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29 ottobre 2023

LO STRUTTURALISMO ANTROPOLOGICO E LO STRUTTURALISMO LINGUISTICO:

In questo post è previsto un collegamento tra le teorie sociologiche di Lévi-Strauss e la linguistica.

Io e Matthias abbiamo unito i nostri bagagli culturali e, dall'incontro e dall'incrocio tra due discipline quali sociologia della famiglia e linguistica generale, sono scaturite riflessioni etiche non da poco, nel mio caso connesse anche ad uno scandaloso fatto di cronaca già accennato nell'avvertenza.

1. LÉVI-STRAUSS E LO STRUTTURALISMO ANTROPOLOGICO:

Di origine belga (è nato a Bruxelles), è vissuto in Francia. 

I suoi contributi alla psicologia provengono dall'applicazione dello strutturalismo che prevede di interpretare i fenomeni culturali in relazione a elementi universali e inconsci.

In che modo l'uomo riesce ad orientarsi nella realtà del mondo?

L'uomo riesce a dare un ordine alla realtà strutturandola in modo logico, innanzitutto attraverso opposizioni binarie: destra/sinistra, sole/luna, bene/male, vita/morte, uomo/donna.

La cultura esiste se gli uomini riescono a comunicare tra loro attraverso il linguaggio.

Oltre a ciò, Lévi-Strauss era convinto che il linguaggio potesse influenzare la cultura umana visto che i nostri modelli culturali sono influenzati dall'inconscio della mente.

Lo studioso ha stabilito delle differenze tra "culture calde" e "culture fredde". 

Tutte le culture dell'Europa Occidentale che si dimostrano aperte a continue influenze esterne molto diverse le une dalle altre e si sono modificate in maniera importante sono state definite "calde". 

Invece, le culture che sono cambiate soltanto in modo parziale, vengono denominate "fredde". 

Levi-Strauss ha intrapreso molti viaggi nell'Amazzonia centrale, dove ha incontrato, studiato e analizzato indiani di tre specie: nambikwara, caduceo e bororo. Da queste osservazioni è derivato il suo interesse per la famiglia e i legami di parentela.

Per questo antropologo la proibizione dell'incesto è la costante universale che segna il passaggio dell'uomo dal puro stato di natura ad una società umana minimamente organizzata. 

Tutte le culture vietano l'incesto: cambiano soltanto, tra una cultura e l'altra, le categorie di parenti con cui non è possibile sposarsi.

Lévi-Strauss definiva il matrimonio non come un'unione tra due individui ma come uno scambio che le persone di un gruppo fanno con le persone di un altro gruppo. 

Il tabù dell'incesto è la proibizione dell'endogamia il cui effetto è quindi l'incoraggiamento dell'esogamia.

Grazie a quest'ultima la famiglia è in grado di stabilire relazioni esterne che rafforzano la solidarietà sociale. 

Lévi-Strauss ha espresso queste teorie sull'alleanza matrimoniale nel suo saggio Le strutture elementari della parentela (1949). 

2. FERDINAND DE SAUSSURE E LO STRUTTURALISMO LINGUISTICO:

Per Ferdinand de Saussure la lingua è un prodotto sociale che deriva dall'atto del connettere i suoni con concetti esistenti nella realtà del mondo.

Riesco a chiarire meglio con un esempio dato LIBRO.

Il significante riguarda i suoni che compongono questa parola: l (laterale), i (vocale), b (occlusiva bilabiale sonora), r (polivibrante alveolare sonora), o (vocale chiusa). 

Tuttavia, il significato riguarda il concetto che le società umane si sono fatte di ciò che è libro: materiale le cui pagine di carta sono rilegate solitamente in brossura, dotato di una copertina con titolo e immagini.

Saussure chiama "segno linguistico" la combinazione tra il significato e l'immagine acustica.

Il linguaggio dunque, anche secondo Ferdinand de Saussure, influenza la cultura umana perché è antico come l'origine dell'umanità (e in effetti, le radici del proto-indoeuropeo hanno dato origine alle famiglie linguistiche tuttora esistenti). 

C'è una piccola differenza tra lingua e linguaggio però: mentre la lingua riguarda la fonetica, le lettere che compongono le parole, l'origine delle parole nelle frasi, le norme grammaticali, il linguaggio comprende anche gestualità, espressioni del viso, note musicali per la musica, numeri per l'algebra, numeri, lettere greche e figure per la geometria. Mentre invece la lingua è solo una modalità verbale grammaticalmente strutturata per comunicare.

3. NELLA NOSTRA CONTEMPORANEITÀ L'ESOGAMIA É ANCORA IN GRADO DI RAFFORZARE LA SOLIDARIETÀ SOCIALE?

A volte me lo sono chiesta, anche in relazione a sconvolgenti eventi di cronaca "nerissima" che hanno compromesso la salute psicologica di donne sottoposte per anni a violenze e segregazione da chi per primo avrebbe dovuto aver a cuore il loro rispetto.

