chiamano "età moderna" c'è stata la colonizzazione dell'America, dell'India, di parte dell'Africa e la scoperta dell'Australia aborigena.

Fra duecento anni, almeno per come la penso io, sarà già iniziata la colonizzazione di altri pianeti. 

E la Terra?! Chissà se riusciremo/riusciranno a salvarla da catastrofi ecologiche, climatiche e ambientali... e chissà se dal punto di vista delle diplomazie e delle politiche estere le tensioni si accentueranno oppure andranno scomparendo. Chissà se riusciremo mai ad eliminare le forti disuguaglianze economiche e di genere. Mi augurerei di sì.

Se sarà ancora un pianeta abbastanza vivibile, avremo a mio avviso sicuramente automobili, autobus e treni a guida autonoma. (Le prime auto che non necessitano di una presenza umana al volante sono già state costruite a metà degli anni '90 da alcuni ingegneri di Parma e sono tuttora in fase di sperimentazione).

Come un pochino pronostica Automata, altro film fantascientifico che però si proietta nel 2044 con i suoi contenuti, gli uomini del futuro magari convivranno con i robots. Preciso che anche in Automata il nostro pianeta è presentato come una terra arida, fatta di deserti e di metropoli con palazzoni molto alti e piene di manifesti pubblicitari digitali (che compaiono su alti maxi-schermi). Spererei che nel 2044 non sia esattamente questa la nostra situazione. Nel 2044 compirò 49 anni; per quel che riguarda il 2220 posso star sicura soltanto di questo: che sarò morta e sepolta.

Però qualcosa di terrificante, in un futuro non troppo vicino, sarà possibile. 

E' da poco stato appurato che il Covid-19 ha un'origine animale. Questo è uno degli aspetti che ha in comune con l'aviaria scoperta nel '97. 

Gli scienziati della Corea del Nord, per ordine di quel pazzo criminale di Kim Jhong Un, stanno studiando e analizzando approfonditamente i genomi di alcuni virus che nel mondo occidentale sono pressoché scomparsi (difterite, malaria, tubercolosi) ma che in passato sono stati temibili e pericolosi. 

Perché li stanno analizzando?! Per capire se esiste la possibilità di ricrearli in laboratorio e di modificarli "in peggio", di poterli rendere ancora più pericolosi e mortali per un'eventuale diffusione verso i popoli nemici. Come si faccia a diffondere un virus modificato in laboratorio, io non ne ho la minima idea.  

Però sarebbe terrificante se diventasse realtà: le diffusioni dei virus artificiali, letali e contagiosi, in futuro, potrebbero divenire una purtroppo nuova modalità di combattere le guerre, in alternativa a bombe ed armi.


... Io non so se in questo periodo di pandemia sia opportuno ricordare tutti i problemi eco-ambientali attuali e non so se sia giusto proiettarsi mentalmente il futuro dell'umanità fra 200 anni... Però dobbiamo avere testa. Testa, cuore e rispetto. 

L'aumento della temperatura della Terra e l'aumento del livello dei mari non compromettono soltanto le vite di molte specie animali ma anche le nostre.


11. HAWKING, EINSTEIN E I BUCHI NERI:

La teoria del tutto è tuttora soltanto un'ipotesi, ma direi io, un'ipotesi ambiziosa, visto che aspira a conciliare, proprio come succede in questo film, la relatività generale con la meccanica quantistica. Per riuscire in questo intento però bisognerebbe trovare delle formule, o meglio, una formula che descriva il comportamento delle forze fondamentali della natura.

Questa teoria inoltre presuppone l'idea che nell'Universo esistano dei buchi neri, corpi celesti dotati di un campo gravitazionale così intenso da non essere in grado di emettere luce. 

Anche Einstein supponeva l'esistenza dei buchi neri.

Einstein è celebre per aver elaborato quella formula divenuta famosissima: E= mc2. (energia=massa* velocità della luce al quadrato).

Einstein partiva dal presupposto che la velocità della luce nel vuoto è la stessa per qualsiasi osservatore, che sia fermo o in movimento. 

Comunque, per chiarire meglio la formula che ha cambiato la fisica del secolo scorso: 

E rappresenta l'energia di un oggetto fisico.

m è la massa del corpo (kg) in stato di quiete.

c = i 300.000 Km al secondo della velocità della luce.

La massa dunque è in grado di trasformarsi in un'enorme quantità di energia. 

Quindi se massa ed energia sono equivalenti... e se la massa di un corpo può contenere un'elevata quantità di energia... deduco che possa essere vero anche questo: m= E/c2. (Ditemi che non ho appena scritto una boiata!)

L'equazione della relatività ha permesso di sviluppare le telecomunicazioni satellitari, l'utilizzo del nucleare e quel tipo di radiografie in grado di scansionare il corpo umano o parti del corpo umano.


12. UNA SCENA DEL FILM:

La trama e lo sviluppo narrativo di questo lungo film sono complessi, me ne rendo conto.      Spero di averlo spiegato in modo abbastanza chiaro. 

Vorrei concludere la recensione con un'altra scena tratta dal film. E' il momento dei colloqui tra Cooper e gli insegnanti dei suoi figli. La metto per farvi comprendere meglio o ancora meglio la drammatica situazione della società del XXI° secolo che il film mostra.


Ecco... il negare qualcosa che in realtà è stato molto importante e spettacolare per la storia dell'umanità, come lo sbarco sulla Luna, fa parte di un atteggiamento definito dai sociologi post-verità (post-truth): in questo caso vengono negate conquiste scientifiche e progressi tecnici, o comunque si altera la verità a proposito di essi, come se ci si vergognasse. 

La post-verità non è storia, è alterazione della realtà e degli eventi del passato a favore di false credenze che vengono diffuse in ambienti pubblici e attraverso mezzi di comunicazione.

Tom, da adulto, diviene un agricoltore. Un agricoltore infelice, arrabbiato, che fatica nei campi sorvolati da ormai quotidiane "nebbie sabbiose" e che considera presuntuosa la volontà della sorella Murphy di salvare l'umanità.




Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.