Sappiamo tutti ciò che è accaduto a Srebrenica nel luglio del 1995... i miei lettori soprattutto, dal momento che questo terribile evento storico viene spesso menzionato e rievocato nei miei post da circa un anno e mezzo. Tre giorni fa é stata organizzata proprio a Srebrenica la cerimonia del ventesimo anniversario della strage.
Qui cercherò sia di descrivere cosa è accaduto durante la cerimonia, sia di ribadire alcune mie riflessioni storiche.
"Oggi ci uniamo alle persone di ogni fede e nazionalità nel commemorare il genocidio di Srebrenica. Piangiamo la perdita delle sue ottomila vittime, onoriamo la memoria di coloro che solamente ora vengono sepolti e di tutti coloro che sono ancora dispersi. Srebrenica fu invasa vent'anni fa. Nel genocidio che seguì, fratelli, figli, mariti e padri furono strappati alle loro famiglie. (...) Non siamo in grado di offrire alcun conforto che sia di vero aiuto per il dolore subito dalle famiglie delle vittime. Dobbiamo guardare a Srebrenica con occhi limpidi, commemorare la tragedia e imparare da quanto è accaduto. Solo riconoscendo in pieno il passato possiamo conquistare un futuro di vera e duratura riconciliazione. Solo costringendo i colpevoli del genocidio a renderne conto possiamo offrire un po' di giustizia che aiuti i loro cari a stare meglio (...)" - Così si è espresso Barack Obama, presidente degli Stati Uniti, in occasione della giornata della memoria.
Ratko Mladic, il generale serbo responsabile della strage, è stato arrestato il 26 maggio 2011, grazie ad una segnalazione anonima, in un paese che si trova a 80 chilometri di distanza da Belgrado. E' ora accusato di crimini contro l'umanità dal Tribunale Penale Internazionale per l'Ex Jugoslavia. Il processo è tuttora aperto... ma la probabile condanna all'ergastolo non potrà mai restituire la vita a quei giovani uomini, trucidati con violenti colpi di mitragliatrici.
Quei poveri ragazzi erano delle gemme che, all'alba della vita, si stavano preparando a sbocciare per ricevere l'abbraccio dei caldi raggi del sole... Quei poveri ragazzi certamente volevano amare la vita con tutta la pienezza del loro essere, volevano inseguire i loro sogni, la loro voglia di libertà e di pace... E invece sono morti. Sono stati uccisi soltanto perché erano dei bosniaci musulmani! I Tribunali non hanno e non avranno mai il potere di resuscitare tutti coloro che sono morti ingiustamente!
Nemmeno le mie accorate frasi poetiche hanno il potere di ridare la vita a quei giovani ragazzi.
Le buone parole e i bei discorsi non bastano a confortare le madri di Srebrenica... A volte, le ferite dell'animo sono più dolorose delle ferite del corpo.
Alcuni di voi si staranno forse chiedendo se sono diventata nichilista... No, nichilista non lo sono mai stata. Anche perché ho degli ideali e me li tengo ben stretti. Casomai mi si potrebbe definire "realista", o "attenta al dolore altrui", oppure ancora "sensibile verso gli eventi storici più drammatici".
Ad ogni modo, tre giorni fa, mentre i cittadini di Srebrenica erano tutti riuniti nel Camposanto della città per ricordare le vittime del massacro e per assistere alla tumulazione degli ultimi 136 corpi appena ricomposti, l'attuale governatore serbo, Alexandar Vucic, è stato fatto passare attraverso un sentiero che, dall'ingresso del grande Camposanto, conduceva alla tribuna allestita per le autorità. Molte persone però si sono accorte della sua presenza; hanno gridato insulti e gli hanno lanciato addosso bottiglie, sassi e scarpe. Il premier serbo dunque, con tutte le sue "guardie del corpo", è stato costretto ad andarsene.
Volete che vi spieghi i motivi di questo sentimento di rabbia da parte degli abitanti di Srebrenica?!
Sì, voglio proprio spiegarveli per filo e per segno!!
...Questo è ciò che si legge su alcuni articoli online: "Il premier Vucic aveva cercato di proporre la sua presenza fra i nemici di un tempo come un gesto distensivo verso di loro per ricordare il massacro di Srebrenica. Ma molti di loro l’hanno vissuto come una provocazione inaccettabile. Il popolo bosniaco non ha ancora imparato a perdonare. Per loro Islam significa rivendicazione patriottica. "
a) Dunque, ci siamo forse dimenticati che alla fine degli anni ottanta Vucic era ministro del governo Milosevic?! Nel 1986, Vucic aveva dichiarato, in linea con il nazionalismo aggressivo di Milosevic: "Za jednog srbrina, ubit cemo 100 muslimani", ovvero, "Per un serbo uccideremo cento musulmani".
b) La sera del 10 luglio, cioè alla vigilia della giornata della memoria, Vucic ha detto: "Rendere omaggio alle vittime degli altri è una condizione perché gli altri vengano ad omaggiare le nostre". Ma che faccia tosta!!! Come se le perdite serbe fossero paragonabili a quelle bosniache!! I serbi hanno progettato e attuato la strage di Srebrenica, i serbi hanno ucciso 8000 uomini nel giro di tre giorni! Inoltre, in circa tre anni di guerra (1992-1995), sono stati massacrati più di 33mila civili bosniaci... invece, i civili serbi che persero la vita in quegli anni di guerra furono poco più di quattromila.
c) Ultima argomentazione, ma non meno importante delle altre due: le fonti storiche conservate in Serbia negano lo sterminio di Srebrenica e lo considerano una montatura creata per diffondere in Europa un sentimento di compassione verso i bosniaci. Infatti, ancora oggi, il governo serbo si rifiuta di porgere le proprie scuse ai bosniaci per quanto accaduto a Srebrenica.
Dunque, perché pretendere che i bosniaci perdonino?!
Durante la manifestazione dell'11 luglio, molti giovani bosniaci indossavano magliette recanti la scritta: "Srebrenica, we don't forget".
Infatti. Noi non dobbiamo dimenticare. Il negazionismo, ovvero, il rifiuto della più palese evidenza storica, è un atteggiamento molto pericoloso; io lo so bene, dal momento che circa un mese fa ho dato l'esame di Introduzione agli studi storici.
Per me, il negazionismo è demenza, ignoranza. I negazionisti banalizzano i drammi del passato.
Molto spesso, questo termine fa riferimento alla Shoah... ma è logico applicarlo anche riguardo ad altri drammi storici importanti avvenuti nel corso del XX secolo. Per esempio, negazionista è anche il governo turco che si rifiuta di riconoscere il genocidio degli armeni del 1915... Anche qui: 1 milione di morti... migliaia di uomini decapitati di fronte alle loro mogli, alle loro figlie e alle loro madri... e solo per il fatto che erano armeni!
Lo ribadisco: sminuire le stragi è deleterio. Commemorarle non basta.
Dobbiamo ricordare gli avvenimenti più dolorosi del passato per riflettere sul nostro presente, in modo tale da poter rendere migliore il futuro!
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