Fragola e panna è una commedia scritta da Natalia Ginzburg pubblicata nel 1966 e rappresentata nei teatri italiani nei primi anni Settanta.
Ho accennato sinteticamente ai contenuti nel corso del post relativo alle poesie di Wislawa Szymborska ma ora, al termine della tematica "Famiglia", la approfondisco.
A) TRAMA E PERSONAGGI:
È inverno e nevica pesantemente.
I dialoghi tra i personaggi avvengono in una casa di campagna in provincia di Roma.
Barbara, una ragazza in giacca e jeans, si presenta con una valigia alla porta di casa di Cesare, il cugino avvocato, senza preavviso ma sperando comunque di trovarlo.
L'avvocato però non c'è, si trova a Londra per motivi di lavoro. Le apre la porta Tosca, la domestica.
Tosca ha iniziato a lavorare quando aveva soltanto undici anni, quindi si presume abbia soltanto la licenza elementare.
Eppure, nonostante questo suo limite, è il personaggio più significativo e più sensibile: accogliente e affabile con Barbara, Tosca è stata una ragazza madre che si è ritrovata a crescere da sola sua figlia Camilla, coetanea di Barbara e da poco assunta in un negozio da un parrucchiere.
Tosca è una figura che richiama, ai lettori di ogni tempo, l'importanza di valorizzare il lavoro degli altri.
In effetti, questa domestica dice a Barbara di voler cambiare famiglia a cui prestare servizi casalinghi dato che, nella casa di Cesare, sembrano mancare le condizioni essenziali per godere di un minimo riscontro gratificante che valorizzi il suo ruolo:
Mi rincresce di andarmene, perché non sarebbero cattivi. Però non danno grande soddisfazione. Mangiano, e non dicono è buono, è cattivo, niente. Non ti dicono mai niente. Così una non può mai sapere, se sono contenti o no. E poi questo silenzio! L'avvocato, io l'ho visto un momento il giorno che sono arrivata, gli ho stirato due camicie, e è partito subito. La signora, la signora non parla. Non parla con me.
Barbara invece è sposata ed è madre di un bambino che ha poco più di un anno. Sta scappando da un marito violento e ha lasciato il figlio dalla suocera.
L'infanzia di Barbara è stata tutt'altro che ideale: rimasta orfana molto presto da entrambi i genitori, è stata cresciuta da una nonna alcolizzata.
Farei un accenno a Paolo: inizialmente innamorato di Barbara, dopo la nascita del loro figlio e dopo aver constatato che sua moglie aveva iniziato ad intrattenere una relazione proprio con il cugino, era diventato geloso e violento. Paolo ricalca la mentalità, presente in alcuni casi anche oggi, della moglie-oggetto, dal momento che la pensa così:
«È mia moglie. Posso batterla quanto voglio, perché è mia moglie».
Flaminia è la moglie di Cesare. Fredda e laconica con Tosca, non intende ospitare Barbara nemmeno per una notte dopo aver sentito la sua vicenda:
«Tutto quel che mi hai detto non mi fa né caldo né freddo. Torna a casa tua».
Flaminia non ama più Cesare e dichiara candidamente di essere separata sotto lo stesso tetto: «Non è più un matrimonio, siamo come fratello e sorella».
D'altronde, Cesare e Flaminia si sono traditi più volte, senza mai provare gelosia.
Ad un tratto compare Letizia, la sorella di Flaminia, la quale trova una soluzione per la ragazza scappata dal marito: la accompagna con la propria auto in un convento di suore situato presso i castelli romani.
Cesare torna dal Regno Unito la mattina dopo e, venendo a conoscenza di ciò che è accaduto la sera prima, dichiara di essere stanco di Barbara, la quale, nel frattempo, è fuggita dal convento.
B) LA RAGIONE DEL TITOLO:
A Barbara piacciono molto i gelati con fragola e panna. Lo dice Cesare alla moglie e alla cognata, in una delle battute finali:
Ho speso un patrimonio in gelati di fragola e panna, con lei. Non si ha idea di quanti gelati può mangiare in un solo pomeriggio, anche in pieno inverno. Non se ne ha l'idea.
C) TEMI DELL'OPERA TEATRALE:
-Incomunicabilità e noia= Queste caratteristiche risultano evidenti soprattutto in Flaminia, donna emozionalmente anestetizzata e fondamentalmente annoiata. La sua esistenza quotidiana può essere paragonata ad un paesaggio padano nella nebbia: non lavora, non ha scadenze da rispettare e non ha vita sociale. Oltretutto si dedica sempre alle solite attività.
-Fallimenti coniugali= Il legame coniugale tra Cesare e Flaminia è terminato da un pezzo, forse anche prima dell'inizio dei rispettivi tradimenti... perché forse da molto tempo non si ascoltavano più.
D'altronde, il matrimonio tra Paolo e Barbara è disastroso: lei è stata leggera, sleale e infedele e lui ha un grosso problema con la propria sfera emozionale e affettiva (affermazione che non giustifica le quotidiane violenze riservate alla madre di suo figlio!).
-Necessità di rapporti umani= Questa tematica è rappresentata dalla semplicità della figura di Tosca e dalla sua insoddisfazione come domestica: questa donna può anche rappresentare un mondo contadino che, pur appena alfabetizzato, risulta essere interiormente vivo e attento a ciò che rende sereni i rapporti umani, indipendentemente dai ruoli che questi stessi implicano.
-La mancata percezione di sé= Questo riguarda Barbara, senza ombra di dubbio. Quando fugge di casa non è consapevole né del suo ruolo materno, a cui sembra non essere adeguata, né di se stessa: non sa nemmeno lei di quale aiuto ha bisogno... vive a caso.
E soprattutto, che cosa le serve esattamente in quella situazione? Aiuto economico? Supporto psicologico? Un impiego lavorativo? Ma questo con quali titoli?
💥Non riesco a reperire l'ultima commedia scritta dalla Ginzburg e intitolata Il Cormorano" e mi dispiace.
Si tratta di un'opera teatrale in due atti che non ha avuto molto successo (ha venduto solo 22 copie) e che è stata scritta nel 1991, quando l'autrice era già malata di cancro e, prima di lasciare il mondo, voleva dare un'ultimo monito a proposito di relazioni tossiche e disfunzionali.
Infatti, la protagonista Fiorella, fidanzata e convivente con il giornalista Dario, violento, possessivo e manipolatore, non è in grado di uscire da una quotidianità fatta di maltrattamenti e soprusi.
POST PROGRAMMATI PER DICEMBRE:
Man mano che il Natale si avvicinerà, troverete tre argomenti assolutamente laici che tuttavia richiameranno a valori e a significati profondi che questa festività dovrebbe portare nelle nostre vite per tutto l'anno, ovvero, la sensibilità per le situazioni di povertà e di disagio, la cooperazione sociale, l'altruismo, l'amore e la consapevolezza delle nostre fragilità.
- 4/12: 🌲21) DISAGIO ED EMARGINAZIONE SOCIALE🌲
- 12/12: 🌲22) ACCOGLIENZA🌲
- 20/12: 🌲23) FRAGILITA' E UMANITA'🌲
ULTIMO POST DEL 2025:
-29/12 🎇🎆 24) "THE THREE STRANGERS", THOMAS HARDY




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