Post relativo al talento di Mantegna a servizio dei Gonzaga di Mantova.
ANDREA MANTEGNA-BIOGRAFIA:
E' stato allievo di Francesco Squarcione e il suo esordio è avvenuto con la realizzazione degli affreschi nella chiesa degli Eremitani a Padova.
Nel 1460 diventa pittore di corte a servizio dei Gonzaga a Mantova su invito del marchese Ludovico II°.
Mantegna si è allontanato dalla cittadina soltanto per un viaggio a Firenze nel 1466 e un soggiorno a Roma tra il 1488 e il 1490.
CARATTERI DELLA PITTURA DI MANTEGNA:
Pannonio, artista e storico dell'arte ungherese contemporaneo a Mantegna, ha composto un'elegia in suo onore lodandolo per la verosimiglianza raggiunta nei ritratti e paragonando il talento di Mantegna all'abilità di Apelle, pittore antico.
I caratteri fondamentali della pittura di Andrea Mantegna consistono infatti nell'ispirazione all'arte classica, nel realismo, ottenuto soprattutto realizzando ritratti dal vivo e nell'impiego della prospettiva per realizzare effetti di profondità nella pittura.
1) RITRATTO DI FRANCESCO GONZAGA (1461):
Il giovane, secondogenito di Ludovico Gonzaga, è stato raffigurato di profilo. Di solito Mantegna ritraeva i suoi soggetti a tre quarti mentre qui il profilo è laterale, ispirato alla numismatica della Roma imperiale.
Lo sfondo è scuro. Il volto di Francesco Gonzaga appare espressivo con le sopracciglia corrugate. I passaggi chiaroscurali nel volto risultano morbidi e precisi. Le vesti portate dal personaggio lo caratterizzano come un prelato della curia papale.
2) LA CAMERA DEGLI SPOSI (1467-1474):
La camera degli sposi si trova all'interno di Castel San Giorgio a Mantova. Si tratta di un ambiente cubico di otto metri e consisteva in una camera da letto di Ludovico Gonzaga adibita anche ad archivio privato del marchese.
La prospettiva dà già l'idea di trovarsi nello spazio aperto di un loggiato ma in realtà solo le cornici del camino, quelle delle porte e le mensole aggettanti dal muro sono veri, il resto è decorazione ad affresco.
Le pareti sono suddivise da una finta architettura costituita da paraste che poggiano su un basamento e, al di sopra di questo, sulla parete nord, è presente una scalinata che porta ad una terrazza schermata da una transenna marmorea.
Le raffigurazioni sono di contenuto celebrativo, realizzate in occasione dell'elezione a cardinale di Francesco Gonzaga.
Le pareti a sud-est della camera sono ricoperte da tendaggi. Sono presenti gli stemmi dei Gonzaga sopra l'architrave della porta nella parete sud.
2.1) OCULO:
L'oculo del soffitto richiama al Pantheon. La copertura infatti è a calotta ribassata e si apre, illusionisticamente, su un cielo azzurro con nubi vaporose.
L'oculo è incorniciato da una ghirlanda di fiori, frutti e nastri.
Qui Mantegna ha dipinto: un pavone, un vaso di legno che contiene probabilmente una pianta di limoni, degli amorini classici alati: tre che si sporgono dalla balaustra e altri tre all'interno sulla cornice, realizzati per intero.
Sono presenti anche alcune figure femminili: una è una dama di alto rango a giudicare dalla pettinatura elaborata e, accanto a lei, c'è una domestica africana, presenza non proprio così insolita nelle corti italiane del Rinascimento.
2.2) LA CORTE DEI GONZAGA, PARETE NORD:
2.3) INCONTRO TRA LUDOVICO E FRANCESCO GONZAGA, PARETE OVEST:
A sinistra c'è Ludovico Gonzaga che indossa una sopravveste militare grigia ed è armato di una spada ricca di gemme. E' di fronte al figlio neo-eletto.
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