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30 agosto 2023

"MATTATOIO N.5 (O LA CROCIATA DEI BAMBINI)", K. VONNEGUT:

Avevamo dimenticato che a fare la guerra sono i ragazzini.

Quando ho visto quelle facce appena rasate, è stato uno choc.

"Dio mio, Dio mio", mi sono detto, "questa è la Crociata dei Bambini".

L'analisi dei temi e dei contenuti del libro è mia, le riflessioni stilistiche e linguistico-lessicali dei paragrafi 4 e 5 sono di Matthias.
Entrambi abbiamo letto questo romanzo a fine primavera. 

1) CONTENUTI GENERALI DEL LIBRO:

Billy Pilgrim, protagonista di questo complesso romanzo, è un optometrista americano dotato di un'incredibile capacità di saltare da una dimensione spazio-temporale all'altra: ora si trova a Dresda, durante la seconda guerra mondiale, ora in compagnia della moglie Valencia o della figlia Barbara, negli anni Sessanta, ora nello zoo del pianeta di Tralfamadore in cui è stato esposto come esemplare umano.

2) I DUE TITOLI DEL LIBRO:

Come mai il romanzo ha due titoli, presentati in copertina quasi come se fossero opzioni?

-Come mai "Mattatoio n.5"? 

Il mattatoio con 5 come numero civico è il luogo in cui Billy e i suoi commilitoni si sono rifugiati durante i bombardamenti a Dresda. O meglio: il protagonista e gli altri soldati americani sono entrati nel mattatoio e si sono rifugiati in una grotta scavata al di sotto di questo.

-Come mai "La crociata dei bambini?"

I soldati dell'esercito americano erano tutti molto giovani al momento del secondo conflitto mondiale perché diversi di loro, come ad esempio il grezzo Roland Weary, hanno tra i 16 e i 18 anni. Sono quindi adolescenti. 

Da qui si deduce che uno degli intenti di Vonnegut era quello di creare un romanzo anti-militarista.

3) GENERE DEL ROMANZO:

E' impossibile incasellare Mattatoio n.5 in un solo genere letterario. 

3.1) UN ROMANZO STORICO?

Detto in modo chiaro, semplice e sintetico, questo libro è senza dubbio anche storico, dal momento che, in diversi passaggi, l'ambientazione è Dresda e, più precisamente, la Germania distrutta e bombardata degli anni 1944-1945. 

In qualche caso vengono descritte in modo preciso le azioni degli eserciti che si trovano a combattere in schieramenti opposti, come in questo esempio:

Gli aerei americani, pieni di fori e di feriti e di cadaveri decollavano all'indietro da un campo d'aviazione in Inghilterra. Quando furono sopra la Francia, alcuni caccia tedeschi li raggiunsero, sempre volando all'indietro, e succhiarono proiettili e schegge da alcuni degli aerei e degli aviatori. Fecero lo stesso con alcuni bombardieri americani distrutti, che erano a terra e poi decollarono all'indietro, per unirsi alla formazione.

Lo storno, volando all'indietro, sorvolò una città tedesca in fiamme. I bombardieri aprirono i portelli del vano bombe, esercitarono un miracoloso magnetismo che ridusse gli incendi e li raccolse in recipienti cilindrici d'acciaio, e sollevarono questi recipienti fino a farli sparire nel ventre degli aerei. I contenitori furono sistemati ordinatamente su alcune rastrelliere. Anche i tedeschi, là sotto, avevano degli strumenti portentosi, costituiti da lunghi tubi di acciaio. Li usavano per succhiare altri frammenti dagli aviatori e dagli aerei.

Più volte, nel corso di questo romanzo, si evidenzia non soltanto di come la guerra sia teatro di violenze, di rabbia ed odio, ma anche del fatto che porta assoluta precarietà nella vita di chiunque la viva, soldati o civili che siano. Si parla inoltre di tremende esperienze di prigionia di una parte dei soldati americani catturati dai tedeschi nei dintorni di Dresda, una questione storico-bellica mai menzionata nei libri di storia scolastici o accademici.

Naturalmente non mancano gli episodi di rastrellamenti nazisti. Ecco come li definisce l'autore:

I tedeschi erano impegnati in un'operazione militare che aveva un nome spassosamente esplicativo, un'attività umana che di rado viene descritta nei particolari e il cui solo nome, riportato nei giornali o nei libri di storia, dà a molti entusiasti della guerra una sorta di appagamento post-coitale. E', nell'immaginazione degli appassionati della guerra, quello svagato gioco amoroso che segue all'orgasmo della vittoria. Si chiama  "rastrellamento".

3.2) UN ROMANZO FANTASCIENTIFICO?

Tuttavia, non manca la componente fantascientifica: Tralfamadore è un pianeta inventato dalla mente dell'autore. Gli abitanti di questo mondo sono i "tralfamadoriani", che erano alti sessanta centimetri, che erano verdi e che avevano la forma di uno sturalavandini. (...) Queste creature erano amichevoli e avevano una vista a quattro dimensioni. Compativano i terrestri che potevano vederne solo tre. Avevano molte cose meravigliose da insegnare agli abitanti della Terra, specialmente sul tempo.