Forse sì, l'esogamia è una pratica che ci rende civili, oltre a stabilire rapporti di alleanza e solidarietà tra diversi nuclei familiari

Tuttavia, penso che l'esogamia non abbia mai eliminato la possibilità di incesto familiare.

Ogni volta che si nomina l'incesto penso al caso di Elizabeth Fritzl, ragazza austriaca di Amstetten segregata dal padre per 24 anni in un bunker anti-atomico sotterraneo, madre, suo malgrado, di sette figli.

Come mai la polizia ha impiegato così tanto tempo per ritrovare lei e i figli del padre-nonno?

Nella primavera 2008, un'adolescente viene trovata al di fuori dell'ingresso dell'ospedale di Amstetten in gravi condizioni: anemica, rachitica e con una seria infezione renale. I medici intuiscono subito che la ragazzina è vissuta, fino ad allora, in condizioni disumane. Così propongono alla polizia di fare un appello in televisione destinato alla madre. 

E la madre di questa adolescente accorre in ospedale: sorprendentemente, è Elizabeth Fritzl, che la polizia credeva lontana dalla famiglia di origine da più di 20 anni (si supponeva che si fosse unita ad una setta religiosa).

Da quel momento, Joseph Fritzl viene indagato, arrestato e rinchiuso con la pena dell'ergastolo in una cella di isolamento con accuse pesantissime e purtroppo tutte vere: sevizie, violenza sulla propria figlia, sequestro di persone e riduzione in schiavitù, responsabilità di omicidio e distruzione di cadavere (uno dei figli di Elizabeth, nato nel 1996, era morto di stenti e di problemi respiratori da neonato. Una volta morto, Joseph aveva bruciato il cadavere).

In effetti, poco dopo i 18 anni, Elizabeth era stata richiusa al buio in pochi metri quadrati senza libri, radio o giornali, vittima di tutte le atrocità che il padre commetteva su di lei. 

Kerstin, l'adolescente trovata appena al di fuori dall'ospedale, è sopravvissuta.

Per diversi anni Elizabeth e i suoi figli sono stati accolti in una struttura psichiatrica e poi sono stati trasferiti in una villa del nord dell'Austria, con nomi diversi all'anagrafe. 

Elizabeth ha ora più di 50 anni e ha una relazione con la guardia del corpo che tuttora è incaricato di proteggerla.

Non voglio perdermi in dettagli su questa storia agghiacciante le cui disgustose dinamiche superano, a mio avviso, qualsiasi romanzo horror.

Chissà quali meccanismi o quali traumi stanno all'origine del comportamento di Joseph... come si fa ad arrivare ad imprigionare la propria figlia per più di due decenni privandola della propria libertà, della propria dignità e degli anni migliori della sua vita?

Quel che rimane poco chiaro, comunque, è il ruolo di Rosemary, la madre di Elizabeth, affetta da un lieve ritardo mentale: anche Rosemary era vittima di violenze da parte del marito ma sembra non essersi accorta di quel bunker sotterraneo chiuso da sette porte blindate e, soprattutto, sembra aver creduto ciecamente alla versione dell'unione della figlia con una setta.

Negli ultimi anni, la casa degli orrori di Joseph è diventata un centro di accoglienza per profughi.

ALL HALLOW'S EVE IS COMING...

...Che possa essere spunto di una significativa e piacevole riflessione 

("L'umanità è nelle nostre mani", estratto del capitolo terzo- "Azzurro")

I corridoi del "Great Shoppingland" sono abbastanza affollati. 

Facendosi strada, Elia sale un piano attraverso le scale mobili. Attorno a lui quasi tutte le vetrine dei negozi di abbigliamento sono agghindate con finte ragnatele di cotone, statuette di streghe e di fantasmini, piccole zucche arancioni.

"Tra due giorni sarà Halloween", pensa, e nel frattempo, con una leggera smorfia, ricorda quella prof. di inglese delle scuole medie che, molti anni prima, aveva dettato a lui e ai suoi compagni di classe l'antica leggenda di Jack O'Lantern, il fabbro alcolizzato che faceva patti con il diavolo. 

Elia sa molto bene che Halloween è un'antica tradizione celtica: in Irlanda, molti secoli fa, il primo novembre era considerato il primo giorno del nuovo anno e si credeva che, la notte del 31 ottobre, le anime dei morti incontrassero quelle dei vivi. Ma successivamente, con la carestia un buon numero di irlandesi si era trasferito negli Stati Uniti. 

Secoli dopo, a causa della globalizzazione e del consumismo imperante, la notte di Halloween ha perduto il suo legame con la spiritualità ultraterrena ed è diventata una ricorrenza consumistica condivisa da tutto il pianeta.

"Forse Halloween per molti è una festa per non pensare alla morte, anzi, per scacciare il timore che l'Aldilà non esiste".



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