Visualizzazioni totali

1 gennaio 2020

2019: anno in cui ho vinto tutte le mie battaglie!


Ultimo atto prima di crollare nel mondo dei sogni: scrivere questo post!

Se dovessi riassumere il mio 2019 in un solo periodo grammaticale di tre righe, direi così: 
"Nel corso dell'anno appena terminato, anche se diverse volte mi sono trovata in situazioni difficili da affrontare, sono stata in grado di affrontarle e di superarle grazie ad una vera e propria forza interiore e ovviamente anche grazie al sostegno della mia famiglia, nido sicuro e tesoro inestimabile."

Venivo da un 2018 bello, bellissimo, ricco di esperienze interessanti e costruttive, di sogni, di gioia e... soprattutto, anno della mia laurea, con una valutazione decisamente alta che mi ha permesso di iscrivermi al biennio magistrale senza dover affrontare una prova scritta preliminare o un colloquio.
Il mio 2019 è stato un anno decisamente faticoso, impegnativo, stressante... è stato anche un anno di sofferenza per me, ma non mi sono mai arresa di fronte a difficoltà e ostacoli.
E infatti, come ho scritto nel titolo: ho vinto tutte le mie battaglie!

ELENCO DELLE MIE "VITTORIE":

1) Il mio romanzo è apprezzato e anche piuttosto letto. Sono contenta di essere riuscita a trasmettere, anche ad un pubblico di lettori adolescenti e giovani, sensazioni e sentimenti.
... Pochi di voi sanno che, prima di contattare la Cierre Grafica, durante il mese di marzo avevo avuto a che fare con un precedente editore disonesto... 
"Editare" il mio libro è costata anche una buona dose di angoscia, perché ho dovuto chiedere assistenza legale. Non scherzo e non mento, purtroppo è tutto quanto vero. Sotto Pasqua la situazione era già migliorata; e io ho riavuto il diritto di rivolgermi ad un altro gruppo editoriale.
Ma godiamoci piuttosto il fatto che il libro c'è, esiste fisicamente visto che è stato stampato, è piuttosto letto e... ha ricevuto pochissime critiche (delle quali però farò tesoro comunque).

2) Lo sa chiunque di voi ha preso o sta prendendo seriamente l'università: ogni esame comporta concentrazione, tenacia e fatica. Vi elenco la mole di alcuni esami che ho affrontato nel 2019:
-Esame sulla Liberata di Torquato Tasso: leggere per intero il poema, compresi i commenti alle singole ottave + letture di 6 saggi di commento alla figura di Tasso e alla Liberata.
-Esame di metrica italiana: un libro di 300 pagine sulla storia delle forme e delle tipologie metriche + appunti e schede e-learning del docente + un piccolo libro di approfondimento sul sonetto + un altro piccolo libro di approfondimento sul genere del poema epico-cavalleresco + il rivedere e il ripetere quelle esercitazioni svolte durante le lezioni su posizione degli accenti e figure metriche.
-Esame di Filologia romanza: un corposo libro sulla storia dei generi della letteratura medievale europea + lettura e traduzioni dal francese antico dei lais di Maria di Francia + lettura del Lai di Narciso.

... e gli altri esami che non ho riportato qui erano ricchi più o meno così di contenuti. E' giusto, sono ad un corso magistrale ed è bene che una futura insegnante di Lettere sia ben fornita di un ampio bagaglio culturale. La motivazione e il piacere di studiare mi hanno premesso di raggiungere il massimo dei voti quasi ogni volta.
Senza contare che il rapporto con buona parte dei miei compagni di corso che si sono iscritti alla magistrale nel mio stesso anno è cambiato: nessuno mi prende più in giro e tutti mi rispettano.
Si inizia probabilmente a capire che, se svolgo approfondimenti, non è per entrare nelle grazie dei professori o per un senso di superiorità ma per reale passione nei confronti della letteratura. La letteratura è parte di me, è proprio il mondo al quale sento di appartenere.