3.3) UN ROMANZO FILOSOFICO-ESISTENZIALE?

In quest'opera si possono rilevare anche alcune importanti riflessioni sul tempo, sulla morte e sul modo di affrontare la vita.

-(...) quando una persona muore, muore solo in apparenza. Nel passato è ancora viva, per cui è veramente sciocco che la gente pianga al suo funerale. Passato, presente e futuro sono sempre esistiti e sempre esisteranno.

Certo è vero, Kurt Vonnegut fa trasparire il suo fatalismo piuttosto pessimista. Tuttavia, il protagonista di questo romanzo fa incorniciare, sulla parete del suo ufficio, una semplice massima che aiuta lui e chi frequenta il suo ambiente di lavoro ad affrontare meglio l'esistenza. 

Eccovela:

Dio mi conceda la serenità di accettare le cose che non posso cambiare, il coraggio di cambiare quelle che posso e la saggezza di comprendere sempre la differenza.

3.4) UN ROMANZO FILOSOFICO-RELIGIOSO?

Nel corso della lettura ho trovato anche alcune interpretazioni insolite ma curiose di episodi biblici ed evangelici menzionati e rievocati.

Ve le riporto qui sotto:

-Era gente spregevole, quella di Sodoma e Gomorra, come tutti sanno. Il mondo stava meglio senza di loro. E alla moglie di Lot, naturalmente, fu detto di non voltarsi indietro a guardare il luogo dove prima c'era tutta quella gente con le sue case. Lei invece si voltò, e per questo io le voglio bene: perché fu un gesto profondamente umano. Così fu trasformata in un pilastro di sale.

-(Billy Pilgrim) ... mentre stava là disteso sul ghiaccio nero, guardò nella patina degli stivali del caporale e in quelle dorate profondità vide Adamo ed Eva. Erano nudi. Erano così innocenti, così vulnerabili, così ansiosi di comportarsi decorosamente, che Billy Pilgrim sentì di amarli con tutto il cuore.

- La creatura venuta dallo spazio donò alla Terra un nuovo Vangelo. In esso Gesù era veramente un uomo qualunque, e una seccatura per un sacco di gente che aveva relazioni più importanti delle sue. Così un giorno la gente si divertì a inchiodarlo a una croce e a piantare la croce nel terreno. Non ci sarebbero state ripercussioni, pensavano quelli che l'avevano linciato. Anche il lettore era indotto a pensarlo, poiché il nuovo Vangelo seguitava a ripetere che Gesù era proprio un nessuno. E poi, un momento prima che questo "nessuno" morisse, i cieli si aprirono, e mandarono tuoni e lampi. Dall'alto scese stentorea la voce di Dio. Dio disse alla gente che adottava quel barbone, dandogli i pieni poteri e i privilegi di Figlio del Creatore dell'Universo per tutta l'eternità.

4) ESPRESSIONI CHE SI RIPETONO:

- "Così va la vita", ripetuto spesso dall'autore alla fine del racconto di un evento drammatico.

-L'abbaiare dei cani è paragonato più volte ad un "grosso gong di bronzo".

-Quando i Tralfamadoriani rapiscono Billy, più di una volta lui chiede a loro: "perché proprio io"?

-La marca di sigari che sia Weary sia Valencia fumano è sempre la stessa, la "Tre Moschettieri".

-La combinazione dei colori "blu e avorio" ritorna almeno due o tre volte per descrivere i piedi di Billy.

-Anche la massima di vita di Billy è ripetuta più volte nel corso della narrazione: "Dio mi conceda la serenità di accettare le cose che non posso cambiare, il coraggio di cambiare quelle che posso e la saggezza di comprendere sempre la differenza". Non si trova soltanto nel suo studio di optometrista ma anche sul medaglione di Montana, giovane donna con cui si accoppia una volta trasportato a Tralfamadore. 

-Quando un personaggio si ubriaca, ricorre sempre l'espressione "alito di iprite e di rose".

5) LESSICO DEL LIBRO (di non immediata comprensione):

- "Pallottole dum dum"= pallottole ad espansione.

-"Ciclostile"= duplicatore per mezzo di matrice in carta.

-"limerick"=  filastrocca.

- "sgambare"= affaticare la gambe.

-"tender"= carro unito alla locomotiva

- "svasarsi"= uscire dal vaso

-"concertato"= stabilito

-"alamari"= allacciature

-" trastulli"= svaghi

-"mozzi del carretto"= parte centrale delle ruote

* Le frasi in tedesco vengono sempre tradotte in nota.

Le proposte culturali a due cervelli (quindi i post introdotti dal titolo in maiuscolo) ritorneranno a partire dal 6 ottobre.


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