3) Settembre 2019. Mese del mio ventiquattresimo compleanno, ma mese difficile. Mese in cui, triste ma decisa, ho scelto di "dimettermi" dal mio servizio in parrocchia. Permettetemi di esprimermi con una frase piuttosto forte: mi sono bruciata io nel mio paese. Fossi ancora animatrice non solo avrei ancora il disprezzo e l'incomprensione di quelli che erano i miei co-animatori, ma non avrei alcuna possibilità di essere sostenuta, visto che in quel colloquio del 17 settembre, il nostro curato mi ha parlato in modo duro. "Sei qui in parrocchia soprattutto per quel ragazzo e... anche tu... sei una ragazza difficile, che non sa adattarsi".
E poi... mai un grazie per la mia presenza costante al Grest con i ragazzi, raramente un saluto durante quel periodo e mai una battuta ironica che mi avrebbe fatto un gran piacere, del tipo: "Ah Anna... Da un giorno all'altro passi dalla Filologia romanza alla manovalanza!".
E poi... è stato uno dei primi a ricevere il mio libro... Mai un complimento o un riscontro, anche negativo. Capite ora il motivo per cui, quando Le avventure di una liceale invisibile era divenuto ordinabile su Amazon, Ibs e la Feltrinelli, ho scritto: preferisco un vostro commento negativo piuttosto che il nulla. Il nulla e la freddezza sono terribili, soprattutto se le si riceve da persone di fiducia.
Lo credevo il mio padre spirituale, il mio fratello maggiore. Invece quella mattina ho scoperto che di me non ha capito una mazza.
Ho pianto, ho provato nervosismo e rabbia. Ma ora credo di stare superando la fase del lamento e del risentimento, pian pianino anche questa me la sarò gettata alle spalle...
Mi dispiace per i ragazzini, ma... anche qui alla fine, ho capito di avere vinto, visto che molti di loro, quando mi vedono o mi incrociano, mi salutano volentieri e in certi casi mi abbracciano.
Gli adolescenti mi hanno dato molte più soddisfazioni di quelli della mia età o comunque vicini alla mia età: insicuri, delicati, alla ricerca della loro identità e del loro posto nel mondo ma... belli, unici, diversi l'uno dall'altro, in certi casi sofferenti... e, in genere, più sensibili dei giovani over 18 e degli adulti.
Tenete presente che mi prendo ancora cura degli adolescenti, con un lavoretto che mi gratifica e che mi piace molto fare: le ripetizioni private!
Una ragazzina di seconda superiore, che seguo da inizio novembre, nel giro di un mese e mezzo in italiano scritto è passata dal 4 al 6. Ho lavorato con lei, ho lavorato sul serio: esercizi supplementari di analisi logica, schemi, riassunti, lettura e analisi dei testi...
C'è ancora un po' da lavorare sull'espressione linguistica, ma, ora che quella sufficienza le ha fatto capire di potercela fare, per me è più facile e più piacevole farle lezione.

4) Anche se la mia "mezza storia" con un ragazzo non è andata come sarebbe dovuta andare, ho comunque conosciuto delle nuove persone positive e con una grande ricchezza interiore. Anche gli incontri e i dialoghi con loro mi hanno fatta stare meglio nelle settimane e nei periodi più complicati.
Ho conosciuto più gente quest'anno che non negli anni scorsi. Ah, che ricchezza le relazioni!
E... ho recuperato i rapporti con tre amici.
Ho commesso l'errore di idealizzare quel ragazzo, ancora prima di conoscerlo per davvero.

... PER CONCLUDERE...


Ho vissuto mille emozioni nel corso di questo anno un po' bello e un po' no.
Sono cresciuta, sono maturata. 
Ho dubitato di Dio, ho dubitato a volte di me stessa e a volte degli altri. Ho anteposto il bene degli altri al mio. 
Sono stata generosa e solare, anche quando dentro provavo angoscia, rabbia, malinconia e amarezza.
Non sono tornata a casa ieri notte, sono rimasta a Peschiera. Oggi, alle tre del mattino, davanti allo specchio del bagno della casa di mio zio mi sono detta: "Sono fiera di me, dopotutto".
Concedetemi di dirmelo, ogni tanto fa bene dirselo. Ditelo anche a voi stessi quando sentite di meritarvelo.
Ho una bella indole. Strana, se volete, ma direi bella. 
Determinata e al contempo mite. Sicura di sé e delle proprie scelte, ma allo stesso tempo umile. A giornate gioiosa e sognatrice, in altri momenti invece malinconica. Talvolta orgogliosa della propria solitudine (di me mi piace il fatto che so come impiegare il tempo da sola, senza continuo bisogno di compagnia) e talvolta bisognosa di un abbraccio forte, stretto, caldo e protettivo che non la faccia sentire troppo sola e fragile. 

In quei momenti in cui mi capita di ripensare alle esperienze vissute fino ad ora, ovvero, quando mi capita di ripensare a questi 24 anni non facili, in certi periodi nemmeno nei primi anni di vita, automaticamente canticchio Mary J-Blidge: In each tear there's a lesson. Makes you wiser than before, makes you stronger than you know. Each tear brings you closer to your dreams: no mistake, no hearthbreake can take away from you're meant to be.



INIZIA PER TUTTI NOI L'AVVENTURA DELL'ANNO 2020: BUON CAMMINO A TUTTI VOI!



Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.